Am Bach im Frühlinge (Al ruscello in primavera), op. 109 n. 1, D. 361

Lied per voce e pianoforte

Musica: Franz Schubert (1797 - 1828)
Testo: Franz von Schober Organico: voce, pianoforte
Composizione: 1816
Edizione: Diabelli, Vienna, 1829
Testo (nota 1)

AM BACH IM FRÜHLING AL RUSCELLO IN PRIMAVERA
Du brachst sie nun, die kalte Rinde,
Und rieselst froh und frei dahin
Die Lüfte wehen wieder linde,
Und Moos und Gras wird neu und grün.
Ora l'hai spezzata, la fredda crosta di ghiaccio,
e puoi scorrere giù allegro e libero,
le brezze soffiano di nuovo gentili,
e il muschio e l'erba sono di nuovo verdi.
Allein, mit traurigem Gemüte
Tret ich wie sonst zu deiner Flut,
Der Erde allgemeine Blüte
Kommt meinem Herzen nicht zu gut.
Da solo, con tristi pensieri nel cuore
ma prossimo, come il solito, alle tue rive,
il generale rifiorire della terra
non porta gioia al mio cuore.
Hier treiben immer gleiche Winde,
Kein Hoffen kommt in meinen Sinn,
Als dass ich hier ein Blümchen finde,
Blau, wie sie der Erinnrung blühn.
Qui spirano sempre gli stessi venti,
ma nessuna speranza mi rasserena,
potessi almeno trovar qui un fiorellino,
azzurro come quelli che fioriscono nel ricordo.
(Traduzione di Luigi Bellingardi)

(1) Testo tratto dal programma di sala del Concerto dell'Accademia Nazionale di santa Cecilia,
Roma, Auditorio di via della Conciliazione, 30 maggio 1986


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Ultimo aggiornamento 8 settembre 2016