Ballade, op. 61

per pianoforte e orchestra

Musica: Darius Milhaud (1892 - 1974)
Organico: pianoforte, ottavino, 2 flauti, 2 oboi, 2 clarinetti, 2 fagotti, 4 corni, 2 trombe, 2 tromboni, timpani, percussioni, arpa, archi
Composizione: Aix-en-Provence, 1920
Edizione: Universal Edition, Vienna
Dedica: Albert Roussel
Guida all'ascolto (nota 1)

Nato a Aix-en-Provence nel 1892 da padre provenzale e da madre italiana, Darius Milhaud ha studiato al Conservatorio di Parigi sotto la guida di Leroux, Gedalge e Widor, ottenendo nel 1915 il premio di composizione con la sua Sonata per pianoforte e due violini. Trascorsi poi gli anni 1917 e 1918 al Brasile come addetto alla Legazione, francese, egli ritorna in patria nel 1919 e fonda con alcuni colleghi il "Gruppo dei sei": poi fa rappresentare diverse opere teatrali: Le Boeuf sur le toit in collaborazione con Jean Cocteau ("Champs Elysées" di Parigi e "Coliseum" di Londra); L'Homme et son desir, di Paul Claudel, eseguita dalla Compagnia dei "Balletti svedesi" a Parigi, Berlino, Amburgo, Stoccolma, New-York e ripresa a Vienna sótto la direzione di Von Klenau e con la messa in scena della scuola di Helleraù; La creazione del mondo, composta per i "Balletti svedesi" (Parigi, New-York); infine La Brebis égarée su libretto di Francis Jammes, rappresentata all'Opéra comique di Parigi. Le sue composizioni da camera sono numerose: sei quartetti per archi, parecchie sonate, sinfonie per piccola orchestra, ecc.

La sua Ballata per pianoforte e orchestra è stata composta nel 1920. È un lavoro in una sola parte con inizio e fine simmetrici, di carattere calmo, comprendenti una parte centrale maggiormente sviluppata e di movimento vivo e robusto. Darius Milhaud ha eseguito questa sua composizione per la prima volta a New-York, nel 1923, e poi ad Amsterdam sotto la direzione di Mengelberg.


(1) Testo tratto dal programma di sala del Concerto dell'Accademia di Santa Cecilia.
Roma, Augusteo, 27 gennaio 1924


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Ultimo aggiornamento 15 settembre 2017