Das Klagende Lied (Il canto del lamento e dell'accusa)

Cantata in tre parti per soli, coro e orchestra

Testo delle parti vocali (nota 1)

1. Waldmärchen

Es war eine stolze Königin,
gar lieblich ohne Massen,
kein Ritter stand nach ihrem Sinn,
sie wollt' sie alle hassen.

0 weh! Du wonnigliches Weib!
Wem blühet wohl dein süßer Leib!?

Im Wald eine rote Blume stand,
ach, so schön wie die Königinne,
welch' Rittersmann die Blume fand,
der könnt' die Frau gewinnen.

O weh! Du stolze Königin!
Wann bricht er wohl, dein stolzer Sinn!?

Zwei Brüder zogen zum Walde hin,
die wollten die Blume suchen,
der eine hold und von mildem
Sinn, der and're konnte nur fluchen.

O Ritter, schlimmer Ritter mein!
O ließest du das Fluchen sein, das Fluchen!

Als sie so zogen eine Weil',
da kamen sie zum Scheiden.
Das war ein Suchen nun in Eil'
im Wald und auf der Haide!

Ihr Brüder mein, im schnellen Lauf,
wer findet wohl die Blume?

Der Junge zieht durch Wald und Haid',
sr braucht nicht lang zu gehen,
bald sieht er von ferne bei der Weid'
die rote Blume steh'n

Die hat er auf den Hut gesteckt,
und dann zur Ruhe sich hingestreckt. Zur Ruh'!

Der And're zieht im wilden Hang,
umsonst durch zieht er die Haide.
Und als der Abend herniedersank,
da kommt er zur grünen Weide!

0 weh, wen er dort schlafend fand,
die Blume am Hut am grünen Band!

Du wonnigliche Nachtigall
und Rothkehlchen hinter der Hecken,
wollt ihr mit eurem süßen Schall
den armen Ritter erwecken!

Du rote Blume hinter'm Hut,
du blinkst und glänzest ja wie Blut!

Ein Auge blickt in wilder Freud',
dess' Schein hat nicht gelogen,
ein Schwert von Stahl glänzt ihm zur Seit',
das hat er nun gezogen, das Schwert von Stahl!

Der Alte lacht unter'm Weidenbaum, der Alte!
Der Junge lächelt wie im Traum.

Ihr Blumen, was seid ihr vom Tau so schwer?
Mir scheint, das sind gar Tränen!
Ihr Winde, was weht ihr so traurig daher,
was will euer Raunen und Wähnen?

'Im Wald, auf der grünen Haide,
da steht eine alte Weide.'
1. Fiaba della foresta

C'era una regina orgogliosa
d'incomparabile beltà
nessun cavaliere le andava a genio,
li odiava tutti quanti.

Ahimè! Donna incantevole!
Per chi fiorirà il tuo dolce corpo!?

C'era nella foresta un fiore rosso,
oh, bello quanto la regina,
il cavaliere che avesse trovato il fiore,
avrebbe conquistato la donna.

Ahimè! Regina orgogliosa!
Quando si spezzerà il tuo animo altero!?

Due fratelli andarono verso la foresta,
volevano cercare il fiore,
uno era dolce e d'animo gentile,
l'altro sapeva soltanto imprecare.

Oh cavaliere! Mio malvagio cavaliere.
Oh perché non cessi d'imprecare, d'imprecare!

Dopo aver vagato per un po',
i due finirono per separarsi.
E allora fu tutto un cercare affannoso
nel bosco e nella brughiera.

Fratelli miei, che correte in fretta,
chi di voi il fiore troverà ?

Il più giovane vaga per il bosco e la brughiera,
non ha da camminare a lungo,
presto da lontano egli scorge presso il salice
il fiore rosso.

Se lo appunta sul cappello,
e si distende a riposare, a riposare!

L'altro percorre un burrone selvaggio,
invano esplora la brughiera.
E al calar della sera,
giunge al verde salice!

Ahimè, chi mai trova là dormiente,
col fiore nel nastro verde del cappello!

Tu incantevole usignolo
e tu pettirosso dietro il cespuglio,
vogliate col vostro dolce canto
risvegliare il povero cavaliere!

Tu fiore rosso sul cappello,
rifulgi e rìsplendi come il sangue!

Un occhio risplende di gioia selvaggia,
quel bagliore non ha mentito,
una spada d'acciaio gli pende al fianco,
e ora l'ha sguainata, la spada d'acciaio!

Il più anziano ride sotto il salice, il più anziano!
Il più giovane sorride come in sogno.

Fiori, perché siete così grevi di rugiada?
Mi sembra siano addirittura lacrime!
Venti, perché spirate così tristemente,
che vogliono dire i vostri sussurri e mormorii?

'Nella foresta, nella vecchia burghiera,
si erge un vecchio salice.'
2. Der Spielmann

Beim Weidenbaum im kühlen Tann,
da flattern die Eulen und Raben,
da liegt ein blonder Rittersmann
unter Blättern und Blüten vergraben.
Dort ist's so lind und voll von Duft,
als ging ein Weinen durch die Luft.
O Leide, weh o Leide!

Ein Spielmann zog einst des Weges vorbei,
da sah er ein Knöchlein blitzen.
Er hob es auf, es war nicht schwer,
wollt' sich eine Flöte d'raus schnitzen!
O Spielmann, lieber Spielmann mein!
O ließest du das Flöten sein.
O Leide, weh o Leide!

Der Spielmann setzt die Flöte an
und läßt sie laut erklingen.
0 Wunder, was nun da begann!
Welch seltsam traurig Singen!
Es klingt so traurig und doch so schön,
wer's hört, der möchte weinen geh'n.
0 Leide, Leide, weh!

'Ach Spielmann, lieber Spielmann mein,
das muß ich dir denn klagen.
Um ein schönfarbig Blümelein
hat mich mein Bruder erschlagen.
Im Walde bleichet mein junger Leib,
mein Bruder freit ein wonnig Weib!'

Der Spielmann ziehet in die Weit',
läßt's überall erklingen.
'Ach weh, ach weh, ihr lieben Leut',
was soll denn euch mein Singen!?
Weh! Weh! Weh!

Hinauf muß ich zu des Königs Saal,
hinauf zu des Königs holdem Gemahl.
Was soll denn euch mein Klagen.
O Leide, weh, o Leide.'
2. Il menestrello

Presso il salice, nella fredda abetaia,
svolazzano gufi e corvi,
là giace un biondo cavaliere
sepolto sotto foglie e fiori.
Tutto è calmo e profumato,
come se un pianto si diffondesse per l'aria.
Oh dolore, ahimè oh dolore!

Di là passò un giorno un menestrello,
e vide risplendere un ossicino.
Lo raccolse, non era pensante,
voleva usarlo per intagliarsi un flauto!
Oh menestrello, mio caro menestrello!
Oh se tu lasciassi stare il flauto.
Oh dolore, ahimè oh dolore!

Il menestrello accosta alle labbra il flauto
e lo fa suonare forte.
Oh prodigio, quel che allora accade!
Quale strano, triste canto!
Risuona così triste, eppure così bello,
chi l'ode vorrebbe sciogliersi in lacrime.
Oh dolore, dolore, ahimè!

'Ah menestrello, mio caro menestrello,
a te volgo ora il mio lamento,
per un fiorellino dai bei colori
mio fratello mi ha ucciso.
Nel bosco impallidisce il mio giovane corpo,
mentre mio fratello sposa una donna incantevole!

Vaga per il mondo il menestrello.
Facendo echeggiare ovunque questo canto.
'Ahimè, ahimè, miei cari,
cosa pensate del mio canto!?
Ahimè! Ahimè! Ahimè!

Lassù nella sala regale devo andare,
dal re, lassù, dalla leggiadra sposa.
Cosa pensate del mio lamento, della mia accusa.
Oh dolore, ahimè, oh dolore.'
3. Hochzeitsstück

Vom hohen Felsen erglänzt das Schloß,
die Pauken erschallen und Zinken erschall'n.
Dort sitzt der mutigen Ritter Troß,
die Frau'n mit goldenen Ketten.

Was will wohl der jubelnde fröhliche Schall,
was leuchtet und glänzet im Königssaal!?
O Freude, heia, Freude!

Und weißt du's nicht, warum die Freud'?
Hei, daß ich dir's sagen kann!
Die Königin hält Hochzeit heut'
mit dem braunen Rittersmann!

Seht hin, die stolze Königin!
Heut bricht er doch, ihr stolzer Sinn,
0 Freude, heia, Freude!

Was ist der König so bleich und stumm!
Was ist der König so bleich und stumm!
Was geht ihm wohl im Kopfe herum?

Ein Spielmann tritt zur Türe herein,
was mag's wol mit dem Spielmann sein!?
0 Leide weh, o Leide weh!

'Ach Spielmann, lieber Spielmann mein,
das muß ich dir nun klagen!
Um ein schönfarbig Blümelein
hat mich mein Bruder erschlagen.

Im Walde bleicht mein junger Leib!
Mein Bruder freit ein wonnig Weib!
O Leide weh, o Leide!'

Auf springt der König auf seinem Thron
und blickt auf die Hochzeitsrund',
er nimmt die Flöte in frevelndem Hohn
und setzt sie selbst an den Mund.

0 Schrecken! Was nun da erklang!
Hört ihr die Märe wüst und bang!?

'Ach Bruder lieber Bruder mein!
Das muß ich dir nun klagen!
Du hast mich ja erschlagen!
Nun bläst du auf meinem Totenbein!
Das muß ich ewig klagen!

Was hast du mein junges Leben
dem Tode schon gegeben!
O Leide weh, o Leide!'

Am Boden liegt des Königs Gemahl.
Die Pauken verstummen und Zinken,
mit Schrecken die Ritter und Frauen flieh'n,
die alten Mauern sinken.

Die Lichter verlöschen im Königssaal.
Was ist es wohl mit dem Hochzeitsmahl!?
Ach Leide!
3. Scena di nozze

Dall'alta rupe risplende il castello,
echeggiano timpani e cornette.
Là siede il corteo di prodi cavalieri,
e le dame con collane d'oro.

Perche quei suoni di giubilo e di gioia,
perche brilla e risplende la sala regale!?
Oh gioia, ohé, gioia!

E non sai il perche di tanta gioia?
Oh, te lo posso ben dire!
Oggi la regina celebra le sue nozze
con ill bruno cavaliere!

Cuardate là, l'orgogliosa regina!
Ma oggi si spezzerà il suo animo altero
Oh gioia, ohé, gioia!

Perchè è cosi pallido e taciturno il re!
Perchè è cosi pallido e taciturno il re!
Cosa preoccupa tanto la sua mente?

Un menestrello si affaccia alla porta,
cosa malpotrà volere?
Oh dolore ahimé, oh dolore ahimé!

'Ah menestrello, mio caro menestrello,
a te volgo ora il mio lamento!
Per un fiorellino dal bel colore
mio fratello m'ha ucciso.

Nel bosco impallidisce il mio giovane corpo!
Mentre mio fratello sposa una donna incantevole!
Oh dolore, ahimé, oh dolore!'

Il re balza dal suo trono
e volge lo sguardo agli invitati a nozze,
afferra il flauto con empio scherno
e alla bocca se lo accosta.

Quale orrore! Che mai riecheggiò allora!
Non udite voi la storia tremenda e raccapricciante!?

'Ah fratello, caro fratello mio!
A te volgo ora la mia accusa!
Tu m'hai ucciso!
Ora stai suonando con un osso del mio corpo morto!
E in eterno ne trarrò accusa e lamento!

Perché la mia vita ancora giovane
hai sacrificato alla morte!
Oh dolore, ahimè, oh dolore!'

Al suolo giace la sposa del re.
Tacciono timpani e cornette,
terrorizzati fuggono i cavalieri e le dame,
crollano le antiche mura del castello.

Si spengono le luci nella sala regale.
Che ne è del banchetto nuziale!?
Ah dolore!
(versione italiana a cura di Gastón Fournier-Facio)

(1) Testo tratto dal programma di sala del Concerto dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia,
Roma, Auditorium Parco della Musica, 16 Aprile 2005


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Ultimo aggiornamento 5 dicembre 2014