Die erste Walpurgisnacht (La prima notte di Valpurga)

Cantata per soli, coro e orchestra, op. 60 (MWV D3)

Musica: Felix Mendelssohn-Bartholdy (1809 - 1847)
Testo: Johann Wolfgang von Goethe
  1. Ouverture (la minore)
  2. Es lacht der Mai! - coro - L'istesso Tempo (la maggiore)
  3. Könnt ihr so verwegen - coro - Allegretto non troppo (la minore)
  4. Wer Opfer heut' zu bringen - coro - Andante maestoso (la minore)
  5. Vertheilt euch hier - coro - Allegro (mi maggiore)
  6. Diese dumpfen Pfaffenchristen - recitativo per basso - (la minore)
  7. Kommt mit Zacken und mit - coro - Allegro molto (la minore)
  8. So weit - coro - Andante maestoso (la minore)
Organico: ottavino, 2 flauti, 2 oboi, 2 clarinetti, 2 corni, 2 trombe, 3 tromboni, timpani, archi
Composizione: Parigi, 13 Febbraio 1832
Prima esecuzione: Berlino, Singakademie am Unter, 10 Gennaio 1833
Edizione: Kistner, Lipsia, 1844
Guida all'ascolto (nota 1)

La Walpurgisnacht, per soli e coro, terminata nel 1841, fu uno dei progetti più esigenti e complessi di Mendelssohn, pari in importanza, se non nella durata, ai due Oratori maggiori, il Paulus (1836) e l'Elijah (1846): e nel risultato è uno dei suoi capolavori.

Già nel 1831 Mendelssohn aveva chiesto l'autorizzazione a Goethe di musicare la Walpurgisnacht e il grande, per la stima e l'affetto che aveva per il giovane musicista, aveva accettato con calorosa soddisfazione. Ma non potè ascoltare questa musica che attendeva. Morì nel 1832 quando Mendelssohn, impegnato in altri progetti, non aveva ancora cominciato a lavorare.

Die erste Walpurgisnacht, scritta da Goethe nel 1799, fa parte della raccolta delle Ballate. Essa non ha nulla che fare con il Faust, nel quale c'è, sì, una Walpurgisnacht (una "Notte di Valpurga") che è, però, di tutt'altro contenuto. Nel dramma Faust e Mefistofele assistono a un demoniaco sabba di streghe e stregoni, nella Ballata Goethe rappresenta in forma dialogata una nascosta cerimonia di pagani all'epoca del primo trionfo del cristianesimo. Come si vede, le due "Notti" non hanno nulla di comune, sebbene qualcuno faccia ancora confusione (perfino nei lessici specialistici di musica). Il titolo deriva dalla leggenda popolare che narra che nella notte tra il 30 aprile e il 1 maggio, festività di santa Walpurga, sulla cima del monte Brocken nel massiccio dello Harz si celebravano cerimonie sacrileghe (i pagani del primo medioevo) o addirittura infernali (il sabba del Faust).

Nella lettera del 9 settembre 1831 Goethe spiegò al giovane amico che con la Ballata aveva voluto poeticamente mostrare in un simbolo il destino di una cultura che, pur vinta e sostituita da nuove idee, trova in sé vitalità e fedeltà al passato. In realtà il vero significato del testo poetico è alquanto misterioso ed equivoco e, come capita anche nei grandi lavori di Goethe, nel nobile ritratto che egli ci da degli ultimi pagani, nella loro ebbrezza naturalistica e nell'esaltazione, sembra si nascondano anche forme grottesche (i Rundgeheule, "il girotondo gridato", per esempio). Ridicolo certamente vuol essere lo spavento delle guardie cristiane, nel finale.

Lo stile della musica di Mendelssohn è drammatico e severo, e con gli accentuati contrasti tra un episodio e l'altro egli ottiene una tensione maggiore di quella del testo poetico. Ciò accade subito, sin dall'inizio sinfonico, nella mirabile transizione dalla bufera invernale al canto del tenore ("Es lacht der Mai", "Sorride il maggio"), attraverso una splendida pagina strumentale, riccamente modulante, serena e a mano a mano più chiara: è la capacità che ha Mendelssohn di esaltare la propria fantasia poetica di fronte a un paesaggio notturno. I canti dei fedeli pagani (sacerdoti druidi e popolo) sono solenni ed entusiasti, espressione di eroica costanza anche di fronte al pericolo. Sicura è l'efficacia anche degli effetti imitativi e descrittivi, come la lesta e scattante invenzione strumentale sul sillabato dei guardiani pagani (Allegro leggero, n. 4) che si incitano l'un l'altro a disperdersi nascondendosi nei boschi. Il momento di massima intensità spirituale è la preghiera del sacerdote col coro (Andante maestoso, n. 7, la minore), una pagina religiosa non indegna affatto di un oratorio cristiano. Interrotta dalle esclamazioni di spavento dei militi cristiani (Allegro non troppo, n. 8, do minore), riconferma la sua forza nel fulgido do maggiore finale.

Franco Serpa

Testo delle parti vocali

1. TENOR (Ein Druide) UND CHOR
Es lacht der Mai! Der Wald ist frei von Eis und Reifgehänge. Der Schnee ist fort, am grünen Orter schallen Lustgesänge.
Ein reiner Schnee liegt auf der Höh'; doch eilen wir nach oben, begehn den alten heil'gen Brauch, Allvater dort zu loben.
Die Flamme lod're durch den Rauch! Hinauf! Begeht den alten heil'gen Brauch, Allvater dort zu loben, so wird das Herz erhoben.
1. TENORE (Un druido) E CORO
Sorride maggio! La foresta è liberata dalla morsa del ghiaccio e della brina
La neve se n'è andata, sui prati verdi risuonano canti festosi. Solo sulla vetta del monte si scorge neve fresca; saliamo fin lassù, affrettiamoci all'antica, sacra consuetudine, di adorare Dio Padre lassù tutti insieme.
Nel fumo divampa la fiamma! Lassù, all'antica sacra consuetudine, andate ad adorare Dio Padre tutti assieme, ed il cuore esulterà.
2. ALT (Eine alte Frau aus dem Volke)
Könnt ihr so verwegen handeln? Wollt ihr denn zum Tode wandeln?Kennet ihr nicht die Gesetze unsrer harten Ueberwinder? Rings gestellt sind ihre Netze auf die Heiden, auf die Sünder. Ach, sie schlachten auf dem Walle uns're Väter, uns're Kinder!
Und wir alle nahen uns gewissem Falle.
2. CONTRALTO (Una vecchia donna del popolo)
Come potete comportarvi così temerariamente? Vorreste andar incontro alla morte? Non vi ricordate il divieto del nostro inesorabile dominatore? Tutt'attorno sono tese le sue reti, a catturare i pagani, i peccatori. Sullo spalto verranno abbattuti i nostri padri, i nostri figli!
E tutti assieme ci avviciniamo ad una fine sicura.
CHOR (Chor der Weiber aus dem Volke)
Auf des Lagers hohem Walle schlachten sie uns're Kinder. Ach die harten Ueberwinder! Und wir alle nahen uns gewissem Falle! Ach die harten Ueberwinder!
CORO (Coro delle donne del popolo)
Sull'alto spalto delle mura ad abbattere i nostri figli, stanno gli inesorabili dominatori e noi tutti ci avviciniamo ad una fine sicura! Ah gli inesorabili dominatori!
3. BARITON (Der Priester) UND CHOR
Wer Opfer heut' zu bringen scheut, verdient erst seine Bande. Der Wald ist frei, das Holz herbei und schichtet es zum Brande!
Doch bleiben wir im Buschrevier am Tage noch im Stillen, und Männer stellen wir zur Hut, um eurer Sorge willen.
Dann aber lasst mit frischem Muth uns'ere Pflicht erfüllen!
Vertheilt euch, wackre Männer, hier!
3. BARITONO (Il sacerdote) E CORO
Chi ha timore di portare oggi sacrifici, merita innanzi tutto le catene. La foresta è sgombra, la legna è pronta e viene accatastata per la pira!
Durante il giorno rimaniamo silenziosi, nascosti nei cespugli, e all'erta poniamo gli uomini per parare ai vostri timori.
Ma poi lasciateci adempiere con spontaneo coraggio al nostro dovere!
Sparpagliatevi tutt'attorno, o ardimentosi!
4. CHOR (Chor der Wächter der Druiden)
Vertheilt euch hier, wackre Männer, hier vertheilt euch hier! Vertheilt euch wackre Männer, hier durch dieses ganze Waldrevier und wachet hier im Stillen, wenn sie die Pflicht erfüllen und wachet hier im Stillen!
4. CORO (Coro delle sentinelle dei druidi)
Sparpagliatevi, o ardimentosi, sparpagliatevi qua attorno, sparpagliatevi o ardimentosi in tutta questa folta foresta, e vegliate in silenzio per adempiere al vostro dovere, vegliate in silenzio!
5. BASS (Ein Wächter) UND CHOR
Diese dumpfen Pfaffenchristen, lasst uns keck sie überlisten! Mit dem Teufel, den sie fabeln, wollen wir sie selbst erschrecken!
Kommt! Kommt! Mit Zacken und mit Gabeln, und mitGluth und Klapperstöcken, lärmen wir bei nächt'ger Weile durch die leeren Felsenstrecken. Kauz und Eule heul' in unser Rundgeheule! Kommt! Kommt!
5. BASSO (Una sentinella) E CORO
Questi sbiaditi chierichetti, noi saremo più astuti di loro! Con il diavolo, che imperversa nelle loro leggende, intendiamo ora proprio terrorizzarli!
Accorrete! Accorrete! Con punteruoli e forconi, e brace ardente e frastuono di sonagliere, facciamo gran chiasso nottetempo tra le spoglie strettoie rocciose. Civette e gufi schiamazzino attorno a noi! Accorrete! Accorrete!
6. CHOR (Chor der Wächter der Druiden und des Heidenvolkes)
Kommt mit Zacken und mit Gabeln, wie der Teufel, den sie fabeln. Kommt! Kommt, und mit wilden Klapperstöcken durch die leeren Felsenstrecken! Kauz und Eule in unser Rundgeheule! Kommt! Kommt!
6. CORO (Coro delle sentinelle dei druidi e del popolo pagano)
Accorrete con punteruoli e forconi, come il diavolo delle loro favole, e con selvaggio frastuono di sonagliere attraverso le spoglie strettoie rocciose. Civette e gufi attorno a noi! Accorrete! Accorrete!
7. BARITON (Der Priester) UND CHOR
So weit gebracht, dass wir bei Nacht Allvater heimlich singen! Doch ist es Tag, sobald man mag ein reines Herz dir bringen.
Du kannst zwar heut' und manche Zeit dem Feinde viel erlauben. Die Flamme reinigt sich vom Rauch: so reinig' unsern Glauben! Und raubt man uns den alten Brauch, dein Licht wer will es rauben? [bis con coro]
7. BARITONO (II sacerdote) E CORO
A questo punto, possiamo adorare di notte Dio Padre! Diventa giorno appena possiamo offrirti un cuore puro.
Puoi conceder molto al nemico oggi e altre volte. La fiamma si purifica dal fumo e così si purifica la nostra fede. E se anche ci venisse sottratta l'antica consuetudine, la tua luce chi mai potrà sottrarcela?
[bis con coro] [bis con coro]
8. TENOR (Ein christlicher Wächter) UND CHOR
Hilf, ach hilf mir, Kriegsgeselle! Ach, es kommt die ganze Hölle! Sieh, wie die verhexten Leiber durch und durch von Flamme glühen! Menschenwölf und Drachenweiber, die im Flug vorüberziehen! Welch'ent-setzliches Getöse! Lasst uns, lasst uns Alle fliehen! Oben flammt und saust der Böse, aus dem Boden dampfet rings, dampfet rings ein Höl-lenbroden! Lass uns fliehen
8. TENORE (Una sentinella cristiana) E CORO
Soccorso, o soccorso, guerrieri! Ah, accorre tutto l'inferno! Osserva, come gli esseri stregati son tutti arroventati dalle fiamme, il lupo mannaro e la donna-drago volano nell'aria, che fragore clamoroso, lasciateci volare tutti assieme, in alto arde e sibila il maligno! Da terra trasuda tutt'attorno un vapore infernale, tutt'attorno! Voliamo!
9. CHOR UND BARITON (Der Priester)
(Allgemeiner Chor der Druiden und des Heidenvolkes)
Die Flamme reinigt sich vom Rauch, so reinig' unsern Glauben! Und raubt man uns den alten Brauch; dein Licht, wer kann es rauben?
9. CORO E BARITONO (II sacerdote)
(Coro generale dei druidi e del popolo pagano)
La fiamma si purifica dal fumo, così si purifica la nostra fede! E ci sottrae l'antica consuetudine; la tua luce, la tua luce, chi potrà mai sottrarcela ?
Testo di Johann Wolfgang Goethe (Traduzione di Luigi Bellingardi)

(1) Testo tratto dal programma di sala del Concerto dell'Accademia di Santa Cecilia,
Roma, Auditorium Parco della Musica, 14 Gennaio 2006


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Ultimo aggiornamento 28 novembre 2012