Theodora, HWV 68

Oratorio in tre parti per soli, coro e orchestra

Musica: Georg Friedrich Händel (1685 - 1759)
Testo: Thomas Morell, da The Martyrdom of Theodora and of Didymus di Robert Boyle

Ruoli: Organico: coro misto, 2 flauti traverse, 2 oboi, fagotto, 2 corni, 2 trombe, timpani, 2 violini, viola, violoncello, basso continuo
Composizione: 1749
Prima rappresentazione: Londra, Covent Garden, 16 marzo 1750
Edizione: J. Walsh, Londra, 1751
Guida all'ascolto (nota 1)

Theodora è nel gruppo degli ultimi oratori scritti da Haendel, che lo diresse per la prima volta al Covent Garden di Londra il 16 marzo 1750, con un cast di cantanti formato da Giulia Frasi (Theodora), Caterina Galli (Irene), Thomas Lowe (Settimio), Henry Reinhold (Valente) e il giovane castrato Gaetano Guadagni nel ruolo di Didimo. L'argomento dell'oratorio è religioso, ma non si ispira alla Bibbia, al contrario di altre composizioni del genere scritte da Haendel. Theodora è una donna cristiana di nobile nascita, che viene minacciata di essere disonorata se non accetta la religione degli dèi romani. Ella rifiuta e quindi è condannata alla prostituzione; viene salvata da Didimo, un soldato cristiano, che scambia i vestiti con lei e l'aiuta a fuggire. Didimo è catturato e, riconfermando la sua fede davanti al tribunale, viene condannato a morte insieme a Theodora. L'azione dell'oratorio si svolge ad Antiochia, dove più sanguinosa era la persecuzione dei cristiani, essendo imperatore Diocleziano, nel terzo secolo. La musica si adegua alla drammaticità del testo, anche se il tono predominante è quello lirico ed elegiaco.

Ciò che colpisce di questo oratorio è la notevole varietà di situazioni psicologiche realizzate musicalmente con molta maestria e un dominio assoluto della forma. Il senso haendeliano, solenne e pomposo, si avverte sin dall'ouverture, sostenuta nel Moderato iniziale da un ritmo puntato, particolarmente adatto ad imprimere molto respiro al clima espressivo. L'Allegro successivo ha uno stile fugato su figurazioni contrappuntistiche vivaci e brillanti, in un contesto armonico piacevolmente modulato. Dopo l'introduzione si snodano i diversi episodi del racconto, chiaramente differenziati fra di loro: ora un Larghetto amabilmente cantabile; ora un tempo di Corrente dal piglio ritmicamente cadenzato con struttura imitativa, senza dimenticare i recitativi secchi, in cui alle volte la declamazione assume una cadenza drammatica. Naturalmente i momenti più caratterizzanti dell'oratorio sono affidati al coro ed è qui che Haendel tocca i vertici della sua inventiva; ma non vanno sottovalutate le arie (molte con il "da capo", oltre che nella forma A-B + la coda), tra le quali si impone subito all'attenzione quella del primo atto (Larghetto) cantata da Theodora ("Fond flattering world, adieu"). Non vanno sottaciute l'aria di Irene nel primo atto ("Bane of virtue, nurse of passions") pungentemente elegiaca (Larghetto e mezzo piano) e l'aria di Theodora nel secondo atto ("With dakness deep, as is my woe") ricca di fioriture melodiche (Largo e staccato). Molto efficace è il duetto del secondo atto tra Didimo e Theodora ("To thee, to thee, thou glorious son of worth") con l'indicazione di "Andante larghetto" su una struttura contrappuntata e dialogante sia tra gli strumenti che tra i due cantanti. Nel terzo atto va evidenziata per la sua concitazione, con un tipo di canto molto accentuato, l'aria di Valente, prefetto di Antiochia ("Cease, ve slaves, your fruitless pray'r") che condannerà a morte i due amanti. La partitura si conclude con un coro carico di mestizia e indicativo nel cogliere il sentimento unificante dell'oratorio, più lirico che drammatico, come è stato già rilevato. Il coro ("Oh love divine, thou sotircie of fame") suggella con semplicità di affetti e con sommessa ricerca di effetti la triste storia di Theodora e Didimo, su cui a volte sembra proiettarsi musicalmente l'ombra del grande Vivaldi.


(1) Testo tratto dal programma di sala del Concerto dell'Accademia di Santa Cecilia,
Roma, Auditorio di via della Conciliazione, 27 ottobre 1984


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Ultimo aggiornamento 31 ottobre 2014