Divertimento n. 7 in re maggiore per orchestra, K1 205 (K6 167A)

Musica: Wolfgang Amadeus Mozart (1756 - 1791)
  1. Largo (re maggiore)
  2. Allegro (re maggiore)
  3. Minuetto (re maggiore)
  4. Adagio (la maggiore)
  5. Minuetto (re maggiore)
  6. Presto (re maggiore)
Organico: 2 fagotti, 2 corni, archi
Composizione: Salisburgo, luglio 1773
Guida all'ascolto (nota 1)

Sotto il nome di Divertimento, nella civiltà musicale del secondo Settecento, si intendeva un genere compositivo di difficile definizione; non legato a precise regole costruttive e al rispetto di un determinato organico strumentale, il Divertimento poteva essere un brano di dimensioni impegnative o contenute, affidato a un solo esecutore o a un cospicuo ensemble da camera. In definitiva ciò che accomunava sotto uno stesso nome composizioni tanto dissimili era la loro particolare destinazione di intrattenimento; in una cittadina di provincia, come la Salisburgo dei Mozart, ogni famiglia aristocratica o alto borghese esercitava una piccola azione di mecenatismo - finalizzata a dare lustro alla propria casata - commissionando ai musicisti locali dei Divertimenti, appunto - o delle Serenate, Cassazioni, ecc. - che celebrassero particolari occasioni o ricorrenze; o anche semplicemente allietassero la vita di tutti i giorni.

Per una simile funzione fu verosimilmente creato il Divertimento K. 205/167A; ma la precisa occasione non ci è nota, e anche la datazione della composizione è stata oggetto di lunghe disquisizioni fra gli studiosi; sulla base di considerazioni stilistiche Wyzewa e Saint-Foix attribuirebbero K. 205 al viaggio compiuto da Mozart a Vienna nel corso dell'estate 1773 (14 luglio - 26 settembre). E' più probabile invece che il brano sia stato composto alla vigilia immediata di quel viaggio, per celebrare, il 26 luglio, l'onomastico di Maria Anna Elisabeth von Antretter, esponente di una eminente famiglia salisburghese. Mozart potrebbe avere premesso alla composizione, rispettando la consuetudine, una Marcia K. 290/167 AB, già impiegata l'anno precedente in una occasione consimile e dunque qui "riutilizzata", secondo la normale prassi dell'epoca.

L'organico del Divertimento è estremamente sobrio, e comprende appena sei strumenti solisti: due corni, violino, viola, fagotto e violoncello (nelle esecuzioni moderne le parti degli archi vengono spesso affidate all'intera sezione strumentale, non senza che si corra il rischio di compromettere i delicati equilibri fonici della partitura). Senza la Marcia iniziale - spesso espunta nelle esecuzioni moderne, come nel caso odierno - i movimenti sono in numero di cinque, tutti improntati allo spirito cordiale e disimpegnato che è proprio del genere del Divertimento.

Il movimento iniziale si apre con un Largo introduttivo di otto battute, senza alcun rapporto tematico con il seguente Allegro; questo è in forma sonata bitematica, con un breve sviluppo e una riesposizione pressoché testuale; al violino è affidato prevalentemente il ruolo di brillante guida melodica. Segue un Menuetto dal carattere popolare e dal ritmo scandito, con un Trio nel quale i corni e il fagotto tacciono; dunque realmente a tre voci. L'Adagio che si colloca al centro della partitura vede anch'esso il concorso dei soli archi; violino e viola si impegnano in uno scambio di ruoli (melodico e di accompagnamento) con un levigato fraseggio. Il secondo Menuetto è piuttosto dissimile dal primo; di impostazione più elegante, impiega nel Trio alternativamente i due corni e la coppia violino/viola. Chiude la composizione un brillante rondò di impronta italiana, in cui i motivi dei vari episodi sono delle variazioni del tema principale; procedimento insolito per Mozart, che da solo qualifica l'invenzione preziosa e non manieristica della partitura.

Arrigo Quattrocchi


(1) Testo tratto dal progrmma di sala del Concerto dell'Accademia Filarmonica Romana,
Roma, Teatro Olimpico, 22 novembre 1991


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Ultimo aggiornamento 10 maggio 2014