N.
1 - CORO |
Lass,
Höchster, lass der Hoffnung Strahl aus Himmelshöhen sich ergiessen, und
sieh, wie bitt're Thränen fliessen an uns'rer Todten Trauermal. |
O
Altissimo, lascia che il raggio della speranza s'effonda dalle
sublimità celesti, e contempla quali amare lacrime scorrano alla tomba
dei nostri morti. |
N.
2 - RECITATIVO |
Ach
wehe, weh uns Menschen allen, erstarrt sinkt Jeder einst zur Gruft; die
Liebe weint, die Klage ruft: o herbes Loos, dem wir verfallen! Es kennt
der Tod kein theures Band, er rafft dahin, was fleischgeboren: mit
Adams Fall ging auch verloren die Seligkeit, das Heimathland! |
Ahimé,
a tutti gli uomini, incombe il destino dì scendere nella fredda tomba;
piange l'amore, s'alza il lamento: o crudele fato, a cui tutti
soccombiamo! La morte non conosce alcun legame caro, afferra avidamente
tutto ciò che è fatto di carne: con la caduta d'Adamo è andata perduta
anche la beatitudine, la terra patria! |
N.
3 - ARIA |
Hinweg,
hinweg, entflohn ist Edens Friede! Das Leben beut nur Kampf und Noth,
nach Müh, und Sorge schliesst der Tod, o Schmerzenswort! Die Augen
müde; o Schmerzens wort! |
Via, via è fuggita la pace dell'Eden! La vita offre
soltanto lotta e dolore, dopo fatiche e turbamenti conclude la morte, o
parola di dolore! Gli occhi affaticati; o parola di dolore! |
CORALE |
Der
ersten Unschuld reines Glück, wohin bist du geschieden? Du flohst, und
kehrest nicht zurück mit deinem Süssen Frieden. Dein Edensgarten blüht
nicht mehr, verwelkt durch Sündenhauch ist er, durch Menschenschuld
verloren. |
Pura felicità della prima innocenza, sei scomparsa e
dove sei andata? Sei scomparsa, e non ritorni più con la tua dolcissima
pace. Il tuo Eden non fiorisce più, è avvizzito dalla greve aria dei
peccati, perduto dalla colpa degli uomini. |
N.
4 - RECITATIVO |
Der
Glocken bebendes Getön soll unsrer trüben Seelen Schrecken durch ihr
geschwungnes Erze wecken und uns durch Mark und Adern gehn. 0, möchte
doch dies bange Klingen, das über Gräber täglich gellt, allmächt'ger
Schöpfer dieser Welt dir Zeugniss unsres Jammersbringen. |
Il vibrante suono delle campane deve infonder terrore
nelle nostre anime afflitte, con il Suo rintocco, accelerando i
battiti del cuore. Oh, possa questo suono, che ogni giorno echeggia
sulle tombe, oh altissimo Creatore di questo mondo, possa darti
testimonianza del nostro lamentevole vivere. |
CORALE |
Ich
armer Mensch, ich armer Sünder steh'hier vor Gottes Angesicht; ach
Gott, ach Gott verfahr' gelinder und geh'nicht mit mir in's Gericht.
Erbarme dich, erbarme dich, Gott, mein Erbarmer, über mich! |
Io
povero uomo, io povero peccatore, sto innanzi allo sguardo di Dio; oh
Signore, sii mite con me e non condurmi in giudizio. Abbi pietà per me
o Dio misericordioso! |
N.
5 - ARIA |
Getrost!
Erbarmen kam von Gott, getrost! Wie mächtig hat sein Christ gerungen,
da erdes Todes Arm bezwungen, zu tilgen aller Sünden Noth, zu tilgen
aller Sünden Noth. |
Abbi fiducia! Pietà venne da Dio, abbi
fiducia! Con quale possanza il suo Cristo ha lottato, sottomesso dalla
morte terrena, per cancellare la pena di tutti i peccati. |
N.
6 - RECITATIVO |
Im
Lebern fromm, getreu im Sterben soll fest der Christ zu Christo stehn;
dann wird dem Tod in's Aug' er sehn, die Furcht kann ihn nicht mehr
entfärben. Ja selig der in Christi Geist sich über die Natur erhebet,
vor Gruft und Särgen nicht erbebet, wenn ihn sein Schöpfer scheiden
heisst. |
Devoto nella vita, fiducioso alla morte, sicuro Cristo
sta; egli guarderà negli occhi la morte, e il timore non può farlo più
impallidire. Sì, beato chi, nello spirito di Cristo, può sollevarsi al
di sopra della natura, non timoroso dinnanzi alla tomba e ai
sarcofaghi, quando alla morte il suo Creatore lo chiamerà. |
N.
7 - CORO |
Von
dir, du Vorbild aller Frommen, von dir, erhab'ner Gottessohn, von dir,
o Lamm im Himmelsthron, ist ew'ges Leben wieder kommen. |
Da te, modello di tutte le creature pie, da te, sublime
Figlio di Dio, da te, Agnello sul Trono celeste, torna la vita eterna. |
CORALE |
Soll
ich den auch des Todes Weg und finstre Strassen reisen, wohlan! so
tret' ich Bahn und Steg, den mir dein Augen weisen. Du bist mein Hirt,
der Alles wird zu solchem Ende kehren, dass ich einmal in deinem Saal
dich ewig möge ehren. |
Si deve percorrere la via della morte ed
oscuri cammini, suvvia! m'avvio per i vari itinerari che il tuo sguardo
conosce. Tu sei il mio pastore, che farà tornare tutto alla sua giusta
fine; possa io, una volta giunto al tuo cospetto, onorarti in eterno. |
N.
8 - ARIA |
Des
ewgen Gottes Vaterhaus zieht, Freunde, die gehob'nen Blicke von
ird'scher Niedrigkeit zurücke, und tilget Gram und Kummer aus. Es
strahlt im Glanz, im Glanz der Sonnen, der grosse Tag verscheucht die
Nacht. Der Geist, er spricht: Es ist vollbracht, was Liebe wob, was
Gnad' gesponnen. |
Andate, o amici, alla dimora paterna
dell'eterno Iddio, distogliete gli sguardi dalle meschinità terrene, e
deponete ogni cruccio ed angoscia. Irradia nello splendore, nello
splendore del Sole, il grande giorno mette in fuga la notte. Lo Spirito
parla: E' adempiuto ciò che l'amore animò, ciò che la Grazia elevò. |
CORALE |
O
wie selig seid ihr doch, ihr Frommen, die ihr durch den Tod zu Gott
gekommen, ihr seid entgangen aller Noth, die uns noch hält gefangen. |
Beate
siate dunque, pie creature, giunte per il tramite della morte a Dio,
sopravvissute a tutte le pene, che ci avevano trattenuto sinora. |
N.
9 - RECITATIVO |
O
grosse Lieb! Es hält uns werth der König Himmels und der Erde; er will,
dass uns das Heil auch werde, das unsre Todten schon verklärt. Dort
stehn sie vor des Lammes Throne entrückt der Erde Eitelkeit; im
perlenreinen Unschuldskleid empfingen sie des Lebens Krone. So weit der
Himmel spannt sein Zelt, das Meer das Erdenrund umfliesset, so weit die
Sonn'ihr Licht ergiesset, preist selig sie die ganze Welt. Doch wir,
wir gehn im Pilgerkleide noch eine Zeit nach Gottes Wahl und wandeln
hier im dunkel Thal: Dann kommt des Wiedersehens Freude. |
O
grande amore! ci salva il Re del Cielo e della terra; Egli vuole che la
salvezza sia anche nostra, che illumini i nostri morti. Là, presso il
trono dell'Agnello, sottratti alla vanità della terra; in vesti
d'innocenza perlacee, hanno ricevuto la corona della vita. Sin dove il
cielo estende il suo arco, sin dove il mare fluttua attorno alla terra,
sin dove il sole irradia la sua luce, l'intero mondo innalza lodi di
beatitudine. E noi ora, in vesti di pellegrini procediamo ancora verso
la scelta che farà Dio ed erriamo quaggiù nell'oscura valle: poi giunge
la gioia del ritrovarci. |
N.
10 - CORO |
O
Menschenkind, du stirbest nicht, du weisst, dass dein Erlöser lebet,
der dich erweckt und hoch erhebet, ob dieser Weltbau auch zerbricht.
Herr Jesu Christ, nach deinem Worte, ist dein das Reich und dein die
Kraft, die Leben wirkt, die Welten schafft: Erschliess auch uns des
Himmels Pforte. |
O Figlio dell'uomo, Tu non muori, Tu sai, che
il tuo Salvatore vive, che ti risveglia e ti innalza, pur se
quest'ordine cosmico andasse in frantumi. O Signore Gesù Cristo,
secondo la Tua parola, è tuo il regno e tua la forza, che anima la
vita, e crea il mondo: schiudi anche per noi le porte del cielo. |
CORALE |
Auf,
mein Herz! des Herren Tag hat die Nacht der Furcht vertrieben;
Christus, der begraben lag, ist im Tode nicht geblieben. Nunmehr bin
ich recht getröst't: Jesus hat die Welt erlöst. |
Orsù, mio
cuore! il giorno del Signore ha messo in fuga la notte; Cristo, che
giaceva nel sepolcro, non è rimasto senza vita. D'ora in poi sono
consolato: Gesù ha salvato il mondo. |
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(Traduzione libera di
Luigi Bellingardi) |
Testo tratto dal programma di sala del Concerto dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia,
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