Come un'evocazione infinitamente delicata e tenera di un incantato clima festivo si configura la Sonatina in Diem Nativitatis Christi MCMXVII (la quarta Sonatina di Busoni in ordine cronologico). Il brano porta la dedica a Benvenuto, figlio primogenito di Ferruccio Busoni ed è datato 22 dicembre 1917. Come le precedenti Sonatine, anche questa non presenta soluzioni di continuità pur articolandosi in sezioni architettoniche distinte e chiaramente individuabili. La composizione esordisce con un Allegretto che presenta una limpida scrittura a tre parti dolcemente e delicatamente intrecciate secondo nessi modali che trascendono sistematicamente la stereotipata dicotomia maggiore-minore. Un passo in guisa di corale (Sostenuto alla breve, «armonioso sotto voce») porta ad un movimento centrale, Moderatamente vivace, dal carattere di una trasfigurata danza di zampognari. Una ripresa variata del corale e del motivo iniziale concludono il lavoro in un modo sempre più tranquillo e dolce. Alla fine Busoni richiede esplicitamente all'esecutore di suonare in modo «quasi trasfigurato».
Roman Vlad