Nel canto Wir wandelten la struttura è quella classica A-B-A e l'andamento melodico è improntato a particolare calma e tenerezza (l'incipit del canto ricorda testualmente un celeberrimo Preludio di Chopin): solo nella sezione centrale si assiste a una modulazione da re bemolle, a mi maggiore e, nel finale, ad alcune variazioni di un certo cromatismo esasperato della melodia d'apertura. Su questo Lied, Mario Bortolotto ha lasciato alcune notazioni esemplari: «Wir wandelten, passeggiata musicale, ha dignità quasi d'apologo, d'allegoria o di cifra. Il tono sommesso e casto dell'attacco; con l'imitazione delle due voci pianistiche, prepara il più connaturale ingresso. E quando la grazia alquanto floreale delle figurazioni arpeggiate si rinsalda nell'accordo, un costante pp saprà frenare l'urgenza della linea ipereccitata».
Cesare Orselli
Wir
wandelten Wir wandelten, wir zwei zusammen, ich war so still und du so stille; ich gäbe viel, um zu erfahren, was du gedacht in jenem Fall. Was ich gedacht, unausgesprochen verliebe das! Nur Eines sag ich: so schön war alles, was ich dachte, so himmlisch heiter war es all! In meinem Haupte die Gedanken sie läuteten wie goldne Glöckchen; so wundersüss, so wunderlieblich ist in der Welt kein andrer Hall. |
Camminavamo Camminavamo, noi due insieme, io silenzioso, tu silenziosa; molto avrei dato per sapere che cosa pensavi in quel momento. Quel che io pensavo, rimanga non detto! Dico soltanto: quel che pensai fu tutto così bello, tutto così divinamente lieto! Nella mia testa i pensieri squillavano come campanelle dorate; e nessun altro suono al mondo è tanto dolce, tanto soave. |
(Traduzione di Claudio Groff) |