Il primo movimento del Concerto in fa maggiore Hob. XVIII:7, Moderato, è un classico esempio di come fosse la forma del concerto in quegli anni: dopo un ritornello-esposizione orchestrale, che presenta il primo tema (un arpeggio discendente seguito da «guizzo» ascendente) e il secondo tema, totalmente derivato dal primo, il solista si produce in episodi diversificati l'uno dall'altro, ma che utilizzano lo stesso materiale motivico. Anche l'episodio di sviluppo in realtà riutilizza i due spunti tematici del ritornello, «costringendo» Haydn, per diversificare un poco il discorso musicale, a riproporre il primo tema in modo minore.
L'Adagio che segue, bipartito, utilizza un tema principale chiaramente derivato da quello del movimento precedente, mentre il frizzante Allegro conclusivo integra alla perfezione gli spunti virtuosistici dell'organo con le brillanti figurazioni tematiche degli archi in un discorso musicale libero e spensierato.
Alessandro De Bei