Lo svolgimento di questo concerto, le armonie, lo stile, mi lasciano dubbioso sull'attribuzione che se ne fa a Bach.
Questo pezzo è stato trovato in un antico manoscritto di proprietà di Griepenkerl.
Si sa che Bach copiando la musica di autori connazionali e stranieri a scopo di studio, aveva l'abitudine di firmarne le copie; non è escluso quindi che da ciò sia nato l'equivoco di attribuirgliene la composizione. Comunque il carattere della composizione ricorda molto il Concerto Grosso.
Il primo tempo è di carattere vivo e spigliato. Termina con una cadenza virtuosistica sulla dominante. Il secondo tempo è un breve e bellissimo Adagio: segue un Allegro finale costruito su di un basso ostinato.
Nella grande edizione delle opere di Bach (Bachgesellschaft) esso porta il titolo di «Fantasia».
Fernando Germani