Il contesto socio-culturale per il quale Georg Friedrich Händel compose i suoi Concerti era completamente diverso rispetto alla situazione romana. Quando il grande musicista tedesco si stabilì a Londra, nel 1711, trovò una città nella quale almeno da tre decenni venivano organizzati regolari concerti pubblici a pagamento. Nella capitale inglese esistevano sale da concerto di varie dimensioni nelle quali alcune raccolte händeliane, come i Concerti op. 3, 4 e 7, erano regolarmente eseguite. Nella sua produzione concertistica Händel assimilò la grande lezione corelliana, che aveva avuto modo di conoscere durante il suo soggiorno romano, e che aveva già dato i suoi straordinari frutti nelle pagine strumentali di capolavori come gli oratori Il trionfo dei tempo e del disinganno (1707) e La resurrezione (1708).
La prima raccolta orchestrale pubblicata di lavori di Händel fu quella dei Concerti op. 3, realizzata dall'editore londinese Walsh nel 1734, che fu probabilmente responsabile dell'assemblaggio di vario materiale che il musicista aveva composto negli anni precedenti. Il Concerto op. 3 n. 4 è un'ouverture francese scritta per l'orchestra del teatro dell'opera di Londra; essa costituiva una sorta di seconda ouverture (probabilmente da eseguirsi all'inizio del secondo atto) per l'opera Amadigi. In questo caso ai due canonici tempi (Largo-Allegro) dell'ouverture francese vengono aggiunti ben tre movimenti: un grazioso Andante, un movimento dal carattere serio e un tempo di Minuetto finale.
Luca Della Libera