Lied der Mignon: Heiss' mich nicht reden, op. 62 n. 2, D. 877 n. 2

Lied per voce e pianoforte

Musica: Franz Schubert (1797 - 1828)
Testo: Johann Wolfgang von Goethe Organico: voce, pianoforte
Composizione: gennaio 1826
Edizione: Diabelli, Vienna, 1827
Dedica: principessa Mathilde zu Schwarzenberg
Testo (nota 1)

HEISS MICH NICHT REDEN NON CHIEDER CH'IO PARLI
Heiss mich nicht reden, heiss mich schweigen,
denn mein Geheimnis ist mir Pflicht;
ich möchte dir mein ganzes Innre zeigen,
allein das Schicksal will es nicht.
Non chieder ch'io parli ma lascia ch'io taccia
poiché è mio dovere serbare il segreto.
Oh quanto svelarmiti io tutta vorrei !
Ma il crudo destino mi pose tal veto.
Zur rechten Zeit vertreibt der Sonne Lauf
die finstre Nacht, und sie muss sich erhellen;
der harte Fels schliesst seinen Busen auf,
missgönnt der Erde nicht tief verborgnen Quellen.
Il corso del sole costringe, all'aurora,
la gelida notte a togliersi il velo,
la rigida rupe dischiude il suo grembo,
di ascose sorgive la terra ristora.
Ein jeder sucht im Arm des Freundes Ruh,
dort kann die Brust in Klagen sich ergiessen;
allein ein Schwur drückt mir die Lippen zu,
und nur ein Gott, ein Gott vermag sie aufzuschliessen.
Ognun dell'amico sul seno riposa
e il petto affannato in lacrime effonde;
ma un giuro le labbra un dì mi serrò
e un Dio solamente dischiuderle può.

(1) Testo tratto dal programma di sala del Concerto dell'Accademia di Santa Cecilia,
Roma, Sala Accademica di via dei Greci, 2 febbraio 1962


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Ultimo aggiornamento 8 dicembre 2016