Quartetto. Termine che, nato per indicare una composizione a quattro parti, ha assunto poi diversi significati. Nella musica strumentale e vocale indica sia una composizione destinata a quattro esecutori, sia il gruppo di interpreti che esegue tale composizione. Nella musica vocale indica inoltre una composizione per quattro voci soliste (con o senza accompagnamento). Quest'ultimo uso del termine si estende all'opera, all'oratorio e alla cantata, dove quartetto è usato per indicare un brano per quattro solisti, a prescindere da interventi del coro e dell'orchestra.

Il quartetto per antonomasia è quello d'archi, compostoa da due violini, una viola e un violoncello.


Origini e varietà del quartetto strumentale.

Circa l'origine e l'evoluzione di questo tipo di composizione, va notato che fino al Seicento le musiche a quattro parti erano indifferentemente eseguite sia dagli strumenti sia dai cantori (quindi il termine aveva il significato assai vago di composizione per quattro esecutori). Solo più tardi inizierà, nella storia della musica. il processo di affermazione del quartetto strumentale. Esso nacque, da un lato, dall'evoluzione della sonata a quattro, che con il decadere del basso continuo si era sviluppata nel senso di un più autonomo dialogo fra le parti; dall'altro, dal consolidarsi della forma-sonata. Già verso la metà del Settecento il quartetto strumentale era una composizione a sé stante, il cui schema rispecchiava quello sonatistico, ed era suddiviso in tre tempi: vivace, lento, più vivace. A questi movimenti si aggiunse ben presto un minuetto, che (come nella sonata e nella sinfonia) era collocato di regola al terzo posto. Quanto all'organico strumentale, il quartetto d'archi si imporrà come il più diffuso: esso è formato da violino primo, violino secondo, viola e violoncello. Un'altra formazione quartettistica è costituita da tre archi (violino, viola e violoncello) e pianoforte. Non mancano ulteriori formazioni, come il quartetto di soli strumenti a fiato. Va inoltre ricordato che - almeno fino ai primi decenni dell'Ottocento - era spesso prevista la sostituzione del violino primo con il flauto, ed era altresì abituale la trascrizione per strumenti a fiato di quartetti per archi.


Garzantina Musica, Garzanti Libri s.p.a, Milano, 2009