I Tre Poemi di Luigi Dallapiccola, composti a Venezia nel settembre 1949, si ricollegano strettamente, come clima espressivo, ai precedenti lavori, particolarmente alle Liriche di Machado di un anno prima con le quali, anzi, esistono analogie nei riguardi della struttura della serie dodecafonica. A proposito della quale è da ricordare che i Tre Poemi per una voce e orchestra portano il sottotitolo: Variazioni sopra una serie di dodici note, serie che viene esposta dal canto all'apertura del primo Poema in corrispondenze delle parole «Gracile rosa bianca e frali dita». Il testo di questo primo Poema è la versione italiana di Eugenio Montale di «Per un fiore dato alla mia bambina» da Pomes Penyeach di James Joyce. «Il senso di fragilità e di estrema delicatezza della poesia», annota Roman Vlad, «è reso musicalmente con felice, sottilissimo giuoco timbrico. Dallapiccola non disdegna di rendere esplicito, a volte, anche l'immediato significato immaginifico delle parole, come ad esempio nel passo dove un glissando dell'arpa colorisce il sinuoso arabesco del canto sulla parola onda».
Il secondo Poema, sui celebri versi di Michelangelo «Chiunque nasce a morte arriva...», il più elaborato dei tre, disegna un'ampia arcata che da suoni e timbri scuri, gravi, talvolta alla soglia del percettibile, ascende gradualmente al prorompente fortissimo del grido dei morti ai vivi «Come voi uomini fummo, lieti e tristi come siete...»; per poi declinare e perdersi lentamente in suoni di nuovo «senza luce», «senza colore», «pallidi» o «misteriosi» oppure «come un soffio» quali li indica esplicitamente la partitura, come tutte quelle di Dallapiccola prodiga d'attenzioni e di intenzioni. Anche nel Molto tranquillo dell'ultimo Poema domina il senso della morte; ma senza insurrezioni o invettive. L'ineluttabile è accettato, e si trasfonde in suoni di assorta dolcezza. Il testo, brevissimo, è tratto dall'Ars Moriendi di Manuel Machado («Figlio, per riposar...»).
I Tre Poemi sono dedicati ad Arnold Schoenberg per il suo settantacinquesimo compleanno. Oltre la voce di soprano, vi figurano praticamente tutti gli strumentini (tranne il corno inglese), un corno, una tromba, i quattro archi, celesta e arpa.
Giorgio Graziosi