Sonata in sol maggiore, K 144


Musica: Domenico Scarlatti (1685 - 1757)
Organico: clavicembalo

Attribuzione incerta
Guida all'ascolto (nota 1)

Sebbene nella medesima tonalità [confronta la sonata K. 124 n.d.r.], in ben altri lidi ci invita la Sonata K. 144, una pagina che Giorgio Pestelli riferisce al «momento galante» dell'ultimo decennio scarlattiano, oasi eccezionale in cui il compositore indugia in atteggiamenti di un gusto più moderno (è stata persino messa in dubbio la paternità scarlattiana). Dal cembalo scaturisce un melos purissimo, che si libra incontrastato per distese interminate, dipanando tranquillo amabili fioriture fra trilli acciaccature e appoggiature, senza che mai sia messo in ombra dall'accompagnamento, limitato nelle prime misure a formare semplici bicordi, dopo un esordio in cui la mano destra scomoda un solo tasto per volta, quasi a tradire una destinazione originaria per uno strumento melodico e continuo.

Raffaele Mellace


(1) Testo tratto dal libretto inserito nel CD allegato al n. 153 della rivista Amadeus


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Ultimo aggiornamento 6 gennaio 2015