Haydn compose nel 1790 otto Notturni e li dedicò a Ferdinando IV, re di Napoli, che non solo era un amatore di musica, ma si dilettava a suonare uno strumento a corda chiamato lira, che in quel periodo era abbastanza diffuso e conosciuto. La lira si distingueva per un suono più profondo della viola e a carattere quasi organistico, così da imprimere alla composizione una varietà timbrica di piacevole effetto. Successivamente Haydn, in occasione della tournée a Londra promossa dal violinista Salomon, rielaborò lo strumentale dei Notturni e sostituì la lira con le parti del flauto e dell'oboe. Infatti la scrittura originale dei Notturni compredeva due lire, due clarinetti, due viole, due corni e un violoncello, mentre la revisione strumentale londinese prevedeva il flauto e l'oboe al posto della lira e due violini al posto dei clarinetti.
Il Notturno si articola in tre movimenti ricchi di spunti tematici e sviluppi armonici che recano inconfondibilmente la sigla di Haydn: dalla brillante melodia del flauto dell'Allegro iniziale al lirismo di raffinata concertazione settecentesca del secondo tempo e alla vivacità del sinfonismo cameristico dell'ultimo movimento con quel gioco tra il galante e l'ironico, rivelatore del gusto strumentale di classica purezza del musicista austriaco.