An die Harmonie: Schöpferin beseelter Töne, D. 394

Lied per voce e pianoforte

Musica: Franz Schubert (1797 - 1828)
Testo: Johann Gaudenz von Salis-Seewis Organico: voce, pianoforte
Composizione: marzo 1816
Edizione: Breitkopf & Härtel, Lipsia, 1895
Testo

An die Harmonie
All'armonia
Schöpferinn beseelter Töne!
Nachklang dem Olymp enthallt!
Holde, körperlose Schöne,
Sanfte geistige Gewalt,
Die das Herz der Erdensöhne
Kühn erhebt, und mild umwallt!
Die in inn'rer Stürme Drange
Labt mit stillender Magie,
Komm mit deinem Sühngesange,
Himmelstochter, Harmonie!
Creatrice di accenti ispirati,
eco adeguata all’Olimpo
amabile incorporea bellezza,
delicata potenza dello spirito,
che il cuore di noi figli della terra
innalza baldanzoso e commuove dolcemente,
che nella furia delle tempeste interiori
ritempra con tranquilla magia:
vieni a noi con il tuo canto ristoratore
sorella del cielo, Armonia!
Seufzer, die das Herz erstickte,
Das, mißkannt, sich endlich schloß -
Thränen, die das Aug' zerdrückte,
Das einst viel' umsonst vergoß,
Dankt dir wieder der Entzückte,
Den dein Labequell umfloß.
Der Empfindung zarte Blume,
Die manch frost'ger Blick versengt,
Blüht erquickt im Heiligthume
Einer Brust, die du getränkt.
Il sospiro che affannava il cuore,
il quale, misconosciuto, si sarebbe ripiegato su di sé,
le lacrime che opprimevano l’occhio,
che un tempo ne sparse molte invano,
ti ringraziano ancora della delizia
che scorreva dalla tua fonte di ristoro.
Dolci fiori del sentimento
che scaldavate a volte lo sguardo raggelato,
Fiorite ancora, rinnovati nel santuario
di un petto che tu, o Armonia, hai dissetato.
Tön' in leisen Sterbe-Chören
Durch des Todes Nacht uns vor!
Bey des äußern Sinns Zerstören
Weile in des Geistes Ohr!
Die der Erde nicht gehören,
Heb' mit Schwanensang empor!
Löse sanft des Lebens Bande,
Mildre Kampf und Agonie,
Und empfang' im Seelenlande
Uns, o Seraph, Harmonie!
Risuona a noi nei sommessi cori funebri
attraverso la notte della morte
e, allorché sarà distrutto il senso materiale,
conservati nell’orecchio dello spirito!
Noi che non apparteniamo più alla terra
innalzaci con il canto del cigno,
scioglici delicatamente dai lacci della vita,
mitiga la nostra lotta e l’agonia
e accoglici nella terra delle anime,
o essenza serafica, o Armonia!
(Traduzione di Antonio Zencovich)


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Ultimo aggiornamento 19 giugno 2023