Si tratta di un Lied sul mistero della composizione di Lieder, un meta-Lied, se vogliamo. Johann Mayrhofer, autore dei libretti dei Singspiele Adrast e Die Freunde von Salamanca e dei testi di una cinquantina di Lieder schubertiani, avvicinô l'amico all'antichità classica: gli si devono i Lieder ispirati all'Orestiade, all'Edipo, al Filottete. Mayrhofer è l'autore più frequentato da Schubert, assieme a Schiller e Goethe il quale ultimo non comprese il musicista e non reagì all'invio delle versioni schubertiane di alcune sue liriche: "il modesto Mayrhofer, con la sua dedica di Geheimnis, dovette lenire in Schubert la ferita dell'Olimpico" (Mario Bortolotto). Il compositore contraccambiô l'omaggio di Mayrhofer musicandolo in maniera alquanto rapsodica nell'ottobre del 1816, pochi giorni dopo aver compiuto la neoclassica Quinta Sinfonia.
Johannes Streicher
Geheimnis | Mistero |
Sag an, wer lehrt dich Lieder so schmeichelnd und so zart? Sie rufen einen Himmel aus trüber Gegenwart. Erst lag das Land verschleiert in Nebel vor uns da. Du singst, und Sonnen leuchten und Frühling ist,uns nah. Den schilfbekränzten Alten, der seine Urne giesst, erblickst du nicht, nur Wasser, wie's durch die Wiesen fliesst. So geht es auch dem Sänger, er singt, er staunt in sich; was still ein Gott bereitet, befremdet ihn wie dich. |
Dimmi un po', chi t'ha insegnato canzoni cosi tenere e dolci? Invocano un Paradiso sul nostro torbido mondo. La terra si nasconde a noi nella nebbia. Ma tu canti, il sole splende la Primavera e ormai qua. Il tuo sguardo non si posa sul Vecchio coronato di giunco che svuota la sua urna. Guardi solo l'acqua che scorre limpida fra i campi. Cosi fa il cantore che canta e si meraviglia di quanto segretamente Iddio prepara, cosi come fai tu. |