Gruppe aus dem Tartarus: Horch, wie Murmeln des empörten Meeres, D. 396

Lied per voce e pianoforte

Musica: Franz Schubert (1797 - 1828)
Testo: Friedrich von Schiller Organico: voce, pianoforte
Composizione: marzo 1816
Edizione: Bärenreiter Verlag, Kassel, 1975

Frammento incompiuto
Vedi a D 583 la seconda versione
Testo

Gruppe aus dem Tartarus
Gruppo dal Tartaro
Horch - wie Murmeln des empörten Meeres,
Wie durch hohler Felsen Becken weint ein Bach,
Ein dumpfig tiefes schweres, leeres,
Qualerpreßtes Ach!
Ascolta - come un mormorio di mari nemici,
come tra rocce cave geme un ruscello,
risuona là nel cupo abisso un greve-lieve,
denso di strazio ahi!
Schmerz verzerret
Ihr Gesicht, Verzweiflung sperret
Ihren Rachen fluchend auf.
Hohl sind ihre Augen - ihre Blicke
Spähen bang nach des Kozytus Brücke,
Folgen thränend seinem Trauerlauf.
Dolore distrugge
il loro volto - disperazione spalanca
la loro bocca che maledice.
Cavi sono gli occhi - i loro sguardi
fissano ansiosi il ponte sul Cocito,
seguono lacrimando il suo funereo corso.
Fragen sich einander ängstlich leise:
Ob noch nicht Vollendung sey? -
Ewigkeit schwingt über ihnen Kreise,
Bricht die Sense des Saturns entzwei.
Si domandano l'un l'altro, bisbigliando angosciati,
se non si compia ancora.
Eternità si libra in cerchi su di loro,
si spezza la falce di Saturno.
(Traduzione di Amelia Maria Imbarrato)


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Ultimo aggiornamento 19 giugno 2023