Concepito nello spirito del concerto grosso e con procedimenti formali assunti in parte da Vivaldi e da altri maestri delia scuoia violinistica italiana è il Concerto in re minore per tre clavicembali e archi.
Nei primo movimento si può notare una prevalenza del Cembalo I, cui Bach affida di preferenza anche i brevi ornamenti virtuoslstici mentre, viceversa di pressoché eguale consistenza sono le prestazioni degli strumenti solisti nel fugato dell'Allegro finale. Ai tre cembali è qui devoluto ii compito di svolgere il discorso fugato, gl'interventi orchestrali essendo limitati soprattutto alla funzione di sostegno armonico ai soli o a sottolineare le riprese tematiche. Incorniciata tra i due allegri, espande i! suo canto ritmicamente molleggiato sul 6/8 il movimento centrale Alla Siciliana (nella tonalità di fa maggiore).
Giorgio Graziosi