Cinq Mélodies populaires grecques (Cinque melodie popolari greche)

Versione per voce e pianoforte

Musica: Maurice Ravel (1875 - 1937)
Testo: testi popolari greci tradotti in francese da Michel Dmitri Calvocoressi
  1. Chanson de la mariée: Réveille-toi, perdrix mignonne - Modéré (sol minore)
    Composizione: Parigi, fine 1905 o inizio 1906
  2. Là-bas, vers l'église - Andante (sol diesis minore)
    Composizione: Parigi, fine 1905 o inizio 1906
  3. Quel galant m'est comparable - Allegro (sol maggiore)
    Composizione: Parigi, febbraio 1904
    Prima esecuzione: Parigi, École des hautes études sociales, 20 febbraio 1904
  4. Chanson des cueilleuses de lentisques: O joie de mon âme - Lent (la maggiore)
    Composizione: Parigi, febbraio 1904
    Prima esecuzione: Parigi, École des hautes études sociales, 20 febbraio 1904
  5. Tout gai! - Allegro (la bemolle maggiore)
    Composizione: Parigi, fine 1905 o inizio 1906
Organico: voce, pianoforte
Composizione: 1904 - 1906
Edizione: Durand, 1906

Vedi al 1904 n. 50 la versione per voce e orchestra dei numeri 1 e 5
Guida all'ascolto (nota 1)

Le Cinq Mélodies populaires grecques furono scritte da Maurice Ravel su terni autentici di motivi popolari greci, provenienti da Costantinopoli e dall'isola di Chio, che erano stati raccolti da Michel Calvacoressi, uno tra i più intimi amici del musicista. Fu proprio Calvacoressi a chiedere a Ravel nel 1906 di armonizzare queste melodie che dovevano servire a illustrare una conferenza di Pierre Aubry all'Ecole des hautes études. Delle cinque melodie la più moderna è "Tout gai" che con ogni probabilità è della fine dell'Ottocento; antiche sono invece "Là-bas, vers l'église" e la "Chanson des cueilleuses de lentisques". Ravel in quegli anni era molto attratto dall'esotismo e dal folklore e si gettò con entusiasmo nell'adattamento musicale di questi motivi popolari greci; e la sua armonizzazione è talmente appropriata, talmente efficace che si ha l'impressione che essa sia nata insieme alla melodia del canto.

Sandro Rinaldi

Testo

Chanson de la mariée >Canzone della sposa
Réveille-toi, réveille-toi, perdrix mignonne,
Ouvre au matin tes ailes.
Trois grains de beauté, mon coeur en est brûlé!
Vois le ruban d'or que je t'apporte,
Pour le nouer autour de tes cheveux.
Si tu veux, ma belle, viens nous marier!
Dans nos deux familles, tous sont alliés!
Svegliati, svegliati, uccelletto mio,
spalanca le tue ali al mattino.
Tre piccoli nei, mi bruciano il cuore!
Vedi questo nastro dorato che ti porto,
serve per annodarti i capelli.
Se, vuoi, amor mio, sposiamoci!
Nelle nostre famiglie, sono sposati tutti!
Là-bas, vers l'église Laggiù, presso la chiesa
Là-bas, vers l'église,
Vers l'église Ayio Sidéro,
L'église, ô Vierge sainte,
L'église Ayio Costanndino,
Se sont réunis,
Rassemblés en nombre infini,
Du monde, ô Vierge sainte,
Du monde tous les plus braves!
Laggiù, presso la chiesa,
la chiesa di Ayo Sidéro,
E la chiesa, o Santa Vergine,
La chiesa Ayo Costanndino,
Si sono riuniti,
riuniti in numero infinito,
Del mondo, o Vergine Santa,
del mondo i più valorosi!
Quel Galant m'est comparable Quale spasimante può starmi a pari
Quel galant m'est comparable,
D'entre ceux qu'on voit passer?
Dis, dame Vassiliki?

Vois, pendus à ma ceinture,
pistolets et sabre aigu...
Et c'est toi que j'aime!
Quale spasimante può starmi a pari,
fra quelli che passano per la via?
Sai dirmelo, signora Vassiliki?

Vedi, dalla mia cintura pendono
pistole e affilati coltelli...
E a te sola va il mio amore!
Chanson des cueilleuses de lentisques Canzone delle raccoglitrici di lentischio
Ô joie de mon âme,
Joie de mon coeur,
Trésor qui m'est si cher ;
Joie de l'âme et du cœur,
Toi que j'aime ardemment,
Tu es plus beau qu'un ange.
Ô lorsque tu parais,
Ange si doux
Devant nos yeux,
Comme un bel ange blond,
Sous le clair soleil,
Hélas ! tous nos pauvres cœurs soupirent !
Delizia dell'anima mia,
allegria del mio cuore,
tesoro a me tanto caro;
del cuore e dell'anima gioia,
tu che ardentemente io amo,
sei, più di un angelo, bello.
Quando tu ti presenti,
con dolce angelico aspetto,
davanti allo sguardo,
con la tua chioma bionda,
sotto il sole che splende,
Ah, quanto ci fai sospirare!
Tout gai! Tutto è allegro!
Tout gai! gai, Ha, tout gai!
Belle jambe, tireli, qui danse;
Belle jambe, la vaisselle danse,
Tra la la la la...
Tutto è allegro! Allegro, ah, tutto allegro!
Belle gambe, tra-la-li, che danzano;
Belle gambe, ballano perfino le stoviglie,
Tra la la la la ...
(Traduzioni di Ferdinando Albeggiani)

(1) Testo tratto dal programma di sala del Concerto dell'Accademia Filarmonica Romana,
Roma, Teatro Olimpico, 26 ottobre 1988


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Ultimo aggiornamento 14 novembre 2014