Sonata per arpa


Musica: Paul Hindemith (1895 - 1963)
  1. Mäßig schnell (Moderatamente mosso)
  2. Lebhaft (Vivace)
  3. Lied "Ihr Freunde, hänget" (L. H. Chr. Hölty). Sehr langsam (Molto lento)
Organico: arpa
Composizione: 23 - 25 settembre 1939
Dedica: Clelia Gatti Aldrovandi
Guida all'ascolto 1 (nota 1)

La prima influenza che Hindemith risentì nella sua formazione di compositore fu quella di Max Reger, un musicista che volle sottrarsi al fascino insinuante e prepotente del wagnerismo, richiamandosi alle forme classiche e alla vecchia tradizione dell'arte tedesca, specialmente bachiana. Non a caso infatti nella imponente e complessa produzione hindemithiana si avvertono alcuni aspetti non soltanto lessicali che costituiscono la matrice delia personalità artistica dello stesso Reger: ritorno a Bach, ripristino dei diritti della forma, magistero contrappuntistico, saldissima padronanza tecnica di tipo artigianale, che sono in ultima analisi le componenti principali di quella estetica che va sotto il nome di neo-classicismo, inteso come netta reazione sia agli eccessi romantici e all'impressionismo psicologico che alle esasperazioni più violente dell'espressionismo. Anzi, bisogna dire che anche nei momenti più polemici ed eversivi della carriera artistica di Hindemith non si riscontra mai un completo dissolvimento degli elementi strutturali tramandati dalla civiltà musicale tedesca e lo stesso musicista ha tenuto spesso a sottolineare come la sua opera, pur con le dovute diversità di stile, di temperamento e di epoca, non avesse mai dimenticato il modello bachiano, concepito oltre tutto come una scelta morale e intellettuale. E' significativo come questo mondo hindemithiano fosse difeso ed esaltato da un direttore d'orchestra dell'altezza di Wilhelm Furtwängler, il quale nel 1934, in un articolo critico nei confronti delle intrusioni naziste nell'arte, intitolato « Der Fall Hindemith » (Il caso Hindemith), scriveva che nel musicista di Hanau si notava tra l'altro «schiettezza, realismo e semplicità, in luogo della velleità di musicare idee filosofiche ovvero di un'attività musicale sentimentalisticamente sovraeccitata di sapore tardo-romantico, quale veniva praticamente esercitata in prevalenza intorno a lui».

Anche la Sonata per arpa, scritta nel 1939 e dedicata a Clelia Gatti Aldovrandi, si muove nell'ambito di questa razionalità compositiva che va diritta alto scopo nella ricerca di uno stile asciutto e ben scandito, libero da ogni eccesso di psicologismo di vecchia maniera.

Guida all'ascolto 2 (nota 2)

Scritta neh 1939 e dedicata a Clelia Gatti Aldrovandi; la Sonata per arpa di Hindemith presenta tutti i caratteri stilistici del compositore tedesco, che appaiono qui come lievitati dalle sonorità dell'arpa. Il linguaggio armonico è essenziale e la melodia chiara, libera da complessità contrappuntistiche. Nel primo tempo si alternano un elemento melodico e uno ritmico, questo ultimo con movenze clavicembalistiche. Nel secondo, con andamento di vivace «scherzo», più si manifesta la robusta costruttività ritmica di Hindemith. Il terzo tempo è un calmo lied che ha diretto riferimento a uria lirica di Hölty, riportata nello spartito.

Giorgio Graziosi


(1) Testo tratto dal programma di sala del Concerto dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia,
Roma, Auditorio di via della Conciliazione, 12 novembre 1982
(2) Testo tratto dal programma di sala del Concerto dell'Accademia Filarmonica Romana,
Roma, Teatro Eliseo, 14 gennaio 1960


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Ultimo aggiornamento 2 luglio 2016