Quattro mazurche, op. 24


Musica: Fryderyk Chopin (1810 - 1849)
  1. sol minore: Lento
  2. do maggiore: Allegro non troppo
  3. la bemolle maggiore: Moderato con anima
  4. si bemolle minore: Moderato
Organico: pianoforte
Composizione: 1834 - 1835
Edizione: Schlesinger, Parigi, 1835
Dedica: conte de Perthuìs
Guida all'ascolto (nota 1)

Il mazurek polacco interessò Chopin fin dai tempi della sua prima giovinezza. Il ritmo e le melodie della danza popolare suscitarono in lui qualcosa che non era certamente ricostruzione musico-etnografica, ma piuttosto rielaborazione istintiva di quel ritmo e di quelle melodie trasferite a livello di un'invenzione assolutamente originale (secondo un rapporto musica-popolo che fu quasi universalmente praticato dai musicisti del secolo scorso e che anche in epoca più recente ha prodotto - in Bartòk tanto per fare l'esempio più significativo - riuscite musicali di non poco rilievo).

Datate al 1835, le quattro Mazurke dell'op. 24 - delle quali la seconda, in do maggiore è probabilmente la più originale - sono tali, per ricchezza d'invenzione melodico-armonica (tanto più efficace quanto più semplicemente espressa) da meritare questa notabile valutazione di Marcel Proust: «Le frasi di Chopin così libere, così flessibili, cosi epidermiche, che cominciano a cercare per tentativi il loro posto al di fuori e ben lontano dalla direzione della loro partenza, ben lontano dal punto dove si sarebbe sperato che dovessero arrivare, e che non si muovono in questo trabocchetto della fantasia che per ritornare più deliberatamente, con un ritorno più premeditato, con maggiore precisione, come sopra un cristallo che risuonerà fino a far gridare, fino a colpire il cuore».

Giovanni Ugolini


(1) Testo tratto dal programma di sala del Concerto dell'Accademia di Santa Cecilia;
Roma, Sala Accademica di via dei Greci, 8 aprile 1966


I testi riportati in questa pagina sono tratti, prevalentemente, da programmi di sala di concerti e sono di proprietà delle Istituzioni o degli Editori riportati in calce alle note.
Ogni successiva diffusione può essere fatta solo previa autorizzazione da richiedere direttamente agli aventi diritto.


Ultimo aggiornamento 21 novembre 2013