Lerchengesang (Canto dell'allodola), op. 70 n. 2

lied per voce e pianoforte

Musica: Johannes Brahms (1833-1897)
Testo: Carl Candidus Organico: voce, pianoforte
Composizione: 1875 - 1877
Edizione: Simrock, Berlino, 1877
Guida all'ascolto (nota 1)

Lerchengesang è il secondo dei quattro Lieder dell'op. 70, scritti tra il 1875 e il 1877. Su versi di Carl Candidus, in si maggiore, tempo alla breve (Andante espressivo) Lerchengesang prende l'avvio con quattro misure d'introduzione all'idea principale, tra le ripetizioni della quale l'intervento della voce assume l'aspetto dello stile recitativo. In 6/4 segue l'andamento del Lied con l'adeguato accompagnamento pianistico. La seconda strofa si dipana nel medesimo carattere dell'inizio.

Luigi Bellingardi

Testo

LERCHENGESANG

Aetherisch ferne Stimmen,
der Lerchen himmlische Grüsse,
wie regt ihr mir so süsse
die Brust, ihr lieblichen Stimmen!

Ich schliesse leis mein Auge,
da ziehn Erinnerungen
in saften Dämmerungen,
durchweht vom Frühlingshauche.

(C. Candidus)
CANTO DELL'ALLODOLA

Eteree voci lontane,
saluto celeste delle allo'dole,
come suonano dolci
al mio petto, le amate vostre voci!

Socchiudo appena i miei occhi,
si affollano i ricordi
nei dolci crepuscoli,
pervasi dalla brezza primaverile.

(Traduzione di Luigi Bellingardi)

(1) Testo tratto dal programma di sala del Concerto dell'Accademia di Santa Cecilia;
Roma, Auditorio di via della Conciliazione, 3 giugno 1994

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Ultimo aggiornamento 19 ottobre 2013