Um schlimme Kinder artig zu machen (Per trasformare in buoni i bambini cattivi)

lied per voce e pianoforte

Musica: Gustav Mahler (1860 - 1911)
Testo: Ludwig Achim von Arnim e Clemens Brentano
Organico: voce, pianoforte
Composizione: 1888 - 1891
Prima esecuzione: Berlino, Singakademie am Unter den Linden, 14 dicembre 1907
Edizione: Lieder und Gesänge, vol. II, Schott, Magonza, 1892
Testo (nota 1)

Um schlimme Kinder artig zu machen

Es kam ein Herr zum Schlösseli
auf einem schönen Röss'li,
ku-ku-kuk, ku-ku-kuk!
Da lugt die Frau zum Fenster aus
und sagt: « Der Mann ist nicht zu Haus,
und niemand, und niemand,
und niemand heim als meine Kind',
und's Mädchen ist auf der Wäschewind! »,
Der Herr auf seinem Rösseli
sagt zu der Frau im Schlösseli:
ku-ku-kuk, ku-ku-kuk!
« Sind's gute Kind', sind's böse Kind'?
Ach, liebe Frau, ach sagt geschwind! »,
ku-ku-kuk, ku-ku-kuk!
« In meiner Tasch' für folgsam Kind',
da hab' ich manche Angebind »,
ku-ku-kuk, ku-ku-kuk!
Die Frau die sagt: « Sehr böse Kind'!
Sie folgen der Mutter nicht geschwind! ».
sind böse, sind böse! ».
Die Frau die sagt: « Sind böse Kind'!
Sie folgen der Mutter nicht geschwind! ».
Da sagt der Herr: « So reit' ich heim,
dergleichen Kinder brauch' ich kein'! ».
ku-ku-kuk, ku-ku-kuk!
Und reit' auf seinem Rösseli
weit, weit entweg vom Schlösseli!
ku-ku-kuk, ku-ku-kuk! .
Per trasformare in buoni i bambini cattivi

Venne un signore al castelluccio
su un bel cavalluccio,
cucù!, cucù!.
La signora si affaccia alla finestra,
e dice: « Non è in casa mio marito,
e nessuno, e nessuno,
e nessuno altro che i miei bimbi è qui,
e la ragazza a far bucato è uscita! ».
Il signore sul suo cavalluccio
dice alla dama nel castelluccio:
cucù! cucù!
« Son qui bimbi angioletti o bimbi peste?
Dillo, cara signora, dillo presto! »,
cucù! cucù!
« Nelle mie tasche, per bimbi ubbidienti,
ho regalucci e piccoli presenti »,
cucù! cucù!
Dice la donna: « Davvero cattivi,
e con la mamma assai disubbidienti,
cattivi, cattivi! ».
Dice la donna: « Davvero cattivi,
e con la mamma assai disubbidienti! ».
Dice il signore: « A casa voglio andarmene,
di bimbi simili non so che farmene! ».
cucù! cucù!
E sul suo cavalluccio
parte dal castelluccio.
cucù! cucù!
(traduzione di Quirino Principe)

(1) Testo tratto dal programma di sala del Concerto dell'Accademia Filarmonica Romana,
Roma, Teatro Olimpico, 26 novembre 1992


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Ultimo aggiornamento 20 giugno 2014