Le sette Toccate BWV 910-916 appartengono al periodo precedente Lipsia e forse agli anni di Weimar. Restano tuttavia, tra le opere della prima fase, tra le più ricche ed articolate. Il modello ideale sembra essere il concerto, con la sua contrapposizione tra soli e tutti, e in effetti le toccate alternano passi solistici con altri più complessi, episodi di libera invenzione a passaggi di rigoroso contrappunto. La Toccata in do minore è tripartita. Dopo un fantasioso preludio e un adagio è tuttavia occupata in gran parte da un fuga a tre voci con una doppia esposizione, ognuna delle quali si conclude con una improvvisazione in omaggio a quello che era allora considerato il meno asservito tra i generi musicali e il più aperto al puro gioco virtuosistico.
Bruno Cagli