Alles mit Gott und nichts ohn' ihn (Tutto con Dio e niente senza di lui), BWV 1127

Cantata soprano e orchestra

Musica: Johann Sebastian Bach (1685 - 1750)
Testo: Johann Anton Mylius
Organico: soprano, violino, viola, continuo
Composizione: 1713

Ritenuta perduta è stata riscoperta a Weimar il 17 maggio 2005
Guida all'ascolto (nota 1)

Negli ultimi decenni la ricerca sui documenti biografici e sugli autografi di Bach - lettere, contratti, materiali musicali di Bach e dei suoi familiari - ha compiuto inaspettate scoperte, molte delle quali dovute all'apertura dei fondi d'archivio delle biblioteche della ex-Germania est. Proprio per questo, come ha sostenuto Christoph Wolff nella più recente e aggiornata fra le biografie di Bach (Johann Sebastian Bach. La scienza della vita, 2001, trad. it. Bompiani 2003), la vita e l'opera di questo musicista sono improvvisamente tornate a essere oggetto di un'archeologia che si arricchisce ogni anno di nuove tessere che compongono "un mosaico estremamente frammentato".

Nulla lasciava però presagire che fra queste tessere potesse emergere anche qualcosa di ben più consistente, come l'autografo di un'intera composizione inedita. Michael Maul, ricercatore del Bach-Archiv di Lipsia, è giunto invece proprio a questo tipo di scoperta presso la Biblioteca Anna Amalia di Weimar. L'autografo della Cantata Alles mit Gott und nichts ohn' ihn ("Tutto con Dio e niente senza di lui"), ora inserita in catalogo con la sigla BWV 1127, risale all'ottobre del 1713 ed è stata composta in occasione del cinquantaduesimo compleanno del duca Wilhelm Ernst di Sassonia-Weimar, presso il quale Bach prestava servizio all'epoca in qualità di organista di corte. La frase che dà il titolo alla Cantata era del resto il motto di Wilhelm Ernst, scritto per lui dal teologo Johann Anton Mylius. La prima edizione a stampa di questa Cantata riscoperta è apparsa in Germania per l'editore che pubblica le edizioni critiche bachiane, Bärenreiter.

Su Alles mit Gott und nichts ohn' ihn ha scritto Christoph Wolff, attualmente membro della direzione del Bach-Archiv: "è un lavoro d'occasione nella forma di una squisita e raffinatissima aria strofica, unica concessione di Bach a una tipologia molto in voga in Germania alla fine del XVII secolo". Dal 1935, anno nel quale venne ritrovato il singolo movimento di una Cantata tuttora incompleta, Bekennen will ich seinen Namen BWV 200 ("Voglio conoscere il suo nome"), si tratta della prima scoperta di una partitura vocale autografa di Bach.

Stefano Catucci


(1) Testo tratto dal programma di sala del Concerto dell'Accademia Filarmonica Romana,
Roma, Teatro Olimpico, 11 dicembre 2005

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Ultimo aggiornamento 11 ottobre 2013