Partita n. 1 in si minore, BWV 1002


Musica: Johann Sebastian Bach (1685 - 1750)
  1. Allemande
  2. Double
  3. Courante
  4. Double. Presto
  5. Sarabande
  6. Double
  7. Tempo di Bourrée
  8. Double
Organico: violino
Composizione: 1720
Edizione: Simrock, Bonn, 1802
Guida all'ascolto 1 (nota 1)

La Partita n. 1 in si minore BWV 1002 si apre con l'Allemanda, dal ritmo puntato e saltellante, quasi di marcia nel suo brillante gioco polifonico. Bach quindi costruisce nel "Double" una variazione ritmico-melodica sul tema dell'Allemanda, armonicamente senza cambiamenti sostanziali. Segue la Corrente, una danza vivace in tempo ternario, la cui melodia si snoda sulla contrapposizione tra staccato e legato. Si inserisce un secondo "Doublé" in tempo ternario, anziché binario, su ritmo anacrusico, cioè del battere in levare, e con varietà melodica. La Sarabanda ha uno svolgimento solenne e persegue una scrittura omofonica, arricchita da qualche abbellimento, ma sempre regolarmente simmetrica nella sua struttura nobilmente austera. Uno spiraglio dolcemente cantabile si avverte nella melodia del terzo "Doublé" in tempo nove ottavi. La Bourrée finale poggia su un tema deciso e ritmicamente ben definito, su un impianto prevalentemente della doppia corda.

Guida all'ascolto 2 (nota 2)

Nel periodo del suo incarico di maestro di cappella presso la corte di Anhalt-Cöthen, Bach attese soprattutto alla musica da camera. Cöthen mancava di teatro, e la confessione luterana di stretta osservanza non ammetteva altra musica da chiesa all'infuori del canto assembleare dei corali. Il principe Leopoldo aveva ricevuto una istruzione musicale completa e la sua piccola cappella doveva occupare gran parte del suo tempo libero. Suonava il violino, la viola da gamba e il clavicembalo. Bach stesso lo ricorderà non soltanto come un musicofilo, ma come un esperto intenditore, e gli anni di Cöthen saranno sempre menzionati come i suoi più felici. Tutte le serie di grandi opere da camera furono composte a Cöthen. Il manoscritto bachiano della serie per violino solo alterna una Sonata ad una Partita, tre sonate e tre partite, sei pezzi in tutto secondo la prassi corrente del tempo. La Partita in si minore si distingue perché ogni danza è seguita dal suo Double. Questo consiste in una variazione condotta sull'ipotetico basso fondamentale della danza corrispondente. La scrittura di Bach per strumento ad arco solista è condotta in un gioco di domande e risposte che simula le parti essenziali dì una scrittura polifonica. Il processo mentale del comporre era per Bach organizzato tenendo sempre di vista la possibilità della combinazione polifonica. E' noto che egli poteva improvvisare una o più parti durante la concertazione delle sue opere. E pertanto era necessario che ogni linea melodica si attenesse ad una scelta intervallare tale da rendere possibile l'incontro armonico con altre voci. Il principio della variazione svolto in questi Doubles è appunto quello di una libera figurazione melodica fra i poli armonici della danza corrispondente.

Gioacchino Lanza Tomasi


(1) Testo tratto dal programma di sala del Concerto dell'Accademia di Santa Cecilia,
Roma, Auditorio di via della Conciliazione, 29 novembre 1985
(2) Testo tratto dal programma di sala del Concerto dell'Accademia Filarmonica Romana,
Roma, Teatro Olimpico, 20 febbraio 1974


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Ultimo aggiornamento 3 agosto 2015