Gabriel Fauré, ci ha lasciato un'emozionante eredità anche come docente. Allora direttore del Conservatorio di Parigi e insegnante di composizione, egli - che era chiamato dai più il Robespierre o l'Arcangelo dell'Istituto - era solito vergare esercizi manoscritti come brani di esercitazioni per gli studenti delle varie classi. Tra questi il Morceau de Lecture, in tempo Quasi Adagio, era stato scritto nel luglio del 1903 per gli studenti della classe di violino che avrebbero dovuto leggere a prima vista un brano certo irto di difficoltà, ma dalla grazia e dallo charme particolarissimi. Così la melodia, il lirismo e l'eleganza dei passi che si richiedono all'esecutore sono il tratto saliente di un lavoro che oltrepassa l'esercizio didattico per divenire già esibizione di pura bellezza.
Marino Mora