La madre al figlio lontano
per voce e pianoforte
Musica: Ildebrando Pizzetti (1880 - 1968)
Testo: Romualdo Pantini
Organico: voce, pianoforte
Composizione: 1910
Prima esecuzione: New York, Carnegie Hall, 28 febbraio 1929
Edizione: A. Forlivesi & C., Firenze, 1916
Dedica: A Stanislao Callo
O figlio, o figlio, in che
mondo ti trovi?
Da quanti mesi qua sola t'aspetto!
Ogni mattina riguardo il tuo letto:
è sempre intatta coi lenzuoli novi,
ed ogni sera mi rimetto a farlo
e lungamente ti sorrido e parlo.
E come spiego i candidi lenzuoli,
dico che tanta pace ti consoli.
Scuoto i cuscini, li dispongo e dico:
l'amor più bello e il più fedele amico!
E poi rincalzo intorno le coperte:
così d'argento sette sacchi e sette!
O figlio, figlio, nel tuo letto bianco
torna una sola notte a riposare:
forse dormi sui monti o lungo il mare:
ti manca un letto quando sei più stanco.
E il tuo bel letto lo ritrovo intatto,
e dentro il petto mi ribevo il pianto :
Ma questa sera son tranquilla,
sento che torni a casa e dormi nel tuo letto.
Accendi il lume, fermati un momento,
guarda il cuscino bello di merletto.
L'ho rinnovato quando mi sei nato:
pel tuo ritorno, figlio, l'ho serbato!
(1)
Testo tratto dal programma di sala del Concerto dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia
Roma, Sala Accademica di via dei Greci, 29 aprile 1927
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Ultimo aggiornamento 22 febbraio 2017