Snova, kak prezde, odin... (Nuovamente solo...), op. 73 n. 6

per soprano e pianoforte

Musica: Petr Ilic Cajkovskij (1840-1893)
Testo: Daniil Maksimovich Rathaus Organico: soprano, pianoforte
Composizione: Frolovskoje, 5 - 17 maggio 1893
Edizione: Jurgenson, Mosca, 1893
Dedica: Nikolaj Nikolaevic Figner
Guida all'ascolto (nota 1)

Composta a Klin, tra il 22 aprile e il 5 maggio 1893. L'autore dei testi delle Sei Romanze op. 73 era un semplice studente dell'Università di Kiev che aveva avuto il coraggio di spedire al compositore alcune sue poesie. Il 5 maggio 1893 il compositore comunica al giovane poeta di avere appena finito sei Romanze sulle sue poesie: «Non so quale sarà il destino delle nostre romanze, ma so che le ho scritte con grande piacere». La prima esecuzione avvenne nel dicembre dello stesso anno, cioè poche settimane dopo la morte del musicista, il 25 ottobre a Pietroburgo. Dedicata al cantante Nikolaj Nikolaevic Figner, primo interprete di German ne La dama di picche, questa è l'ultima romanza del grande compositore russo. È una breve pagina di straordinaria forza espressiva, di profondo dolore trattenuto, descritto con una ossessiva ripetizione del pedale di "la" in quasi tutte, relativamente poche, le 33 battute della Romanza. Inoltre il pianoforte ripete con insistenza anche l'armonia, spesso in posizione dell'accordo di quinta e sesta, ciò con la tonica quasi non sentita, in quanto lontana dal basso. La melodia (all'altezza delle migliori trovate del compositore) inizialmente si evolve nello spazio minimo dell'intervallo di seconda, e solo con il "poco incalzando" sale in una breve progressione cromatica sulle forti note acute per esplodere sul sol diesis, cioè il tono sensibile. Dopo questa brevissima punta culminante ritorna sul motivo iniziale ("con dolore") creando un forte contrasto tra il forte precedente ed un pianissimo che sfuma, in un clima quasi spettrale, sul tono della terza, quindi senza una vera risoluzione. Straordinaria economia dei mezzi espressivi, con le armonie particolarmente strazianti nel punto culminante.

Valerij Vosfcobojnikov

Testo

Nuovamente, come prima, sono solo,
nuovamente sono in preda all'angoscia...
Il pioppo guarda alla finestra,
tutto illuminato dalla luna.
Il pioppo guarda alla finestra...
Bisbigliano le foglie...
Nel cielo brillano le stelle...
Dove sei ora, mia cara?
Tutto ciò che provo
non sono in grado di descrivere...
Amica mia! prega per me,
io sto già pregando per te!...
(1) Testo tratto dal programma di sala del Concerto dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia,
Roma, Auditorio di via della Conciliazione, 4 ottobre 1996

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Ultimo aggiornamento 25 febbraio 2016