Missa brevis
Versione per coro e orchestra
Musica: Zoltán Kodály (1882 - 1967)
Organico: coro misto, 3 flauti (3 anche ottavino), 2 oboi,
2 clarinetti, 2 fagotti, 4 corni, 3 trombe, 3 tromboni, basso tuba,
timpani, organo (ad libitum), archi
Composizione: 1944
Edizione: Boosey & Hawkes, Londra, 1952
Nell'autobiografia di Béla Bartok, troviamo un giudizio su
Kodaly che fu suo amico e collaboratore fin dai primi anni di studi e
di ricerche sull'autentico canto popolare ungherese. Scrive dunque
Bartok: «Se mi venisse chiesto quali opere
musicali rappresentano più sinceramente e nel modo più
autentico lo spirito e la sensibilità ungheresi, risponderei:
Le opere di Kodaly. Queste opere sono una vera professione di fede
dell'anima ungherese. E ciò si spiega perché l'attività
musicale di Kodaly affonda le sue radici nel terreno della
musica popolare ungherese; e anche per un'altra ragione, tutta
interiore questa: la fede e la fiducia incrollabile del
musicista nella forza costruttiva e nell'avvenire del proprio paese».
In questo modo Bartok non solamente qualificava l'arte del suo
amico, ma ne fissava anche i limiti: Kodaly è un grande musicista
ungherese, che non ha saputo (o, forse, voluto) oltrepassare il
carattere nazionale della sua opera creativa, sino a darle un carattere
universale, come invece ha fatto Bartok. I cicli di «danze» popolari
dei diversi dipartimenti ungheresi, figurano nel repertorio di tutte le
orchestre sinfoniche d'Europa e d'America; le sue raccolte di canti
popolari sono notissime: l'opera In
filanda è stata creata in Italia, e Hary Janos, opera
di carattere schiettamente nazionale, è nota in tutto il mondo grazie
alla suite orchestrale che l'autore ne ha tratto.
Tre opere, nondimeno, nella produzione di Kodaly occupano un
posto a parte: il Salmo
ungarico (composto nel 1923 per il 50° anniversario della
fusione delle città di Buda e di Pest), il Te Deum (composto
nel 1936, per il 250° anniversario della liberazione di Buda) e questa Missa brevis,
composta nel 1944-45.
Se i primi due lavori hanno un carattere, per così dire,
solenne e celebrativo, il terzo è di un'espressione più semplice e
intima. Ce lo dice il titolo: Missa
brevis (ripreso forse, dal sec. XVIII quando si
distingueva la Missa
solemnis dalla Missa
brevis) e più ancora, la dedica premessa al lavoro: Coniugi et consorti - carissimae
- in anniversario - XXXV.
La scrittura della Missa
è chiara ed ariosa, spesso leggera, trasparente e lineare; il carattere
generale più che di una vera polifonia, è quello di un contrappunto
armonico. La struttura dei vari episodi è armoniosa e ben equilibrata,
anche se non tradisce velleità innovatrici. Kodaly è un compositore che
resta fedele a se stesso, e che cura, oltre alla buona ed elegante
fattura delle sue opere, l'espressività soprattutto.
KYRIE
Kyrie eleison.
Christe eleison.
GLORIA
Et in terra pax hominibus bonae voluntatis. Laudamus te, benedicimus
te, adoramus te, glorificamus te. Gratias agimus tibi propter magnam
gloriam tuam, Domine Deus, Rex coelestis, Deus Pater onmipotens,
Domine, Fili Unigenite, Jesu Christe, Domine Deus, Agnus Dei, Filius
Patris. Qui tollis peccata mundi, miserere nobis, suscipe deprecationem
nostram. Qui sedes ad dexterarn Patris, miserere nobis. Quoniam Tu
solus sanctus. Tu solus Dominus, Tu solus altissimus, Jesu Christe. Cum
Sancto Spiritu, in gloria Dei Patris. Amen.
CREDO
Palrem omnipotentem, factorem coeli et terrae, visìbilium omnium et
invisibilium; et in unum. Dominum Jesum Christum, Filium Dei
Unigenitum, et ex Patre natum ante omnia saecula, Deum de Deo, lumen de
limane, Deum verum de Deo vero, genitum, non factum, consubstantialem
Patri, per quem omnia facta sunt: qui propter nos homines et propter
nostram salutem descendit de coelis. Et incarnatus est de Spiritu
Sancto, ex Maria Virgine, et homo factus est; crucifixus etiam prò
nobis sub Pontio Pilato, passus et sepultus est; et resurrexit tertia
die, secundum scripturas, et ascendit in coelum, sedet ad dexterarn
Patris: et iterum venturus est cum gloria, judicare vivos et mortuos,
cujus regni non erit finis.
Et in Spiritum Sanctum Dominum et vivificantem, qui ex Patre Filioque
procedit, qui cum Patre et Filio simul adoratur et conglorificatur, qui
locutus est per Prophetas. Et in unam sanctam, catholicam et
apostolicam Ecclesiam. Confiteor unum baptisma, in remissionem
peecatorum. Et expecto resurreetionem mortuorum, et vitam venturi
saeculi. Amen.
SANCTUS
Sanctus, Sanctus, Sanctus Dominus Deus Sabaoth. Pieni sunt coeli et
terra gloria tua. Hosanna in excelsis.
BENEDICTUS
Benedictus Qui venit in nomine Domini. Hosanna in excelsis.
AGNUS DEI
Agnus Dei, qui tollis peccata mundi, miserere nobis.
Agnus Dei, qui tollis peccata mundi, miserere nobis.
Agnus Dei, qui tollis peccata mundi, dona nobis pacem.
(1)
Testo tratto dal programma di sala del Concerto dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia,
Roma, Auditorio di via della Conciliazione, 6 febbraio 1966
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Ultimo aggiornamento 14 gennaio 2015