Notturno n. 5 in do maggiore per due lire organizzate, Hob:II:29


Musica: Franz Joseph Haydn (1732 - 1809)
  1. Allegro moderato (do maggiore)
  2. Andante cantabile (fa maggiore)
  3. Finale. Molto vivace (do maggiore)
Organico: 2 lire organizzate (oppure flauto e oboe), 2 clarinetti (oppure 2 violini), 2 corni, 2 viole, basso
Composizione: 1790
Edizione: Universal Edition, Vienna, 1931
Dedica: al re Ferdinando di Napoli
Guida all'ascolto (nota 1)

Haydn compose nel 1790 otto Notturni e li dedicò a Ferdinando IV, re di Napoli, che non solo era un amatore di musica, ma si dilettava a suonare uno strumento a corda chiamato lira, che in quel periodo era abbastanza diffuso e conosciuto. La lira si distingueva per un suono più profondo della viola e a carattere quasi organistico, così da imprimere alla composizione una varietà timbrica di piacevole effetto. Successivamente Haydn, in occasione della tournée a Londra promossa dal violinista Salomon, rielaborò lo strumentale dei Notturni e sostituì la lira con le parti del flauto e dell'oboe. Infatti la scrittura originale dei Notturni compredeva due lire, due clarinetti, due viole, due corni e un violoncello, mentre la revisione strumentale londinese prevedeva il flauto e l'oboe al posto della lira e due violini al posto dei clarinetti.

Il Notturno si articola in tre movimenti ricchi di spunti tematici e sviluppi armonici che recano inconfondibilmente la sigla di Haydn: dalla brillante melodia del flauto dell'Allegro iniziale al lirismo di raffinata concertazione settecentesca del secondo tempo e alla vivacità del sinfonismo cameristico dell'ultimo movimento con quel gioco tra il galante e l'ironico, rivelatore del gusto strumentale di classica purezza del musicista austriaco.


(1) Testo tratto dal programma di sala del Concerto dell'Accademia di Santa Cecilia,
Roma, Basilica di Massenzio, 16 luglio 1973


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Ultimo aggiornamento 6 novembre 2013