Cantata per la morte dell'Imperatore Giuseppe II, WoO. 87

Cantata per soli, coro ed orchestra

Testo delle parti vocali (nota 1)
RECITATIVO E ARIA DEL BASSO
Ein Ungeheuer, sein Name Fanatismus
stieg aus den Tiefen der Hölle
dehnte sich zwischen Erde und Sonne
und es ward Nacht!

Da kam Joseph, da kam Joseph,
mit Gottes Stärke, mit Gottes Stärke,
riss das tobende Ungeheuer,
das tobende Ungeheuer weg,
weg zwischen Erde und Himmel,
und trat ihm aufs Haupt,
dem tobendem Ungeheuer
trat ed aufs Haupt.
Un mostro, il Fanatismo,
ascese dal fondo dell'Inferno
si estese fra terra e sole
e diventò notte!

Poi venne Giuseppe
Con la forza di Dio
annientò il mostro urlante,
cacciò l'orrìbile mostro,
dalla terra e dal cielo,
e gli montò sul capo,
calpestò la testa del mostro urlante.
ARIA DEL SOPRANO, SOLI E CORO
Da stiegen die Menschen an's Licht,
da drehte sich glücklicher die Erde und die Sonne,
wärmte mit Strahlen der Gottheit!

Menschen an's Licht,
da stiegen die Menschen an's Licht
da drehte sich glücklicher die Erde und die Sonne,
wärmte mit Strahlen des Gottheit!
Allora gli uomini salirono alla luce,
la terra ruotò più felice e il sole
tornò a splendere con i suoi raggi divini!
RECITATIVO E ARIA DEL SOPRANO
Er schläft, er schläft
von den Sorgen seiner Welten entladen.
Still ist die Nacht,
nur ein schauern des Lüftchen
weht wje Grabeshauch
mir an die Wange.
Wesen unsterbliche Seele du seist,
Lüftchen, wehe leiser!
Hier, hier liegt Joseph in Grabe
und schlummert im friedlichen Schlaf
entgegen dem Tage der Vergeltung,
wo du, glückliches Grab,
ihn zu ewigen Kronen gebierst.
Hier schlummert seinen stillen
Frieden der grosse Dulder, der hienieden,
hienieden kein Röschen ohne Wunde brach,
der grosse Dulder, der unter seinem
vollen Herzen das Wohl der Menschheit,
unter Schmerzen bis an sein Lebensende trug.
Egli dorme profondamente
liberato dai pensieri del suo mondo.
La notte è tranquilla, solo
un leggero vento
soffia come esalazione del sepolcro
sulla mia guancia.
Trionfi l'anima immortale,
aria soffia più dolce!
qui sta Giuseppe, nella tomba,
e si è addormentato dolcemente in un placido sonno
fino al giorno del giudizio,
quando tu, tomba felice,
lo farai rinascere re in eterno.
Qui si è addormentato dolcemente in pace
tranquilla il gran Virtuoso, colui che su questa terra,
non colse una rosa senza ferita,
il martire che aveva
nel cuore la salute dell'umanità
e con dolore visse fino agli ultimi suoi giorni.
CORO E SOLI
Todt! Todt! Todt!
Todt, stoehnt es durch die öde Nacht!
Felsen weinet es wieder!
und ihr Wogen des Meeres heulet es durch
eure Tiefen: Joseph, Joseph,
Joseph der grosse ist todt!
Joseph, der Vater unsterblicher Thaten
ist todt!
E' morto!
gemete nella notte desolata!
Rocce, rimpiangetelo!
e voi onde del mare urlatelo
dalle vostre profondità:
Giuseppe il Grande è morto!
Giuseppe, padre di opere immortali
è morto!

(1) Testo tratto dal programma di sala del Concerto dell'Accademia di Santa Cecilia;
Roma, Auditorio di via della Conciliazione, 10 febbraio 1970

I testi riportati in questa pagina sono tratti, prevalentemente, da programmi di sala di concerti e sono di proprietà delle Istituzioni o degli Editori riportati in calce alle note.
Ogni successiva diffusione può essere fatta solo previa autorizzazione da richiedere direttamente agli aventi diritto.


Ultimo aggiornamento 3 luglio 2013