Antigone und Oedip, op. 6 n. 2, D. 542

Lied per voce e pianoforte

Musica: Franz Schubert (1797 - 1828)
Testo: Johann Mayrhofer Organico: voce, pianoforte
Composizione: marzo 1817
Edizione: Cappi & Diabelli, Vienna, 1821
Testo

Antigone und Oedip Antigone ed Edipo
Antigone:
Ihr hohen Himmlischen erhöret
Der Tochter herzentströmtes Flehen:
Laßt einen kühlen Hauch des Trostes
In des Vaters große Seele wehn.
Antigone:
Voi, Dei, che ascoltate dall'alto
La supplica di un cuore filiale;
Lasciate che un fresco conforto
Soffi nell'anima grande di un padre.
Genüget, euren Zorn zu sühnen,
Dieß junge Leben - nehmt es hin;
Und euer Rachestrahl vernichte
Die tief betrübte Dulderin.
Che basti, la vostra ira a placare,
questa giovane vita -- prendetela.
Che il lampo vendicatore
Questa vittima in angoscia distrugga.
Demüthig falte ich die Hände -
Das Firmament bleibt glatt und rein,
Und stille ist's, nur laue Lüfte
Durchschauern noch den alten Hain.
Congiungo le mani umilmente,
Resta il cielo sereno e luminoso,
Tutto è in silenzio, solo miti brezze
Fremendo attraversano l'antico bosco.
Was seufzt und stöhnt der bleiche Vater?
Ich ahn's - ein furchtbares Gesicht
Verscheucht von ihm den leichten Schlummer;
Er springt vom Rasen auf - er spricht:
Perché il mio pallido padre geme e sospira?
Lo immagino -- una visione tremenda
Scaccia il suo sonno leggero;
Lui si solleva dal prato -- poi parla:
Oedip:
Ich träume einen schweren Traum.
Schwang nicht den Zepter diese Rechte?
Doch Hoheit lös'ten starke Mächte
Dir auf, o Greis, in nicht'gen Schaum.
Edipo:
Ho fatto un sogno opprimente.
Non tenevo, lo scettro in mano?
Ma i Superni, a me vecchio, il potere
Hanno disciolto in schiuma vana.
Trank ich in schönen Tagen nicht
In meiner großen Väter Halle,
Beym Heldensang und Hörnerschalle,
O Helios, dein golden Licht,
Non bevvi, in più felici giorni
Nelle sale dei miei grandi antenati,
fra canti di eroi e suono di corni,
o Helios, i tuoi raggi dorati?
Das ich nun nimmer schauen kann?
Zerstörung ruft von allen Seiten:
"Zum Tode sollst du dich bereiten;
Dein irdisch Werk ist abgethan."
Che ora non posso più vedere?
Distruzione mi urla da ogni lato:
"Devi prepararti a morire,
il tuo compito terreno è finito."
(Traduzione di Ferdinando Albeggiani)


I testi riportati in questa pagina sono tratti, prevalentemente, da programmi di sala di concerti e sono di proprietà delle Istituzioni o degli Editori riportati in calce alle note.
Ogni successiva diffusione può essere fatta solo previa autorizzazione da richiedere direttamente agli aventi diritto.


Ultimo aggiornamento 2 giugno 2023