Die Mainacht (Notte di Maggio), op. 43 n. 2

lied per voce e pianoforte

Musica: Johannes Brahms (1833-1897)
Testo: Ludwig Hölty Organico: voce, pianoforte
Composizione: 1864
Prima esecuzione: Amburgo, Singakademie "Carl Georg Grädener", 11 marzo 1868
Edizione: Rieter-Biedermann, Lipsia e Winterthur, 1868
Testo (nota 1)

Die Mainacht

Wann der silberne Mond durch die Gesträuche blinkt.
Und sein schlummerndes Licht über den Rasen streut.
Und die Nachtigall flötet,
Wandl'ich traurig von Busch zu Busch.

Überhüllet von Laub girret ein Taubenpaar
Sein Entzücken mir vor; aber ich wende mich,
Suche dunklere Schatten,
Und die einsame Träne rinnt.

Wann, o lächelndes Bild, welches wie Morgenrot
Durch die Seele mir strahlt, find ich auf Erden dich?
Und die einsame Träne
Bebt mir heisser die Wang herab!
Notte di maggio

Quando l'argentea luna occhieggia dai cespugli
e riversa sull'erba la luce sonnolenta
e l'usignolo canta con voce di flauto
triste mi aggiro di macchia in macchia.

Celata nel fogliame, una coppia di colombi
tuba estasiata; ma io mi scosto
cerco ombre più cupe,
e solitaria scende una lacrima.

Quando, o sorridente immagine, che come aurora
mi splende nell'animo, quando ti troverò su questa terra?
E la lacrima solitaria palpitando,
mi scorre bruciante sulla guancia!
(Traduzione di Claudio Groff)

(1) Testo tratto dal programma di sala del Concerto dell'Accademia di Santa Cecilia;
Roma, Auditorium Parco delle Musica, 21 novembre 2003

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Ultimo aggiornamento 30 aprile 2015