A proposito delle composizioni per voce e pianoforte di Ciaikowski, Rostislav Hofmann scrive che alcuni di questi «sono sublimi, altri invece meritano di essere dimenticati. Ad ogni modo fu il primo in Russia a comporre autentici lieder e a operare in quel campo, come negli altri, una sintesi fruttuosa degli apporti musicali e dello stile occidentale». Tra i lieder « sublimi » di Ciaikowski può a tutto diritto figurare l'op. 6 n. 6 su testo di Goethe. «Nur wer die Sehnsucht kennt» (secondo la versione in lingua tedesca) apre con una breve introduzione pianistica alla quale fa seguito, ripetendo il flessuoso disegno melodico della citata introduzione, la prima proposizione vocale. Alle parole «Seh' ich ans Firmament» compare una seconda proposizione che conduce (secondo lo schema consuetudinario del «da capo») alla ripresa del motivo iniziale, condotto, verso la fine, prima al culmine dell'intensità passionale, poi alla concentrata, distensione delle battute conclusive.
Irvin Knorr
NUR WER DIE SEHNSUCHT KENNT | SOLO CHI CONOSCE LA NOSTALGIA |
Nur wer die Sehnsucht kennt, weiss, was ich leide! Allein und abgetrennt von aller Freude, seh ich ans Firmament nach jener Seite. Ach! der mich liebt und kennt, ist in der Weite. Es schwindelt mir, es brennt mein Eingeweide. Nur wer die Sehnsucht kennt, Weiss, was ich leide. |
Solo chi conosce la nostalgia sa quanto soffro! Sola e distaccata da ogni piacere guardo il firmamento da quella parte. Ah, colui che mi ama e mi conosce è lontano. Mi gira il capo, mi ardono le viscere. Solo chi conosce la nostalgia sa quanto soffro. |