Sinfonia n. 13 in fa maggiore, K 112


Musica: Wolfgang Amadeus Mozart (1756 - 1791)
  1. Allegro (fa maggiore)
  2. Andante (si bemolle maggiore) - solo archi
  3. Minuetto (fa maggiore). Trio - solo archi
  4. Rondò. Molto Allegro (fa maggiore)
Organico: 2 oboi, 2 corni, archi
Composizione: Milano, 2 novembre 1771
Prima esecuzione: Milano, Palazzo del conte Firmian, 8 novembre 1771
Guida all'ascolto (nota 1)

Datata Milano 2 novembre 1771, la Sinfonia KV 112 è un piccolo gioiello che nel progetto come nelle proporzioni dimostra una crescita significativa rispetto alle sinfonie precedenti. Già il formato in quattro movimenti, con ritornelli per tutte le sezioni tranne l'ultima ripresa del tema nel finale, connotano la partitura come autentico pezzo da concerto, indipendente da destinazioni funzionali: con ogni probabilità, la sinfonia viene eseguita, insieme col Divertimento KV 113, in occasione dell'accademia tenutasi il 22 o 23 novembre 1771 nel palazzo del tesoriere arciducale Albert Michael von Mayr. Pur condividendo alcuni tratti delle altre sinfonie «italiane», come il frequente raddoppio dei violini o delle viole da parte degli oboi, il lavoro sfoggia un equilibrio di felicità inventiva e controllo artigianale ancora inedito in questo ambito. La scrittura mozartiana traspira qui un liberatorio ed entusiasta senso di fiducia nella propria qualità. Nell'esposizione dell'Allegro iniziale, il coordinamento di smalto e cantabilità strumentale, riscontrabili rispettivamente nel primo e nel secondo gruppo tematico avviato da un grazioso dialogo tra violini e oboi, segna efficacemente l'articolazione formale, mentre lo sviluppo alterna con finezza frasi all'unissono e spunti imitativi basati sulla testa del gruppo cadenzale conclusivo. L'Andante è un delizioso carillon per i soli archi cesellato con mano cameristica, in cui la configurazione delle singole parti appare attentamente differenziata: melodia dei violini I e basso albertino di violini II e viole nel gruppo tematico, dialogo tra violini I e violini II con viole nella transizione, quindi violini e viole in condotta parallela nel gruppo cadenzale. Dopo l'elegante Menuetto, il Molto allegro finale è un rondò ricco di spirito, il cui tema è costituito da motivi di caccia.

Cesare Fertonani


(1) Testo tratto dal numero speciale della rivista Amadeus, Ottobre 1995


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Ultimo aggiornamento 10 agosto 2014