Dolly, sei pezzi per pianoforte a quattro mani, Op. 56


Musica: Gabriel Fauré (1845 - 1924)
  1. Berceuse - Allegretto moderato (mi maggiore)
  2. Mi-a-ou - Allegro vivo (fa maggiore)
  3. Le jardin de Dolly - Andantino (mi maggiore)
  4. Kitty-valse - Tempo di Valse (mi bemolle maggiore)
  5. Tendresse - Andante (si bemolle minore)
  6. Le pas espagnol - Allegro (re minore)
Organico: pianoforte
Composizione: 1893 - 1894
Prima esecuzione: Parigi, Société Nationale de Musique, 30 aprile 1898
Edizione: Hamelle, Parigi, 1894
Dedica: Dolly Bardac
Guida all'ascolto (nota 1)

Il periodo di composizione di Dolly op. 56, Suite in sei movimenti per piano a quattro mani, risale agli anni 1893-1897. Nel 1892 Gabriel Fauré aveva avuto un legame sentimentale con Emma Moyse, soprano e animatrice di salotti culturali, futura seconda moglie di Debussy e al tempo sposata con il banchiere Sigismond Bardac. A lei dedicò alcuni brani, tra i quali La Bonne Chanson e un Salve Regina. A «Dolly», la «Petite poupée», il soprannome della figlia di Emma, Fauré volle dedicare la serie dei sei brani dell'op. 56. Unica composizione per quattro mani del compositore francese, Dolly rappresenta un esempio riuscito di genuina spontaneità: come è testimoniato dal suo orizzonte ispiratore, quello delle piccole cose di un mondo infantile fatto di sogni, di sincere emozioni, di gioie semplici, però descritte con una grazia e una semplicità che non cedono mai al sentimentalismo affettato. Ecco così la dolcissima Berceuse, col titolo sul manoscritto «a Dolly Bardac / Berceuse / Gabriel Fauré», composta in occasione del primo compleanno di Dolly, il 20 giugno 1893; ecco Mi-a-ou, ossia l'infantile contrazione di «Messieu Aoul», dal modo in cui la piccola Dolly chiamava il fratello maggiore Raoul Bardac, con scritto ali''incipit del brano: «a Dolly, per il 20 giugno 1894»; ecco ancora Le jardin de Dolly, una pagina di fantasia e raffinata tenerezza scritta «per l'album di Dolly, il primo gennaio 1895» e il quarto pezzo, il quasi onomatopeico e descrittivo Kitty-Valse consegnato per il quarto compleanno della bambina, più precisamente «A Dolly, Ketty-Valse, 20 giugno 1896». Curioso come Ketty fosse l'appellativo del cagnolino di casa Bardac, ma la traslitterazione in «Kitty» proposta in occasione della stampa trasformerebbe il cane in gatto, essendo «Kitty» l'equivalente nei paesi anglofoni di «gattino» in Francia. Tendresse, scritto nel 1896, è un brano di disarmante semplicità e vede scorrere lunghe frasi filiformi al primo pianoforte, mentre affida al secondo un accompagnamento fiorito dal maggior corpo sonoro. L'ultimo della serie, Pas espagnol, è un esempio riuscito di couleur locale, caso unico nell'opera del compositore, con una scrittura virtuoslstica nelle due parti e la creazione di temi di particolare gaiezza e verve che connotano il brano con una decisa impronta di chiara matrice popolare.

Marino Mora


(1) Testo tratto dal libretto inserito nel CD allegato al n. 172 della rivista Amadeus


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Ultimo aggiornamento 9 novembre 2011