Per un'aspirazione musicale fortemente caratterizzatrice ma lievemente dispersa e svagata, come quella di Schubert, la composizione di musica per canto su buoni testi poetici era chiaramente indicata per fornire uno scheletro architettonico e radunare le sparse gamme armoniche e melodiche intorno a un centro ideale. E infatti Schubert, nonostante l'importanza e la bellezza della sua musica strumentale, vive immortale per i suoi seicento e più Lieder, su testi poetici di Goethe, di Heine, di Schiller, di Uhland, del Platen e di altri minori poeti del tempo.
Con Schubert quest'arte di accostarsi a un testo poetico di romantica ispirazione, per lo più elegiaco e pieno di malinconia, ma anche duramente tragico, e di interpretarlo amorosamente coi suoni mettendone in rilievo il contenuto, calandolo in un'acconcia atmosfera sonora che costituisce quasi un prolungamento vibrante a lungo nell'aria dell'emozione contenuta nel poema, quest'arte raggiunge un grado altissimo di spontanea perfezione. Ne sono fattori principali «la vigile condotta della dinamica melodica in rapporto alla verbale, la severa coincidenza dell'accento patetico nelle parole, nelle sillabe più significative, la carezza del verso e della rima, musicalissimo elemento romantico, il ricorso agli intervalli che pare scolpiscano il moto dell'anima, la declamazione nuda, plastica nella dizione, la Stimmung, infine, che, derivata dal cuore del poema, costituiva la sfera luminosa e palpitante della composizione duplice» (Della Corte).
Infatti, sia che il testo poetico richiedesse nella musica una costruzione strofica, con ripetizione variata del medesimo motivo, sia che sviluppandosi da uno ad altro sentimento in maggiore varietà di ritmi esigesse di essere durchkomponiert, cioè musicato da capo a fondo con rinnovata invenzione melodica, sempre il Lied di Schubert coglie l'atmosfera generale del poema, ne interpreta il complessivo significato sentimentale con una miratale capacità di sintesi espressiva, anziché attardarsi nell'arida illustrazione di particolari verbali.
Massimo Mila
SULEIKAS ZWETTER GESANG | IL SECONDO CANTO DI SULEIKA |
Ach, um deine feuchten Schwingen West, wie sehr ich dich beneide, Denn du kannst ihm Kunde bringen, Was ich in der Trennung leide. |
Ah, per le tue umide ali come ti invidio vento dell'Ovest, perché tu puoi portargli notizia di quanto soffro per la sua lontananza. |
Die Bewegung deiner Flügel Weckt im Busen stilles Sehnen. Blumen, Auen, Wald und Hügel Stehn ben dienern Hauch in Tränen. |
Il palpitare delle tue ali desta nel petto un tacito rimpianto. Fiori, prati, boschi e alture stanno in lacrime di tuo respiro. |
Doch dei mildes, sanftes Wehen Kühlt die wunden Augenlieder; Ach, für Leid müsst ich vergehen, Hofft ich nicht zu sehn ihm wieder. |
Eppure il tuo dolce, soave fremito rinfresca le palpebre dolenti; ah, morirei dal dispiacere se non avessi speranze di rivederlo. |
Eile denn meinem Lieben, Spreche sanft seinem Herzen; Doch vermeid ihn zu betrüben, Und verbirg ihm meine Schmerzen! |
Affrettati dunque dal mio amato, con dolcezza parla al suo cuore; evita però di affliggerlo e nascondigli il mio soffrire! |
Sag ihm, aber sag's bescheiden: Seine Liebe sei mein Leben; Freudiges Gefühl von beiden Wird mir seine Nähe geben. |
Digli, ma diglielo con discrezione che il suo amore è la mia vita; soffrire ed amare a me lo condurranno. |
(Traduzione di Pietro Soresina) |