Sehnsucht (Nostalgia), op. 8 n. 2, D. 516

Lied per voce e pianoforte

Musica: Franz Schubert (1797 - 1828)
Testo: Johann Mayrhofer Organico: voce, pianoforte
Composizione: 1816 circa
Edizione: Cappi & Diabelli, Vienna, 1822
Dedica: Johann Karl Eszterhàzy
Testo (nota 2)

SEHNSUCHT Nostalgia
Der Lerche wolkennahe Lieder
Erschmettern zu des Winters Flucht,
Die Erde hüllt in Samt die Glieder
Und Blüten bilden rote Frucht.
I canti dell'allodola alta nel cielo
risuonano nella migrazione invernale,
la terra avvolge nel velluto gli elementi
e fiori generano frutti rossi.
Nur du, o sturmbewegte Seele,
Nur du bist blütenlos, in dich gekehrt,
Und wirst in goldner Frühlingshelle
Von tiefer Sehnsucht aufgezehrt.
Solo tu, anima in tempesta,
solo tu sei senza fiori, chiusa in te,
e nell'aureo splendore primaverile
ti consumerai di cupa nostalgia.
Nie wird, was du verlangst, entkeimen
Dem Boden, Idealen fremd,
Der trotzig deinen schönsten Träumen
Die rohe Kraft entgegenstemmt.
Mai, ciò che pretendi, germoglierà
dal terreno, estraneo agli ideali,
che incurante dei tuoi bellissimi sogni
ti oppone la pura forza.
Du ringst dich matt mit seiner Härte,
Vom Wunsche heftiger entbrannt,
Mit Kranichen ein sterbender Gefährte,
Zu wandern in ein milder Land.
Ti sfinisci lottando contro la sua durezza,
travolta da un desiderio bruciante,
accompagnato da un uccello morente,
di fuggire in un paese più mite.

(1) Testo tratto dal programma di sala del Concerto dell'Accademia Filarmonica Romana,
Roma, Teatro Olimpico, 11 maggio 1988


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Ultimo aggiornamento 20 giugno 2016