An die Musik (Alla musica), op. 88 n. 4, D. 547

Lied per voce e pianoforte

Musica: Franz Schubert (1797 - 1828)
Testo: Franz von Schober
  1. Prima variante - Etwas bewegt (re maggiore)
    Composizione: marzo 1817
    Edizione: Breitkopf & Härtel, Lipsia, 1895
  2. Seconda variante - Mässig (re maggiore)
    Composizione: 1817 circa
    Edizione: Weigl, Vienna, 1827
Organico: voce, pianoforte
Guida all'ascolto (nota 1)

Inno alla musica su parole di Franz Schober, An die Musik è formato da due strofe. Dopo una breve introduzione strumentale, nella quale la mano sinistra anticipa l'incipit del canto, si sviluppa l'appassionato canto della strofa, che rappresenta un bellissimo esempio di costruzione melodica schubertiana, formato da un periodo iniziale più contenuto, e da un secondo nel quale s' incrementa la tensione melodica per poi ricomporsi ad arco con l'aggiunta di un delicato epigono strumentale.

Carlo Franceschi De Marchi

Testo

AN DIE MUSIK ALLA MUSICA
Du holde Kunst, in wieviel grauen Stunden,
Wo mich des Lebens wilder Kreis umstrickt,
Hast du mein Herz zu warmer Lieb entzünden,
Hast mich in eine bessre Welt entrückt!
O gentile arte, in quante ore grigie,
quando il selvaggio turbine della vita mi teneva avvinghiato,
hai acceso il mio cuore di caldo amore,
mi hai rapito in un mondo più bello!
Oft hat ein Seufzer, deiner Harf entflossen,
Ein süsser, heiliger Akkord von dir
Dem Himmel bessrer Zeiten mir erschlossen
Du holde Kunst, ich danke dir dafür!
Spesso un sospiro sfuggito alla tua arpa,
un tuo dolce, tenero accordo
mi ha schiuso il cielo di tempi migliori.
Per questo siano grazie a te, arte gentile!

(1) Testo tratto dal programma di sala del Concerto dell'Accademia Nazionale di santa Cecilia,
Roma, Auditorio di via della Conciliazione. 10 febbraio 1989


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Ultimo aggiornamento 19 febbraio 2017