Partite diverse sopra "Sei gegrüsset, Jesu gütig", BWV 768

Corale in sol minore con 11 partite, per organo

Musica: Johann Sebastian Bach (1685 - 1750)
Melodia: Gottfried Vopelius
Organico: organo
Composizione: 1710 circa
Edizione: Peters, Lipsia, 1846
Guida all'ascolto (nota 1)

Questa composizione appartiene al gruppo delle «Choralvariatibnen». Contrariamente ai primi due gruppi (che portano come denominazione quella di «Partite diverse sopra: Christ, der du bist der helle Tag» e «Partite diverse sopra: O Gott, du frommer Gott»), il terzo gruppo è qualificato con il seguente titolo: «Sei gegrüsset, Jesu gütig (a diverse Partite)». In quest'ultimo caso, il termine «partita» figura, oltre a tutto, soltanto nel titolo, dal momento che la composizione prevede la successione del Corale e di undici Variazioni.

La prima Variazione è caratterizzata dalla mobile enunciazione tematica esposta dalla mano sinistra.

La seconda Variazione ripropone la linea melodica del Corale, intorno alla quale si muove con fluida scorrevolezza il gioco contrappuntistico (secondo un procedimento che avrà larga influenza sulle convenzioni formali praticate dai compositori, posteriori a Bach).

La terza Variazione impone una diversione brillante e decorativa.

La quarta Variazione riprende l'associazione fra la lenta scansione del Corale e la mobile scorrevolezza delle fioriture contrappuntistiche.

La quinta Variazione (a due tastiere, secondo quanto raccomanda il testo originale) presenta, nella parte grave, una fioritura contrappuntistica ancor più elaborata.

La sesta Variazione (anche questa a due tastiere, secondo il testo originale) rappresenta una delle più significative invenzioni contrappuntistiche realizzate da Bach. La multidifferenziata struttura oppone al tema del Corale, potentemente enunciato dal «pedale», due dialoganti intrecci fra le due tastiere.

La settima Variazione riporta il tema alla parte superiore, in un episodio condizionato dal fluido movimento dei contrappunti.

L'ottava Variazione impone l'uso del «pedale» obbligato, intorno al quale si dispone l'agile scrittura delle parti superiori.

La nona Variazione (a due tastiere e pedale, secondo quanto dispone il testo originale) è caratterizzata da una contrapposizione imitata delle parti estreme, al centro delle quali si dispone l'austera cantabilità del tema.

La decima Variazione (ancora a due tastiere e pedale, secondo la lezione originale) contrappone, all'usuale mobilità deicontrappunti, una struttura sostanzialmente «armonica», entro la quale si produce una doppia variazione del Corale.

L'undicesima ed ultima Variazione («a 5 voci, in Organo Pieno») è sostanziata da una densa sovrapposizione delle cinque linee contrappuntistiche dominate dalla riproposta del tema


(1) Testo tratto dal programma di sala del Concerto dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia,
Roma, Sala Accademica di via dei Greci, 24 febbraio 1967


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Ultimo aggiornamento 14 dicembre 2016