Widerspruch (Contraddizione), op. 105 n. 1, D. 865

Lied per voce e pianoforte (in due varianti)

Musica: Franz Schubert (1797 - 1828)
Testo: Johann Gabriel Seidl
  1. Prima variante - Ziemlich geschwind (re maggiore)
    Organico: 2 tenori, 2 bassi, pianoforte
  2. Seconda variante - Ziemlich geschwind (re maggiore)
    Organico: voce, pianoforte
Composizione: 1826 circa
Edizione: Czerny, Vienna, 1828
Guida all'ascolto (nota 1)

Il Lied di Franz Schubert ha una scrittura più semplice, il pianoforte è spesso all'unisono con le voci che a loro volta procedono sempre tutte insieme. Quello che lascia stupiti è la costruzione armonica, i continui salti da una tonalità all'altra, quasi che il compositore voglia seguire il significato del titolo Widerspruch: "Contraddizione".

Testo

WIDERSPRUCH CONTRADDIZIONE
Wenn ich durch Buschund Zweig
brech'auf beschränkten Steig,
wird mir so weit so frei
will mir das Herz entzwei.
Rings dann im Waldeshaus
rücken die Wänd'hinaus
wölbt sich das Laubgemach
hoch mir zum Schwindeldach
webt sich der Blätter schier
jedes zur Schwinge mir
dass sich mein Herz so weit
sehntnach Unendlichkeit.
Doch wenn im weiten Raum
hoch am Gebir gessaum
über dem Tal ich steh',
nieder zum Tale seh',
ach, wie beschränkt, wie eng'
wird mir's im Luft gedräng'!
Rings auf mein Hauptsoschwer
nicken die Wollcen her,
niederzustürzen droht
rings mir das Abendrot,
und in ein Kämmerlein
sehnt sich mein Herz hinein.
Quando, attraverso cespugli e arbusti,
fuoriesco da un passaggio angusto,
ho una tale sensazione di ampiezza e libertà
che il cuore mi si spezza.
In questa dimora silvestre
le mura si allargano
le foglie si inarcano sopra di me
nella volta di una stanza di altezza vertiginosa
La trama delle foglie intrecciate
mi fa vacillare
cosi che il mio cuore
desidera l'infinito.
Ma quando sono in uno spazio aperto
in alto sul fianco della montagna
sopra la valle,
guardando verso la valle
ah! quanto mi sento piccolo e spaurito,
mi manca l'aria.
Intorno alla mia testa appesantita
le nuvole mi salutano con un cenno
il tramonto minaccia
di crollarmi addosso,
il mio cuore desidera
rifugiarsi in una piccola stanza.
(traduzione di Doris Ebert ed Emanuela Floridia)

(1) Testo tratto dal programma di sala del Concerto dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia,
Roma, Auditorio di via della Conciliazione, 10 gennaio 2003


I testi riportati in questa pagina sono tratti, prevalentemente, da programmi di sala di concerti e sono di proprietà delle Istituzioni o degli Editori riportati in calce alle note.
Ogni successiva diffusione può essere fatta solo previa autorizzazione da richiedere direttamente agli aventi diritto.


Ultimo aggiornamento 11 aprile 2014