Sehet, welch eine Liebe hat uns der Vater erzeiget, BWV 64

Testo della cantata (nota 1)
1. Coro
"Sehet, welch' eine Liebe hat uns Vater erzeiget,
dass wir Gottes Kinder heissen".
"Guardate quale amore il Padre vi ha dimostrato,
affinché possiamo dirci figli di Dio".
2. Corale
Das hat er alles uns getan,
Sein gross Lieb zu zeigen an.
Des freu sich alle Christenheit
Und dank ihm des in Ewigkeit.
Kyrieleis!
Tutto questo Egli ha per noi compiuto,
per dimostrare il suo grande amore.
D'esso si rallegra tutta la cristianità
e lo ringrazia per l'eternità.
Kyrie eleison!
3. Recitativo (Contralto)
Geh, Welt! behalte nur das Deine,
Ich will und mag nichts von dir haben,
Der Himmel ist nun meine,
An diesem soll sich meine Seele laben.
Dein Gold ist ein vergänglich Gut,
Dein Reichtum ist geborget,
Wer dies besitzt, der ist gar schlecht versorget.
Drum sag ich mit getrostem Mut:
Via di qui, o mondo! Tieni per te i tuoi beni,
io non voglio, io non posso aver nulla da te,
il cielo è soltanto per me,
e adesso si ristorerà la mia anima.
Il tuo oro è soltanto un bene caduco,
il tuo regno è transitorio,
chi lo possiede, è oppresso da affanni.
di conseguenza con animo fiducioso io canto:
4. Corale
Was frag ich nach der Welt
Und allen ihren Schätzen,
Wenn ich mich nur an dir,
Mein Jesu, kann ergötzen!
Dich hab ich einzig mir
Zur Wollust vorgestellt:
Du, du bist meine Lust;
Was frag ich nach der Welt!
Che mai chiedo io al mondo
E a tutti i suoi tesori,
se in te soltanto,
o mio Gesù, posso trovar diletto!
Te, te soltanto
come mia somma delizia ho prescelto:
tu, tu sei l'unica mia gioia;
null'altro posso io chiedere al mondo!
5. Aria (Soprano)
Was die Welt
In sich hält,
Muss als wie ein Rauch vergehen.
Aber was mir Jesus gibt,
Und was meine Seele liebt,
Bleibet fest und ewig stehen.
Tutto quanto il mondo
ha in sé,
svanisce come una nuvola di fumo.
Ma quanto Gesù mi dà,
e quanto l'anima mia ama,
rimane saldo ed etemo.
6. Recitativo (Basso)
Der Himmel bleibet mir gewiss,
Und den besitz ich schon im Glauben.
Der Tod, die Welt und Sünde,
Ja selbst das ganze Höllenheer
Kann mir, als einem Gotteskinde,
Denselben nun und nimmermehr
Aus meiner Seele rauben.
Nur dies, nur einzig dies macht mir noch Kümmernis,
Dass ich noch länger soll auf dieser Welt verweilen;
Denn Jesus will den Himmel mit mir teilen,
Und darzu hat er mich erkoren,
Deswegen ist der Mensch geboren.
Il cielo è per me certo,
e con la mia fede già lo posseggo.
La morte, il mondo e il peccato,
anche tutte le schiere infernali
mai e poi mai
potranno sottrarlo all'anima mia,
di me che sono una creatura di Dio.
Questo, questo soltanto è ancora il mio affanno,
il fatto di dover ancora soggiornare a lungo su questo
[mondo;
poiché Gesù vuole rendermi partecipe del cielo,
e proprio per questo mi ha scelto,
proprio per questo l'uomo è stato creato.
7. Aria (Contralto)
Von der Welt verlang ich nichts,
Wenn ich nur den Himmel erbe.
Alles, alles geb ich hin,
Weil ich genug versichert bin,
Dass ich ewig nicht verderbe.
Nulla reclamo io dal mondo,
dal momento che avrò in eredità il cielo.
Tutto, tutto io gli chiederò,
poiché io sono a sufficienza sicuro
di sopravvivere in eterno.
8. Corale
Gute Nacht, o Wesen,
Das die Welt erlesen!
Mir gefällst du nicht.
Gute Nacht, ihr Sünden,
Bleibet weit dahinten,
Kommt nicht mehr ans Licht!
Gute Nacht, du Stolz und Pracht!
Dir zei ganz, du Lasterleben,
Gute Nacht gegeben!
Buona notte, creatura,
che hai scelto il mondo!
Tu non mi piaci.
Buona notte a voi peccati,
rimanete ben lontani da me,
non venite più alla luce!
Buona notte a te, orgoglio e a te sfarzo!
A te tutta intera, o depravazione,
buona notte e addio per sempre.
(Traduzione di Luigi Bellingardi)

(1) Testo tratto dal programma di sala del Concerto dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia,
Roma, Auditorio di via della Conciliazione, 21 dicembre 1984


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Ultimo aggiornamento 15 luglio 2014