ATTO PRIMO | |
Ampio cortile nel castello di Sigfrido, una scala conduce all'ingresso principale mentre di faccia si trova una chiesa, a cui si accede ugualmente per mezzo di una scalinata. Il fondo è costituito da un muro coperto di edera, nel cui centro si apre la porta dei maniero col ponte levatoio: è aperta e s'intravvede una paesaggio pittoresco. Nella chiesa si celebra una funzione. La scena è piena di cavalieri, nobili scudieri e di popolo minuto, in parte inginocchiato. Tra i cavalieri si nota anche Golo. | |
N. 1 - CORO E RECITATIVO | |
CORO | |
Erhebet Herz und Hände voli Andacht himmelan zu ihm, dess'Macht ohn'Ende dem All'win unterthan! Sein Reich, es soll bestehen in aller Evigkeit, für ihm zum Tod zu geh'n sind allzeit wir bereit! Was soll'tuns bringen Schaden, will er nur mit ims sein, er ist der Quell der Gaaden, das Heil bei ihm allein. |
Levate il cuore e le mani Al cielo, devoti a Dio All'Onnipotente, Cui tutti siamo soggetti. Il Suo regno si conservi Sempre e in eterno, E pronti sempre siamo A incontrar la morte per Lui. Che danno può colpirci Se insiem a Lui saremo? Egli è la fonte della Grazia In Lui solo è la salvezza. |
(Hidulfus esce con un gran seguito dalla chiesa} | |
HIDULFUS | |
Zu einem gottefäll'gen Kampfe rüstet ihr euch! Es gilt dem Erzfeind unsers Glaubens, Abdorrhaman, der aus Spanien in das Frankenreich herein gebrochen. |
Preparatevi a una
santa lotta! contro il maggior nemico della nostra fede, Abdorrhaman, che, dalla Spagna è penetrato in Francia. |
CORO | |
Verderben ihm, Verderben ihm! | Guai a lui, guai a lui! |
HIDULFUS | |
Von seinen Gräul'n empört erhebt sich der gewalt'ge Karl Martell, und ruft die Tapfern dieses Lande auf, den Frenchen mit dem Schwert zu strafen. |
Indignato dai suoi onori, il potente Carlo Martello si leva e chiama a raccolta i prodi di questa terra, per punire colla spada il temerario. |
CORO | |
Heil Karl Martell, Heil Kart Martell! | Viva Carlo Martello, viva Carlo Martello! |
HIDULFUS | |
In seinem Namen fordr'auch ich euch auf: Bewaffne Jeder sich der Kraft ein Schwert zu tragen in sich fühlt, dem edlen Pfalzgraf Siegfried, dem Karl des Krieges Führung anvertraut, zum heil'zen Zug sich anzuschliessen zu schützen Christi Kreuz! |
In suo nome anch'io vi esorto: s'armi chiunque sia capace di tener in mano la spada, per unirsi nella santa crociata al nobile conte palatino Sigfrido, cui Carlo affida la condotta della guerra e per proteggere così la croce di Cristo. |
CORO | |
Wir sind bereit, wir sind bereit! Wir sind bereit zu Kampf und Streit für Christ den Herrn zum Tod zu geh'n! |
Siamo pronti, siamo pronti! Siamo pronti Alla lotta e alla guerra Per Cristo Signore A incontrar la morte. |
HIDULFUS | |
So streite denn, du tapf're Schaar, der Christenheit zu Ruhm un Ehr! Der Engel Heer fleuch' vor dir her, der Herr sei mit dir immerdar! |
Combatti dunque, o prode schiera, a onore e gloria della Cristianità; l'esercito degli angeli ti preceda, e il Signore sìa sempre teco! |
HIDULFUS E CORO | |
Sein Reich, es soll besteh'n in aller Ewigkeit, für ihn zum Tod zu geh'n, sind allzeit wir bereit! Was sollt' uns bringen Schaden, will er nur mit uns sein; er ist der Quell der Gnaden, das Heil bei ihm allein. |
Il Suo regno si conservi Sempre in eterno E pronti sempre siamo A incontrar la morte per Lui. Che danno può colpirci Se insieme a Lui saremo? Egli è la fonte della Grazia In Lui solo è la salvezza. |
N. 2 - RECITATIVO E ARIA | |
GOLO | |
(guardando coloro che se ne vanno) | |
Könnt' ich mit ihnen! Weiht' aucb mich des heil'gen Mannes Segensspruch! Wer doch wie sie in blut'ger Feldschlacht könnte werben um Ruhm, den Tod der Ehre sterben! Ein anderes ist mir beschieden... Ruh'... Stillsein!... Wär es auch der Frieden! Frieden zeih' in meine Brust, sänftige das tiefe Leid, der Gefühle grimmen Streit... Frieden, Frieden, zieh', o zieh' in meine Brust! Trüb' will Alles mir erscheinen, wie die Sonn' auch golden scheint... Könnt ich klangen, könnt ich weinen, Tränen, wie ich sonst geweint! Wie anders mein Sinnen in früh'ren Tagen! Da trieb's mich hinaus zu Kampf und Strauss! kein Ross mir zu wild, keine Kluft mir zu breit, zu eng das Gofild, kein Ziel mir zu weit, kein Ziel mir zu weit! Und kehrt' ich dann heim zu fröhlicher Rast, wie klang da beim Schalle der Zither mein Leid! Vom Lobe des Sängers ertönnte di Halle, wie zollten sie Alle so minniglich Dank! Und feuriger schwang beim gastlichen Mahle zum vollen Pokal empor sich der Sang! Das war in fruheren Tagen, in früheren Tagen... und jetz!... Frieden, zieh' in meine Brust, sänftige das tiefe Leid, der Gefühle grimmen Streit, süsser Frieden, zieh' in meine Brust! Trüb' will Alles mir erscheinen, wie die Sonn' auch golden scheint... Könnt' ich klagen, könnt' ieh weinen Tränen, wie ich sonst geweint! Siegfried! Siegfried! Du ein zweiter Valer mir, dem ich Alles danke, was hast du mir gethan! Zum Hüter deines Weibes hast du mich bestellt!... Und ich, ein Mensch, soli diesen Himmel wahren!... Ich seh' sie nah'n... könnt' ich flüchten, verbergen mich, wohin kein Strahl der Sonne dringt! |
Potessi
anch'io andar con loro! Oh se la benedizione di quel sant'uomo avesse
consacrato anche me. Oh beato chi, come loro, può guadagnarsi la fama
sul sanguinoso campo di battaglia e finire di una morte gloriosa! Ma un
altro destino mi attende... La quiete... e l'inerzia! Oh, fosse almeno
la pace! Pace, scendi nel mio petto Placa il profondo dolore, La fiera lotta dei sentimenti. Pace, scendi nel mio petto Tutto mi appare oscuro Anche se aureo splende il sole. Potessi almeno lamentarmi Sparger lacrime come una volta. Com'era diverso il mio umore In altri tempi! Mi sentivo spinto Alle armi e alla lotta! Non c'era cavallo troppo fiero per me Né abisso troppo ampio Né campo troppo stretto Né mèta troppo lontana! E quando tornavo Al sereno riposo Come echeggiava il mio canto Al tocco della cetra! La sala risuonava di lodi per il cantore E ognuno gentilmente ringraziava. E ancora più infiammato Si levava il canto Nell'ospitale convito Quando colmo era il boccale. Questo avveniva un tempo, Un tempo... E ora? Pace, scendi nel mio petto Placa il profondo dolore La fiera lotta dei sentimenti. Dolce pace, scendi nel mio petto! Tutto mi appare oscuro Anche se aureo splende il sole. Potessi almeno lamentarmi Sparger lacrime come una volta! Sigfrido! Sigfrido! Tu che sei come un secondo padre per me, a cui tutto debbo, cosa hai fatto! M'hai nominato protettore della tua donna!... Ed io, un uomo, devo difendere questo tesoro celeste!... Vedo che s'avvicinano... potessi fuggire, nascondermi là dove non penetra un raggio di sole! |
(si allontana verso il fondo) | |
N. 3 - DUETTO | |
Dalla scala del castello scendono Sigfrido e Genoveffa e dietro a loro Drago, Angelo, Baldassarre, Gaspare, Corrado e altri servi. | |
SIGFRIDO | |
So wenig Monden erst, dass ich dich fand, und schon entreisst dich mir ein streng' Geschick. |
Son poche lune appena ch'io ti trovai E già un duro destino a te mi strappa. |
GENOVEFFA | |
Oh auch getrennt, uns eim heilig Band, in fernste Feme reicht der Liebe Blick. |
Anche divisi, un sacro legame ci unisce Nella più lontana lontananza giunge lo sguardo innamorato. |
SIGFRIDO | |
Du bist ein deutsches Weib, so klage nicht! Sollt' ich ertragen unsers Glaubens Schmah? |
Tu sci una donna tedesca Perciò non piangere! Devo sopportare l'onta della nostra fede? |
GENOVEFFA | |
Wärst du kein Held, du wärest Siegfried nicht... und keine Klage sendet' ich dir nach. Wo du auch weilst, dir folgt die Liebe nach, |
Se tu non fossi un eroe Non saresti Sigfrido, Né io ti inseguo col mio lamento Ma ovunque tu sia, il mio amore ti accompagna. |
SIGFRIDO | |
Sollt' ich ertragen unsers Glaubens Schmach? Der Trübsal Nacht folgt einst ein Freudentag. O herrlich Streiten, für die Christenhelt des Krieges Banner zu erheben! Geliebtes Weib... Beglückt, wem solch' ein Weib gegeben! |
Devo sopportar l'onta della nostra fede? Alla notte della tristezza seguirà un giorno pieno di gioia. Che dolce lotta, levare l'insegna della guerra Gloriosa per la Cristianità O sposa amata, felice colui cui fu concesso una tal donna! |
(suono di trombe a sinistra e a destra dietro le scene) | |
GENOVEFFA | |
Der dich mir gab, er sehe mich bereit auf sein Gebot mein Liebstes hinzugeben. Geliebter Mann... Beglückt, wem solch' ein Held gegeben! |
Colui che a te mi diede, ad un Suo cenno Mi veda pronta a dargli quanto ho di più caro. O sposo amato, felice colei cui fu concesso un tale eroe! |
N. 4 - RECITATIVO | |
SIGFRIDO | |
(rivolto ai servi) | |
Dies gilt uns! Zu euch noch wen'ge Worte! Drago, treu hast du dich stets bewärt deiner Pflege sei verlraut mein Gesinde, halt' es wohl! |
È un avviso per noi. Poche parole ancora a voi! Drago, ti sei sempre dimostrato fedele, alle tue cure siano affidati i miei famigli; mantienli bene! |
DRAGO | |
(con un gesto rispettoso) | |
Eur Scheiden schmerz uns tief. | Il vostro distacco ci addolora profondamente. |
GENOVEFFA | |
Wie blcich er sieht! Es schmerzt der Abschied ihn, vor Allen! |
Com'è pallido! Più degli altri lo addolora il distacco! |
DRAGO | |
Wie verstört! | Com'è turbato! |
SIGFRIDO | |
(a Golo) | |
Möchtest gern wohl mit mir in den Krieg? | Preferiresti venir con me alla guerra? |
GOLO | |
Ihr sagts! | Voi lo dite! |
SIGFRIDO | |
Besser dienst du hier mir... Sieh', nur dem Bcsten möcht' ìch meincr Güter Bestes anvertrau'n... Der bist du! Meines Weibes nimm dich an, wi sie Mannes Schutz bedarf! Und ihr, seht in Golo hier euern unumschränkten Herrn, dienet ihm, als wär' ich's selbst! |
Miglior servizio lu mi rendi qui... Ecco, solo al miglior amico vorrei affidare il più prezioso dei mie; tesori... (a Genoveffa) e questo sei tu! (a Golo con affetto). Abbi cura della mia donna, quando le occorra la protezione di un uomo (rivolto agli altri servi). E voi vedete in Golo qui il vostro signore, senza limiti di poteri, e a lui servite come foss'io stesso! |
GOLO | |
Einen Würd' gern wohl als mich möcht' ich, dass Ihr fändet... |
Preferirei che trovaste uno più degno di me... |
GENOVEFFA | |
Gern nehm' ich Euch zum Ritter an! | Vi accetto volentieri come cavaliere. |
GOLO | |
Edle Gräfin, viel zu gut denkt Ihr von mir! | Nobile contessa, pensate troppo bene di me! |
SIGFRIDO | |
Spart die Worte! | Risparmiate le parole! |
GOLO | |
(a Genoveffa ripetendo una parte della frase precedente) | |
Viel zu gut! | Troppo bene! |
SIGFRIDO | |
Kostbar, kostbar ist die Zeit, der Ruf der Trompete sagt's. Auf! Führt mein Schlachtross vor! |
Prezioso, prezioso è il tempo La tromba lo dice. Su' portate il mio cavallo da battaglia. |
N. 5 - CORO | |
Genoveffa e Sigfrido si scambiano un lungo, affettuoso abbraccio. Golo da una parte, li osserva attentamente. | |
CORO | |
Auf, auf in das Feld! Graf Siegfried der Held, er führt das Heer, er führt es zu Ehr! Fein's Liebchen, ein Kuss! Geschieden sei muss! Mit uns ist das Glück. bald, bald kahr's wir zurück! |
Su, su al campo! L'eroe Sigfrido Comanda l'esercito. Lo conduce alla gloria! Dolce amore, un bacio! Fatale è il distacco! Con noi è la fortuna Presto torneremo. |
(Queste parole vengono intonate prima, soltanto dal coro di guerrieri che passa sulla scena, poi anche dal coro dei tenori che inizia il canto dietro le scene e s'avvicina pian piano per comparire al completo sul palco. Un altro coro irrompe sulle scena intonando le stesse parole mentre i protagonisti si scambiano queste parole) | |
GENOVEFFA | |
Leb'wohl! | Addio! |
SIGFRIDO | |
Leb'wohl! | Addio! |
GENOVEFFA | |
Auf Wiederseh'n! | Arrivederci! |
GOLO | |
(tra sé) | |
O wie sie küsst! | Come bacia! |
SIGFRIDO | |
Auf Wiederseh'n! | Arrivederci! |
CORO | |
Karl Martell, Karl Martell, tapf'rer Hammer, allem Heidenvolk zum Jammer! Der Feind der soll der Ambos sein da schlagen wir wacker drauf und drein! Karl Maftell! Wie klinget der Hammer stark und hell! Karl Martell! |
Carlo Martello! Eroico martello, Spavento dei pagani! Il nemico sia l'incudine Su cui si batte e ribatte con violenza! Come suona chiaro e robusto il martello! Carlo Martello! |
GOLO | |
(tra sé) | |
Man fühlt's in dem man's sicht! | Si sente, solo a vederlo! |
(Uno scudiero gli s'avvicina, accennandogli che il cavallo è pronto, e Golo si rivolge allora a Sigfrido per dirgli): | |
Herr das Ross stelit bereit! | Signore, il cavallo è pronto! |
GENOVEFFA | |
O könnt' ich mit dir! | Oh potessi venire con te! |
SIGFRIDO | |
Getrost und fasse dich! | Stai tranquilla e calma! |
GENOVEFFA | |
Leb'wohl, leb'wohl! | Addio, addio! |
(Sigfrido abbraccia e bacia Genoveffa per l'ultima volta, sale a cavallo, porge la mano per dire addio a Golo, Angelo e Drago, poi parte salutando ancora una volta la moglie con un cenno della mano. I servi di Sigfrido si allontanano colle truppe partenti e la scena si vuota lentamente sinché non vi rimangono che Golo e Genoveffa, che si è piegata, svenuta, sopra una panchina di pietra; Golo la regge tra le sue braccia) | |
N. 6 - RECITATIVO E SCENA | |
GOLO | |
Der rauhe Kriegsmann! Auf das Schwert versteht er sich, auf Stoss un Hieb... auf Liebe nicht! Stirb sie, ich will nicht knirschen! Doch, sie seufzt! Das holde Leben kehrt zurück, und auf die Lippen tritt das erste Roth! O Lippen, süsse Lippen! Wer euch küsst, der stiehlt sich hier die Ew'ge Seligkeit denn nie verglüht ein solcher Kuss... nie, nie! Ich könnt' es thun, ich bin allein... die heil'gen Augen steh'n noch nicht wie Cherubim abwehrend vor dem Paradies... Ich will, ich müss sie küssen! |
Che rozzo guerriero! Sa maneggiar la spada, s'intende di colpi e di botte... ma non d'amore! L'ha incantata! Se lei muore, non batterò i denti! Ma sospira! Torna in lei la dolce vita e sulle labbra un pallido rossore. O labbra, dolci labbra! Chi vi bacia si guadagna qui l'eterna beatitudine, perché un tal bacio non si estingue più, mai più e potrei farlo, sono solo, né i suoi occhi stanno ancora, come cherubini, a precludermi il Paradiso... Voglio, debbo baciarla. |
(Margherita sporge la testa dall'entrata sulla porta del castello e la ritira subito, proprio nell'attimo in cui Golo bacia Genoveffa) | |
GENOVEFFA | |
(commossa) | |
Mein Siegfried! | Sigfrido mio! |
(a Golo, senza riconoscerlo ancora) | |
Wer bist du? | Chi sei tu? |
GOLO | |
Euer treu'st Knecht! | Il vostro più fedele servo! |
GENOVEFFA | |
Erlhaubt, dass ich mich stütze! Mir schwindelt! | Permettete che mi appoggi a Voi! Mi gira la tosta! |
(e, appoggiandosi sul braccio di Golo, s'avvia verso il castello) | |
N. 7 - FINALE | |
MARGHERITA | |
(uscendo dietro la porla del castello) | |
Sieh' da, welch' feiner Rittersmann! Man sieht ihn nur mit Freuden an! Der Federhut, der Degen steht ihm gut, auch hat er Muth! Und wìe zum Kuss er sicher unterbog, welch Flammengluht die Wang' ihm überzog! Die Frau allein, der Graf beim Heer... da fällt's dem hübschen Burschen ja nicht schwer! Ich hab kein Rast, ich hab kein Ruh!... ein wenig Groll kommt auch dazu: dass aus dem Haus du mich gehetz, |
Guarda, che bel cavaliere La sua vista ispira gioia; Il cappello ornato di penne E la spada gli stanno bene. Ed ha anche coraggio! E quando s'è piegato per baciarla Che fiamma accese la sua guancia! La donna è sola, il conte alla guerra Non sarà un'impresa difficile per quel ragazzo! Non ho pace, né requie Ma un po' di rancore. |
(rivolgendosi con un gesto minaccioso verso il castello) | |
Herr Graf, vergolten sei dir's jetz! Still, er kommt! Still, er kommt! |
Signor Conte, se m'hai scacciata Ora ti ripagherò. Zitti. Egli viene. |
(Golo torna dal castello immerso in profonda meditazione; Margherita si ritira spiandolo) | |
GOLO | |
Was hast du gethan in frevelndem Wahn, du hast geküsst deines Herren Weib du hielt's umschlungen den edlen Leib... du has gebrochen deh) Ritterwort... Elender, fort, so weit dich deine Füsse tragen! |
Cos'hai fatto nella tua delittuosa follìa... Hai baciato la donna del tuo Signore Hai tenuto quel nobile corpo tra le tue braccia Hai mancato alla tua parola dì cavaliere; Misero, vattene lontano quanto ti portano i piedi! |
MARGHERITA | |
(mentre Golo sta per uscire dalla porta del castello) | |
Golo! | Golo! |
GOLO | |
(senza riconoscerla, spingendola da una parte) | |
Himveg, hinweg! | Via, via! |
MARGHERITA | |
Mein Sohn, wohin? Kein Wort für deine Amme, die so lang' dich nicht geseh'n? |
Figlio mio, dove vai? Non hai neppure una parola per la tua nutrice, che non t'ha visto da tanto tempo? |
GOLO | |
(irritato) | |
Du, Margaretha, hier? | Tu, Margherita, qui? |
MARGHERITA | |
Unfreundlich stiessest einstens du mich fort... ich blieb dir gut... |
M'hai scacciata un giorno in malo modo, ma non te ne serbo rancore... |
GOLO | |
Ich aber hasse dich, seit Bösem Wandel du dich ergeben,
schwarze Künste triebst, die ich verabscheu'... dies ist der Tugend Haus! |
Ma io t'odio, da quando ti sei data a male arti e
pratichi la magia, che aborro... questo è il riiugio della virtù! |
MARGHERITA | |
(con aria interrogativa) | |
Der Tugend Haus? Ach, hofft' ich doch nach langem
Wandern hier zum Ausruh'n eine Streu zu finden... doch was ich erblickt' in diesem Haus der Tugend... Fürwahr, ein schönes Weib, des Küssens werth! |
Il rifugio delia virtù? Pure, speravo di trovar qui un
pagliericcio su cui riposare, dopo tanto vagare... Eppure, cos'ho visto in questo rifugio della virtù... Davvero, una bella donna, degna d'esser baciata! |
GOLO | |
(afferrandola) | |
Ha! Du hast gesehen? Stirb! | Hai visto? Muori! |
MARGHERITA | |
(freddamente) | |
Stoss'zu! s'ist ja die Amme nur, die Mutter nicht, die du durchbohrst... Geh, Golo! du bist krank... |
Tira pure il colpo! Sara solo la nutrice, non la madre, che tu trafiggi. Vai, Goio, sei malato... |
GOLO | |
Ja, krank zum Sterben! | Si, d'una malattia mortale. |
MARGHERITA | |
(accennando al castello) | |
Vertrau' dich mir... ich weiss den Artz... | Fidati di me, conosco la medicina. |
GOLO | |
Weib, Hexe, fort! Du, dieses, Haus, die ganze Welt ist mir verhasst... kaum, dass ich trage noch des Lebens Jammerlast... Ich will dahin geh'n, wo kein Aug' mich wieder fìnden soll! |
Donna strega, vattene! Tu, questa casa, tutto il mondo m'è in odio... A malapena sopporto il peso gravoso della vita... Voglio andarmene, dove occhio umano non mi possa ritrovare! |
(vuole andarsene, ma Margherita lo trattiene) | |
MARGHERITA | |
Du lasst die arme Frau allein, sie wird ohn' dich gar traurig sein, am Leben müsste sie verzagen, sie will dir Wohl, wie die Leute sagen. |
Lasci la povera donna sola? Senza di te sarà ben triste, Dovrebbe disperare della vita T'ha in simpatia, come dice la gente. |
GOLO | |
(afferrandole la mano) | |
Was sprichts du da, wer that dir's kund? | Che dici, chi te l'ha svelato? |
MARGHERITA | |
Nun, drück' mir nur den Arm nicht wund, dergleichen fällt nicht schwer zu sch'n... |
Beh, non mi far male al braccio Certe cose son facili a vedersi... |
GOLO | |
Du lügst, du kennst sie nicht, die Reine... | Tu menti, non la conosci, quella pura donna! |
MARGHERITA | |
Und sieh', wie schön sich Alles trifft! Der Graf im Krieg, du heimgeblieben... vielleicht, dass er Im Kämpfe fällt, er dich zum Erben gar bestellt. |
E guarda come tutto si combina! Il conte è alla guerra e tu sei restato. Forse egli cadrä nella lotta, nominandoti erede. |
GOLO | |
Du kennst sie nicht, du kennsl sie nicht... | Non la conosci, non la conosci. |
MARGHERITA | |
Oft fügt's sich seltsam in der Welt! Kommt Berg und Thal doch wohl zusammen, und wie viel leichter zween Flammen... Glück auf denn. Glück auf! |
Strane cose capitano a questo mondo! Se il monte e la valle si congiungono, Quanto piü facilmente due fiamme. Buona fortuna, dunque! |
(vuole andarsene) | |
GOLO | |
(trattenendola) | |
Brichst auf du schon? | Te ne vai di giä? |
MARGHERITA | |
Muss fort nach Strassburg... | Devo andare a Strasburgo... |
GOLO | |
(confidenzialmente) | |
Sag' an, was thätest du an meiner Stelle? | Dimmi, che faresti al mio posto? |
MARGHERITA | |
(tra sé) | |
Es dringt ihm ins Herz... | Gli sta proprio a cuore... |
(ad alta voce) | |
War' ein junger Herr ich, mit Augen wie Ihr, ich hielt' an meiner Hoffnung fest, und war' ich in die Königin verhebt. |
Se tossi un giovane con due occhi come i vostri, manterrei viva la mia speranza, anche se fossi innamorato della regina. |
GOLO | |
O dürft'ich hoffen! | O potessi sperare! |
MARGHERITA | |
(tra sé) | |
Es dringt ihm ins Herz | Gli sta proprio a cuore. |
GOLO | |
Marg'retha! Ich wollt'cs königlich dir lohnen! Bleib hier im Schloss, sieh' mit eignen Augen! |
Margherita! Ti ricompenserei regolarmente! Resta nel castello, guarda coi tuoi occhi! |
MARGHERITA | |
Mehr braucht's nicht, als ich bereits geseh'n! | Non importa ch'io veda piü di quel ch'io ho gia visto! |
GOLO | |
Nur wenige Tage lass dir's gefallen! | Resta solo pochi giorni! |
MARGHERITA | |
Wollt durchaus Ihr? | Lo volete proprio? |
GOLO | |
Du bleibst? | Resti? |
MARGHERITA | |
Vielleicht... | Forse... |
GOLO | |
Und willst mir beisteh'n? | E mi aiuterai7 |
MARGHERITA | |
Wie ich's kann... | Per quel che posso... |
GOLO | |
Gieb mir die Hand drauf! | Dammi la mano! |
MARGHERITA | |
Hier! | Eccola! |
GOLO | |
Und schwörst mir beizusteh'n? | E giuri d'aiutarmi? |
MARGHERITA | |
Ich schwör's! | Lo giuro. |
GOLO | |
Mit neuen Leben erfüllst du mich wieder! Gehst du voran, glücket der Plan! Mein rauss sie werden, und stiegen Engel nieder zur Erde un schützen sie! und wahrten sie, jetz oder nie! |
Mi ridai nuova vita! Se tu mi precedi, il piano
riuscirà! Deve essere mia. Anche se. gli angeli scendessero dal cielo Per proteggerla e guardarla! |
MARGHERITA | |
(tra sé) | |
Was ich gewollt, mir ist's geglückt! Ich halt'ihn umgarnt, ich halt'ihn umstrickt! |
Quei che volevo M'è ora riuscito! È in mano mia, è in trappola |
(ad aita voce) | |
Dein soll sie werden ich halt'ihn umgarnt, ich halt'ihn umstrickt! |
Ella sarà tua! Anche se gli angeli scendessero dal cielo Per proteggerla e guardarla! |
(I due ripetono queste parole per conto proprio intrecciandole nel canto, sinché non prorompono insieme nel grido) | |
jetz oder nie! | Ora o mai più! |
ATTO SECONDO | |
Lo stanza di Genoveffa - una loggia gotica -. A destra una porta e una finestra, che dà sulla corte del castello, a sinistra una porta che conduce agli appartamenti interni. Nel mezzo una finestra di un'alcova - la stanza da letto di Genoveffa -. Alla parete una cetra, sulla tavola un lume acceso. Genoveffa lavora all'arcolaio. Si leva il sipario. | |
N. 8 - SCENA, CORO E RECITATIVO | |
GENOVEFFA | |
O weh des Scheidens, das er that... mit ihm schied Freud' und Glück! Herr'nloses Hous, Haus ohne Rath! O käme er bald zurück! Mit ihm die Lust, mit ihm der Muth... wo er nicht ist, da wankt es doch wo er herrscht, da steht es gut... wie glänzt das Haus, wie prangt es! O weh' des Scheidens, das er that! Getrost, gestrost, mein Herze! |
Oh dolore del distacco! Con lui è andata gioia e felicità! Casa senza padrone, Casa senza consiglio! O tornasse presto! Con lui verrebbe l'allegria e il coraggio Dov'egli non è, tutto vacilla Dov'egli è, tutto va bene. Come splende e rifulge allora la casa Oh dolore del distacco! Fatti forza, cuor mio! |
(Genoveffa vien interrotta da un canto che proviene dalla stanza ove si raccolgono i famigli. La canzone, accompagnata da colpi e rumori, si fa sempre più sonora. Genoveffa s'affaccia alla finestra che dà sul cortile osservando quelli che cantano) | |
CORO DEI SERVI | |
Tam, tam, tam, tam, tam, tam, tam, tam. | Tam, tam, tam, tam, tam, tam, tam, tam. |
GENOVEFFA | |
Was giebt's, was geht hier vor? | Che c'è? |
CORO | |
Füllt die Becker bis zum Rande, Stosset an und trinket aus! Zieht der Herr im fremde Lande, ist der Knappe Herr im Haus! Stosset an und trinket aus! Ei wer sitzt da in der Ecke! Alter Drago, was ist das? Kommt hervor aus dem Verstecke! Unsrer Herrin dieses Glass! Die Herrin lebe hoch! |
Colmate i bicchieri sin all'orlo E tracannate d'un sol fiato! Quando il signore è fuor della sua terra, Il servo è padrone di casa! Toccate i bicchieri e bevete! Chi se ne sta la in un angolo? Vecchio Drago, cos'e questo? Esci fuori dal nascondiglio, Bevi in onor della nostra padrona Ouesto bicchiere. Viva la padrona! Toccate i bicchieri e bevete. |
GENOVEFFA | |
Welch'rohes Sinfen! Klingt es doch abs ob sie spoteten! |
Che rozzo canto! Sembra quasi che mi deridano! |
CORO DEI SERVI | |
Tam, tam, tam, tam. | Tam, tam, tam, tam. |
GENOVEFFA | |
Die knechte sind's, Marg'retha unter ihnen. | Sono i servi e Margherita è tra di loro. |
CORO DEI SERVI | |
Füllt die Becher bis zum Rande, trinket aus! |
Colmate i bicchieri sino all'orlo E tracannate tutto! |
GENOVEFFA | |
Dies Schreckbild meinem Ange! und dort der gute Drago, er will nicht würfeln mit, und singen... |
Che brutto quadro s'offre al mio sguardo! E là il buon Drago, che non vuol gettare i dadi ne cantare. |
CORO DEI SERVI | |
(come ripetendo un ritornello) | |
...Ist der knaffe Herr im Haus! | ...Il servo è padrone di casa. |
GENOVEFFA | |
Wie wild sie lärmen! Siegfried, kehr' bald zurück, brich ihren übermuth! Sie stürzen Haus und Hof dir um! |
Che fracasso! Sigfrido, torna presto, smorza la loro arroganza! Ti rovinano la casa e gli averi! |
(sentendo un rumore alla porta, scatta in piedi spaventata) | |
Wer kommt! | Chi viene? |
(Entra Golo, e allora essa si rivolge a lui con tono amichevole) | |
Ihr seid es, Golo? | Siete voi Golo? |
GOLO | |
Verzeiht, dass zu so später Stunde noch... | Perdonate, se a ora così tarda... |
GENOVEFFA | |
Stets seil willkommen Ihr, | Siete sempre il benvenuto |
(parlando piano) | |
und wisst, ich fürchtete mich eben... | e, sapete, proprio in questo momento ho un senso di timore... |
GOLO | |
Ihr hörtet wohl... | Avete forse sentito... |
GENOVEFFA | |
Sie singen laut genug... | Cantano abbastanza forte |
(con aria spaventata) | |
und ganz allein bin ich... | e sono proprio sola... |
GOLO | |
(tra sé) | |
Sie ganz allein! Welch' seh'nes Glück! | È proprio sola! Che rara fortuna! |
GENOVEFFA | |
Die Dienerin entliess nach Trier ich dort ihren kranken Vater zu verpflegen... |
Ho lasciato che la mia domestica andasse a Treviri a curare suo padre infermo... |
GOLO | |
(tra sé) | |
Sie ganz allein! Welch' seh'nes Glück! | È proprio sola! Che rara fortuna! |
GENOVEFFA | |
Da wandelte etwas wie Furcht mich an... dazu das wilde Singen... aber sagt, was hat es zu bedeuten? |
E una specie di timore m'ha invaso... Poi questa canzone violenta... Ma dite un po', che significa ciò? |
GOLO | |
Die Knechte Caspar, Balthasar, sie treiben Kurzweil mit den Jagdgesellen... |
I servi Gaspare e Baldassarre passano il tempo allegramente insieme ai cacciatori. |
GENOVEFFA | |
Und Margaretha? | E Margherita? |
GOLO | |
Macht den Burschen von ihren Künsten vor, bald sie zum Lachen reizend, bald erschreckend... |
...esercita le sue arti con quei ragazzi, ora spingendoli al riso, ora spaventandoli., |
(sempre trattenendosi) | |
und dann... | e poi... |
GENOVEFFA | |
Ihr haltet hinne, sprecht! | Vi siete fermato, parlate! |
GOLO | |
So hört, was mich so spät noch zu Euch führt: Ein grosser Sieg, so spricht man, sei über Abdorrhaman jünssi erkämpft. |
Ascoltate dunque la ragione pei cui vengo da voi a così tarda ora: una grande vittoria, si dice, è stata ottenuta da poco su Abdorrhaman. |
GENOVEFFA | |
(con impeto) | |
Ein Sieg, ein Sieg! O Freude! Doch wie, Siegfried liess ohne Kunde mich? |
Una vittoria, una vittoria, o gioia! Ma come Sigfrido m'ha lasciato senza nuove? |
GOLO | |
Gerüchte eilen schneller ja als Menschen... Auch spricht man von der bald'gen Rückkehr des Heer's... |
Le chiacchiere corrono più degli uomini... Si parla anche del prossimo ritorno dell'esercito... |
GENOVEFFA | |
Siegfried's auch? O wär'es wahr! | Anche di Sigfrido? O fosse vero! |
(fuori s'intendono un'altra volta violente voci e rumori) | |
GOLO | |
Dies Alles hat die Burschen aufgerecht. | Tutto ciò ha eccitato quei giovani. |
CORO DEI SERVI | |
(dall'interno) | |
Fürwahr, ein schönes Weib, des Küssens wenh! |
Davvero, una bella donna, Degna d'esser baciata. |
GOLO | |
Von Neuem toben sie, ich geh' zum | Ricominciano a far baccano. |
(fa per andarsene) | |
Schweigen sie zu bringen. | Ora li faccio tacere. |
GENOVEFFA | |
Lasst, lasst, die Freude reizt zum Singen... auch mich... Ihr singt so artig, lasst mit einer sanften Weise uns den wilden Lärm betäuben! Kommt, dort ist die Zither! |
Lasciateli pure, la gioia spinge a cantare... anche me... Voi cantate cosi bene... fate che una dolce canzone ci lasci dimenticare quel fracasso volgare! Venite, là c'è una cetra! |
GOLO | |
'Ssind Monden her, dass ich schon nicht mehr sanf. | Son già molti mesi ch'io non ho più cantato. |
GENOVEFFA | |
So wird's nur um so frischer klingen! Ohn' Widerspruch! Das lied, das aus dem Elsass uns der Sänger lehrte! |
Cosi il canto risuonerà ancor più fresco! Non rifiutate via, voglio la canzone che c'insegnò quel cantore alsaziano! |
GOLO | |
Ihr könntet Steine singen machen durch Euer Bitten, schöne Frau! |
Fareste cantare anche i sassi, colle vostre preghiere o bella signora! |
GENOVEFFA | |
Das Schmeicheln, Golo, scheint Euch eigen. Singt denn, lasst Euer Herz er weichen! |
L'adulare, Golo, par vi sia abituale. Cantate dunque e lasciatevi intenerire il cuore. |
GOLO | |
(tra sé) | |
O anmutbvollste Zauberin! | O graziosa ammaliatrice! |
(prende la cetra, si mette ai piedi di Genoveffa che ha ripreso il lavoro al filatoio) | |
N. 9 - DUETTO | |
GOLO E GENOVEFFA | |
Wenn ich ein Vöglein war' und auch zwei Flügkin hau', flög'ich 7.u dir, flög'ich zu dir! Weil's aber nicht kann sein, bleib ich allhier! Bin ich gleich weit von dir, bin ich doch im Schlaf bei dir, und red' mit dir, und red' mit dir! Wenn ich erwachen thu'. bin ich allein! Es vergeht kein' Stund' in der Nacht, da mein Her7e nicht erwach! und an dich gedenkt, und an dich gedenkt, dass du mir viel tausendmal, tausendmal dein Herz geschenkt, dein Herz geschenkt! |
Se fossi un augelletto E avessi le ali Volerei da te! Non essendo questo possibile, Resto qui! Anche se lontano da te Nel sonno ti son vicino E ti parlo! Ma quando mi sveglio Sono solo! Non passa un'ora nella notte Che il mio cuore non si svegli E pensi a te, Che m'hai donato Più di mille volte Il tuo cuore. |
GOLO | |
(Che ha cantato con sempre maggior passione, mentre Genoveffa ripete gli ultimi versi, quasi obliando se stesso, dice tra se): | |
Nicht länger halt'ich mich... Die Gluth verzehrt mich! Zu ihren Füssen, zu ihren Füssen, dass sie's erfahre, Alles, Alles! |
Non riesco più a trattenermi... La fiamma mi divora! Ai suoi piedi... Ch'ella sappia tutto, tutto! |
(S'inginocchia d'improvviso ai piedi di Genoveffa) | |
GENOVEFFA | |
(alzandosi dalla poltrona) | |
Was ist Euch? | Che vi succede? |
GOLO | |
Genoveva, verzeiht mir! | Genoveffa, perdonatemi! |
GENOVEFFA | |
Erst stehet auf, es ziemt Euch nicht zu knien! | Prima alzatevi! Non conviene a un uomo come voi stare in ginocchio! |
GOLO | |
Nicht eher, bis Ihr mir verziehn... Ich täuscht' Euch... |
Non prima che mi abbiate perdonato... Io vi ho ingannata... |
GENOVEFFA | |
Wohlan, verzeiht Euch Gott, verzeih' auch ich Euch... |
Ebbene, se Dio vi perdona, anch'io vi perdono. |
GOLO | |
(ancora in ginocchio) | |
Ich raubt' Euch, ahnet Ihr? damals, als Siegfried Abschied nahm... |
Vi ho strappato... ve ne siete accorta?... quando Sigfrido vi salutò... |
GENOVEFFA | |
Golo, ich sah Euch niemals
so, Ihr seid wohl krank? |
Golo, non vi ho mai visto
così; siete malato? |
GOLO | |
Du schlugst die Wunde, Still' nun auch das Blut, das strömende, des Herzens! |
Tu m'hai ferito, arresta il sangue che scorre dal mio cuore. |
GENOVEFFA | |
Ein böser Dämon gab dies Wort Euch ein, Besinnet Euch, mit wem Ihr sprecht! |
Un demone maligno v'ha
suggerito queste parole. Ricordatevi con chi parlate! |
GOLO | |
(obliandosi sempre più) | |
O Zauberin, du hast das Leben mir durch Kunst entführt... |
O maliarda, con le tue arti m'hai preso la vita! |
GENOVEFFA | |
Was sprecht Ihr da? Erwacht, denn Ihr verkennet mich! Ich bin es. Genoveva, die jetzt spricht, Gemahlin Eures Herrn, des Grafen Siegfried! |
Ma che dite? Svegliatevi perché mi scambiate con un'altra! Qui son io, Genoveffa, sposa del vostro signore, Sigfrido, che vi parla! |
GOLO | |
Hör'denn, du, meines Herrn Gemahlin! Dass ich es reden, aus sagen Könnte, Wortefmden, Töne... |
Ascolta dunque, sposa del mio signore! Oh se potessi parlare, esprimermi, trovar le parole, gli accenti giusti... |
GENOVEFFA | |
Es fällt ihn Wahnsinn an! Wer steht mir bei! Wo flieh' ich hin? |
È impazzito! Chi mi aiuta? Dove fuggire? |
(chiamando) | |
Drago! Angelo! Hon Niemand mich? | Drago! Angelo! Non m'intende nessuno? |
GOLO | |
Du liebst mich, holde Braut, da ist der Tag begonnen, da regt und rührt's sich laut, da brechen aus den knospen alle Wonnen. |
Tu m'ami, soave sposa, Il giorno è spuntato S'anima e s'agita il mondo E sbocciano tutti i piaceri. |
GENOVEFFA | |
O Siegfried, mein Gemahl, wann kehrst du wieder! | O Sigfrido, mio sposo, quando tornerai? |
GOLO | |
Nenn'ihn nicht, sein Nam'ist Tod |
Non Io nominare Il suo nome significa morte. |
GENOVEFFA | |
All mächt'ger Gott! | Dio onnipotente! |
GOLO | |
(avvicinandosi a lei) | |
Mein bist du! An meine Brust! | Sei mia, sei mia! Nelle mie braccia, donna! Sul mio petto! |
GENOVEFFA | |
(davanti a lui, in atto di minaccia) | |
Zurück; zurück! erloser Bastard! | Indietro, indietro, vile bastardo! |
(A questa parola Golo è come scosso da un colpo e lascia che Genoveffa se ne vada senza più impedirglielo) | |
GOLO | |
Das Wort... das trafl Das Wort... das schlug! Fluch dir! Kein Schlaf soll über diese Augen Kommen, Kein Speis' und Trank über diese Lippen, bevor du vernichtet! |
Questa parola... ha colto nel segno! Questa parola... m'ha colpito! Sii maledetta! Ne sonno poserà su questi occhi Né cibo o bevanda passerà da queste labbra Sinché non sarai annientata... |
(Fa per andarsene, ma all'inizio della scena seguente, gli viene incontro Drago) | |
N. 10 - DUETTO E SCENA | |
DRAGO | |
Dem Himmel Dank, dass ich Euch finde, im ganzen Sclosse sucht' ich Euch! |
Grazie al cielo, vi trovo finalmente, V'ho cercato in tutto il castello! |
GOLO | |
Drago, ein andermal, lass jetzt mir nur! | Drago, un'altra volta, ma ora lasciatemi in pace! |
DRAGO | |
Ihr müsst mit mir! Die Buben unter verweisen mir Gehorsam. | Venite con me! Quei giovani, giù, rifiutan d'obbedirmi. |
GOLO | |
(con indifferenza) | |
Zwing' sie dazu, was kümmert's mich? | Guarda d'impòrti! Che m'importa? |
DRAGO | |
Das trüg'ich auch! Doch hört, sie lästern... | Paziento anch'io. Ma, vedete, calunniano... |
GOLO | |
Mich vielleicht? Lass sie! Was kümmert dich? | Me forse? Lasciateli dire. Che t'importa? |
DRAGO | |
Nicht Euch! Nein, denkt... sie wagen's unsre edle Grann zu beschimpfen... |
Non sparlano di voi, ma osano, pensate, Diffamare la nostra nobile signora. |
GOLO | |
(facendosi attento) | |
Was denn sagten sie? Spricht nur! |
E che hanno detto? Parla dunque! |
DRAGO | |
Kaum mag ich's nacherzähl'n, das Schändlichste... Sie sagen: mit dem jungen Kaplan, den jüngst Hidulfus hierher gesandt, |
Oso appena riferirlo, è l'accusa più infame... Dicono: col giovane cappellano, che Hidulfus da poco ci mandò, |
(parlando sottovoce a Golo) | |
stund' sie vertrauter, als es Graf Siegfried wissen dürfte. Denkt, die Schurken! |
avrebbe più confidenza di quel che il conte dovrebbe sapere. Pensate che malandrini! |
GOLO | |
(preso da un improvviso pensiero) | |
Drago, die Schurken sprechan wahr. Ich weis noch mehr... | Drago, quei malandrini han detto il vero! So anche di più. |
DRAGO | |
(spaventato) | |
Herr Golo! Ich kann nicht glauben... die edle Gräfin... |
Signor Golo! Non riesco a crederlo... la nobile contessa. |
GOLO | |
Diese Nacht noch hat sie ihn herbeschieden... | Anche stanotte gli ha imposto di venire. |
DRAGO | |
...mit ihm zu beten, vielleicht... | Forse per pregare con lui... |
GOLO | |
...ja, ja, zu beten, dass Graf Siegfried nie wieder kehren möge... |
Sì, sì, per pregare che il conte Sigfrido non torni mai più... |
DRAGO | |
Nie glaub'ich das! | Non lo crederò mai! |
GOLO | |
Hast Augen du? | Hai occhi, tu? |
DRAGO | |
Wie meint Ihr das' | Cosa intendete dire? |
GOLO | |
Du kannst ja selbst dich überzeugen. | Ti puoi convincere da te. |
DRAGO | |
Ich riss' mein Aug'aus, müsst'es die Schandthat sehn. | Mi strapperei gli occhi dal volto, se dovessi vedere una tale vergona. |
GOLO | |
Wohlan... die Prob'ist leicht... | Bene, facile è la prova |
(aprendo la porta della stanza da letto di Genoveffa) | |
Hier in der Nische kann ungeseh'n dem Liebespaar man lauschen... ich schlüpf hinein.. |
Qui, nella nicchia, senza esser visto si può spiar gli amanti... E io mi ci nascondo... |
DRAGO | |
Um ihrer Unschuld willen möchf selber ichs... | Per provare la sua innocenza, quasi ci andrei io stesso, |
(ripensandoci) | |
doch nein. | ma no... |
GOLO | |
(Facendo le viste di voler entrar lui nella stanza di Genoveffa) | |
So glaub' wenn du nicht sehn willst! | Allora credi alle mie parole, se non vuoi vedere! |
DRAGO | |
(trattenendo Golo) | |
Lasst mich, und pass Ihr draussen an der Thür! Doch wenn ich nun morgen früh beschwören kann, dass Alles Lug und Trug... |
Lasciate entrar me e voi appostatevi alla porta! Ma se domattina potrò giurarvi che era una menzogna... |
GOLO | |
so heiss' mich selbst den Schurken! | Allora dite pure che il malandrino sono io! |
DRAGO | |
So denn mit Gott, so denn mit Gott! Zu Tag wird er die Wahrheit bringen! |
Andate dunque con Dio! La verità verrà pure alla luce! |
(Golo nasconde Drago nella camera di Genoveffa e vorrebbe poi allontanarsi, ma gli viene incontro Margherita) | |
MARGHERITA | |
Ich lauscht' an der Thür... weiss Alles... mit Genoveva war't zu heftig Ihr! |
Ho ascoltato alla porta... so tutto... con Genoveffa siete stato troppo impulsivo! |
GOLO | |
Und hörtest du, wie sie mich nannte? | E hai sentito come m'ha chiamato? |
MARGHERITA | |
Ist's deine Schuld denn? | È forse colpa tua? |
GOLO | |
Hilf mir mich rächen! | Aiutami a vendicarmi! |
MARGHERITA | |
(con aria di mistero) | |
Hör an! Ich will nach Strasshurg, den Grafen dort zurück zu halten... |
Senti! Voglio andare a Strasburgo a trattenere il conte... |
GOLO | |
Das wolltest du... | È questo che volevi fare? |
MARGHERITA | |
Er liegt verwundet da... ich fing'ein Schreiben an die Gräfin auf... Manch' Tränklein weiss ich zu bereiten, auch für ihn das soll von seinen Leiden ihn befrei'n, und dich von ihm.... |
È là, ferito... Ho sorpreso una lettera diretta alla contessa... E so preparar delle bevande, anche per lui, Che lo liberino dalle sue pene, e te di lui... |
GOLO | |
Mich schüttelt Fieberfrost... | Un brivido febbrile mi scuote. |
(Genoveffa si affaccia alia porta, ma subito si ritira; Margherita se ne accorge e trascina via con sé Golo) | |
MARGHERITA | |
Komm' in die Gesindestube! | Vieni nella stanza dei servi. |
(da lontano) | |
Drago als Buhle... ei das wird lustig! |
Drago come amante! Eh! C'è da divertirsi! |
(ambedue se ne vanno) | |
N. 11 - ARIA | |
GENOVEFFA | |
(Entra dall'altra porta e, appena non sente più ì due s'affretta a chiudere la porta da cui sono usciti. Guardando poi dalla finestra dice): | |
Dort schleichen iiber'n Hof sie sacht, wie Wölfe, die vom Raube kommen. Mir ist so bange... so beklommen... |
Ecco che se ne vanno lentamente dal cortile come lupi che tornano dopo aver rubato. Ho tanta paura... e mi sento così oppressa... |
(giungendo le mani, ma senza inginocchiarsi) | |
O du, der über Alle wacht, der Alles wohlgemacht, bewahr' o Herr, auch diese Nacht die Gute und die Frommen! In deinen Willen leg' ich nun so See!' wie Leib! O hab' Erbarmen mit mir, und wenn ich mich vergass, weil sich ein Bub' an mir und meiner Ehr' vermass, vergieb, da mir zu meiner Wehr kein' andre Waffe blieb... O Herr, der gern verzeiht, beschirme mich an meinem grossec Leid! |
O Tu, che su tutti vegli E tutto hai creato Proteggi, o Signore, anche stanotte I buoni e i devoti! Alla Tua volontà L'anima e il corpo affido. Abbi pietà di me. E se me stessa obliai Quando un giovane Attentò a me e al mio onore Perdonami, che a mia difesa Altra arma non mi restava. O Signore, Tu che volentier perdoni Proteggimi nel mio gran dolore! |
(Genoveffa prende il lume ancora acceso sulla tavola e s'avvia lentamente verso la stanza da letto). | |
Und du, der alle Schmerzen stillt, kommt, süsser Schlaf, bring' Siegfried's Bild im Traume mir vom tiefen Weh, das mich erfüllt, an seinem Herzen auszuriih'n. |
E tu, che plachi ogni dolore, O dolce sonno, vieni a portarmi In sogno l'immagine di Sigfrido Perché sul mio cuore mi consoli Del grave affanno che m'invade. |
(Da questo momento circa la voce giunge dalla stanza da letto. Mentre l'orchestra suona le ultime battute si sente suonare la campana di mezzanotte del castello. I primi nove tocchi risuonano nel breve postludio orchestrale, gli ultimi tre invece durante la pausa che precede la scena finale. Sul palcoscenico la oscurità è ormai completa, se si eccettua la finestra della camera da letto debolmente illuminata dall'interno). | |
N. 12 - FINALE | |
CORO DI SERVI E DI DONNE | |
(dietro le scene) | |
Sacht, sacht, sacht aufgemacht! |
Piano, piano, piano. Aprite piano. |
(Dalla porta forzata da Margherita entrano donne e servi con Gaspare, Baldassarre e Angelo in testa. Hanno lanterne, scuri e falci. Margherita si allontana subito) | |
dass er uns nicht entschlüpft, habt Acht! |
Che non ci sfugga Attenti! Che non ci sfugga Attenti! |
BALDASSARRE | |
(piano) | |
Dort ist das Zimmer, umstellt die Thür! | Quella è la stanza! Circondate la porta! |
CORO | |
Er entschüpft uns nicht Wir steh'n dafür! |
Non ci sfuggirà, siatene certo! |
BALDASSARRE | |
Das Licht verlischt... | La luce si è spenta... |
CORO | |
Nur stille, still! | Zitti e quieti! |
BALDASSARRE | |
Ich hör' Geflüster wie von Zwei'n... | Sento come due che parlan sottovoce insieme... |
GENOVEFFA | |
(gridando dalla stanza) | |
Wer kommt? Wer es auch sei zurück! | Chi è? Chiunque sia, torni indietro! |
CORO | |
Still, Sie sind gefangen! |
Zitti, zitti Sono ormai presi! |
GENOVEFFA | |
(uscendo dalla stanza) | |
Was sucht ihr hier? | Che cercate qui? |
BALDASSARRE | |
(confuso) | |
Wir suchen... | Cerchiamo... |
GENOVEFFA | |
Wen? | Chi? |
BALDASSARRE | |
(come prima) | |
Herrn Golo... Erlaubt, dass selbst wie suchen in Eurem Sehiafgemach. |
Il signor Golo... Permettete che cerchiamo nella vostra camera. |
GENOVEFFA | |
(indignata) | |
In meinem Schlafgemach? | Nella mia stanza da letto? |
CORO | |
Sie erbleicht! | Essa impallidisce! |
GENOVEFFA | |
Wer eintritt, ist des Todes, kommt euer Herr zurück! |
Chi entra, si condanna a morte quando tornerà il vostro signore! |
BALDASSARRE | |
(ironicamente) | |
Der ist noch weit im Felde... Wir suchen seinen Stell Vertreter! |
Egli è ancora lontano sul campo di battaglia... Ma noi cerchiamo chi l'ha sostituito! |
GENOVEFFA | |
Nennt ihr Herrn GoJo so, er ist nicht hier. | Se con questo nome intendete Golo, vi dico che non è qui. |
(Quasi implorando) | |
Geht fort, ich bitt' euch! | Andatevene, per favore! |
GOLO | |
(Chiamato da Angelo, si precipita in scena colla spada sguainata) | |
Zurück, ihr Schurken' Wie könnt ihr wagen, zu störn' der Herrin Ruh? |
Indietro, canaglie! Come potete ardire Di turbare il sonno della contessa? |
GENOVEFFA | |
(a Golo) | |
O nehmt Euch meiner an! | Oh proteggetemi! |
(agli altri) | |
Hier ist Herr Golo... Nun geht, wen sucht ihr noeh? |
Ecco Golo è qui, andate dunque, chi cercate ancora? |
GOLO | |
(facendo finta d'esser sorpreso) | |
Mich suchten sie? | Cercavano me? |
GENOVEFFA | |
Ja, Euch! | Si, voi! |
GOLO | |
Frau Gräfin, lasst sie suchen, um Eure Unschuld darzuthun. |
Signora contessa, lasciateli cercare per confermare la vostra innocenza. |
GENOVEFFA | |
(con tono orgoglioso) | |
Sucht denn! | Cercate dunque! |
(Il coro penetra nella stanza, quando Drago d'improvviso si precipita sulla scena gridando): | |
DRAGO | |
Erbarmen, Erbarmen! | Pietà, pietà! |
CORO E BALDASSARRE | |
Drago! | Drago! |
(Baldassarre pugnala Drago) | |
GENOVEFFA | |
Gott steh' mir bei! | Signore, aiutami! |
BALDASSARRE | |
Frau Gräfin, mit Erlaubnis, das ist schlecht! | Signora contessa, con licenza vostra, è un'infamia! |
COLO | |
(a Baldassarre) | |
Freund, du bist rasch! | Amico, tu fai presto! |
GENOVEFFA | |
Gott steh' mir bei! | Signore, aiutami ! |
CORO | |
Seht, sie erbleicht, die schuld'is; klar! |
Vedete, come impallidisce! La colpa è evidente! |
BALDASSARRE | |
(a Genoveffa) | |
Was sagt Ihr nun? | Che avete ora da dire? |
GENOVEFFA | |
(sdegnata, a Baldassarre) | |
Nichts zu Euch! | A voi, niente. |
BALDASSARRE | |
Das glaub ich; nichts zu uns, die wir es sah'n, was aber wohl zu Dem, dcr's hört von uns? |
Lo credo, nulla a noi che abbiamo visto, ma cosa direte a colui, cui noi lo narreremo? |
GENOVEFFA | |
(con l'aria di volerli placare) | |
Glaubt, was ihr seht! Nur bitt' ich, glaubt nicht mehr! Ihr brachtet Lichter mit, gebt mir ein Licht! |
Credete a quello che vedete! Ma, per favore, non di più! Avete portato con voi delle luci. Datemene una! |
(illumina la stanza da letto) | |
BALDASSARRE | |
Verdacht' seh' ich nichts! | Nulla vedo di sospetto. |
MARGHERITA | |
(Si presenta all'improvviso sulla soglia della porta con aria minacciosa e grida con voce stridula): | |
Ich lauscht' am Fenster dort, wie Drago sie umfing! |
Alla finestra là li ho spiati e ho visto quando Drago l'ha abbracciata! |
(e subito si ritira) | |
GENOVEFFA | |
(torcendosi le mani) | |
Euch ruf ich auf; | Anche lei! |
(a Golo) | |
sagt Ihr, Herr Golo, was Ihr glaubt! | A voi mi rivolgo, dite, Golo, quel che ne pensate! |
GOLO | |
(freddamente) | |
Ich heiss nicht Siegfried, bin der Richter nicht. | Non mi chiamo Sigfrido, non sono il giudice. |
GENOVEFFA | |
(con orgoglio) | |
Da sprecht Ihr war! | Dite proprio bene! |
BALDASSARRE | |
Die ist nach dem Fall viel Stolzer noch! Doch bräche sich der Stolz vielleicht im Thurm... |
Dopo il peccato, questa donna è ancora più superba! Ma forse nella torre quest'orgoglio cadrebbe... |
(rivolto a Golo) | |
War' ich der Herr, sie müsste gleich hinunter! | Fossi io il signore, la porterei subito là. |
CORO | |
Zum Thurm mit ihr, zum Thurm mit ihr! Dort hat sie Zeit zur Reue'! |
Nella torre, con lei, Avrà tempo là, di pentirsi! Nella torre, con lei! Avrà tempo, là, di pentirsi. |
GENOVEFFA | |
(con debole voce) | |
Führt mich wohin es sei, nur führt mich hin, wo ich das Blut nicht seh'! Herr im Himmel, schütz' dein Kind! |
Portatemi dove volete Purché non veda quel sangue! O Signore che regni in cielo Proteggi la tua creatura! |
GOLO | |
(tra sé) | |
O Herzenswunde, bricht nicht auf! Der Rache werd'ihr
Rechi! Herzenswunde, bricht nicht auf, halt deinen Schmerz zurück, halt' ihn zurück! |
Ferita del mio cuore non ti riaprire! La vendetta si compia intera, Trattieni il tuo dolore. |
GENOVEFFA | |
Schütz dein Kind! Was hab' ich gethan, dass so schwer du mich prüfst! Herr im Himmel, schütze dein Kind allmacht'ger Gott! |
O Signore che regni in cielo proteggi le tua creatura! Che cosa ho fatto mai? Perché Tu mi metti a così dura prova? |
BALDASSARRE | |
(e poi il Coro) | |
Zum. Thurm mit ihr, zum Thurm mit ihr! Führt sie hinunter, bindet sie! Fort, fort, bindet sie! Fort in den Thurm! |
Portatela giù e legatela! E via nella torre! |
(Genoveffa vien trascinata via tra grida selvagge mentre Angelo s'inginocchia e giunge le mani) | |
ATTO TERZO | |
Una stanza molto semplice di un albergo a Strasburgo. Sigfrido e steso sopra un lettuccio da campo, col braccio fasciato. Margherita è occupata appunto a fasciarglielo. | |
N. 13 - DUETTO | |
SIGFRIDO | |
Nichts hält mich mehr...
Lasst Eure Salben, lasst Eure Kräuter, gute Frau! Die Wund' ist heil... seht, seht! |
Nulla più mi trattiene...
Lasciate da parte i balsami e le erbe, buona donna. La ferita è guarita... vedete! |
MARGHERITA | |
Nur wen'ge Tage schont Euch noch! | State riguardato ancora qualche giorno! |
(tra sé) | |
Der muss von Eisen sein, der er den Trank verschmerzt, den ich ihm gab... |
Dev'essere di ferro per sbrigarsi, con un po' di malessere, della bevanda che gli ho dato... |
SIGFRIDO | |
Gern schont'ich länger micht, doch Sehnsucht nach Haus, nach meinem Weib lässt keine Ruh'mir mehr... |
Mi riguarderei volentieri ancora un poco, ma la nostalgia di tornare a casa mìa, dalla mia donna, non mi lascia requie. |
MARGHERITA | |
(con falsa sorpresa) | |
Habt auch ein Weib Ihr? | Avete anche moglie? |
SIGFRIDO | |
Gute! Wie sie gibt's keine in der Welt! | E buona! Come Lei non ce ne un'altra al mondo. |
MARGHERITA | |
Und auch ein Kind? | E anche figli? |
SIGFRIDO | |
Noch ist's ein Wunsch! Schon lang' harr' ich auf Kunde, | Sinora è solo un desiderio. Attendo da tempo notizie |
(levandosi) | |
und morgen muss ich fort, ich halt's nicht länger aus... | e domani voglio partire, qui non resisto più... |
MARGHERITA | |
Geduld, Geduld! Zwei Tage pflegt Euch noch, und wollt ein art'ges Spiel der Unterhaltung Ihr, das Euch an Heimath und Weib erinnerte, so wüsst'ich eins... | Un po' di pazienza! Curatevi ancora un paio di giorni e se volete un bel giuoco per passar il tempo rievocando la patria e la moglie, ne conosco uno... |
SIGFRIDO | |
Ich versteh' Euch nicht... | Non vi comprendo. |
MARGHERITA | |
So hört! Hier giebt's einen Zauberspiegel, drin schaut man. Alles, was man will, und Alles, was sich jüngst begeben... | Sentite! Esiste uno specchio magico, in cui si vede tutto quel che si vuole e che da poco tempo è avvenuto... |
SIGFRIDO | |
Geht das mit rechten Dingen zu? | E non c'è qualche incanto proibito, di mezzo? |
MARGHERITA | |
Weiss nicht, nicht... untrüglich aber ist das Spiel gewiss... |
Non so, non so... Comunque il giuoco non è ingannevole. |
SIGFRIDO | |
Was Ihr da sagt! Und auch von meinen Weibe, glaubt Ihr, berichtet mir's? |
Cosa dite mai! E saprebbe lo specchio darmi notizia, credete, anche di mia moglie? |
MARGHERITA | |
Von Allem, was Ihr wünscht... | Di tutto quel che desiderate... |
SIGFRIDO | |
Das muss ich seh'n! Sagt, um welche Stunde könnt'ich schau'n? |
Devo vederlo! E dite, verso che ora potrei vederlo? |
MARGHERITA | |
Am liebsten, wenn es dunkelt schon. | Preferirei, quando comincia già a far buio. |
SIGFRIDO | |
(porgendole una borsa) | |
Hier nehmt für Eure Pflege dies... Vielleicht such'ich Euch auf noch... |
Tenete, per le vostre, premure... Forse verrò a cercarvi... |
MARGHERITA | |
(andandosene) | |
Euer Edelknechl weiss meine Wohnung. So gehabt Euch wohl, und haltet ruhig Euch! |
Il vostro scudiero sa dove trovarmi. Dunque io vi saluto e vi raccomando di starvene quieto! |
(via) | |
SIGFRIDO | |
Lebt wohl! | Addio! |
(la segue collo sguardo, con aria maliziosa e, appena a liscila, si leva dal giaciglio) | |
N. 14 - RECITATIVO, LIED E DUETTO | |
Ja, wart' du bis zum jüngsten Tag auf mich mit deinem Spiegel... |
Sì, aspetta fin dal giorno del Giudizio col tuo specchio... |
(chiamando) | |
Conrad! Conrad! | Corrado, Corrado |
(Corrado viene) | |
Spring, junge, freudlich, lass'die Rosse satteln! Heute noch geht's fort nach Haus! Die Wunde zwar, noch brennt sie... |
fa' sellare i cavalli! Oggi stesso si parte per tornare a casa. La ferita mi duole ancora... ma qui |
(accennando al cuore) | |
aber hier brennt's heisser noch, nicht länger ertrag'ich's fern vorn Haus... |
il dolore è ancora più forte, non ce la faccio più a restar ancora lontano da casa... |
(aprendo la finestra) | |
Die Nacht ist schön... O Wonn'ger Strom der Luft! | Bella è la notte... O piacevole corrente d'aria! |
(a Corrado) | |
Mach'' Alles fertig! Fort, fort! | Prepara tutto! Via, via |
(Corrado via. Sigfrido si dà da fare colle sue armi, staccando la spada, la corazza etc, dalla parete) | |
Bald blick' ich dich wieder, mein Heimathschloss, der Thurmwart bläst, es jauchzt der Tross, die Thore rasseln vor mir auf... die Brücke fällt, ich schau' hinauf... |
Presto ti rivedrò Avito castello mio La vedetta sulla torre suona la tromba Il seguito tripudia Dinanzi a me s'aprono cigolando le porte Il ponte levatoio s'abbassa Io guardo in alto... |
(Appassionatamente) | |
Sie hat mich erblickt, sie fliegt mir
entgegen, und Aug' an Aug' und Brust an Brust! O Liebestreu', wie reich an Segen! O Wiederseh'n. so reich an Lust! Besigt ist der Feind, das Kreuz erhöht, des Glaubens Panier das Land durchweht! Wie grimm die Wuth des Heiden war... mit uns stritt Gott und seine Schaar! Voll Bangen blicklest du aus nach mir, mein Weib, aus deinen stillen Mauern... Was bangst 'du noch? Wirf fort dein Trauern... Nun trennt keine Macht mich mehr von dir! |
Ella m'ha visto, mi vola incontro Ed eccoci cogli occhi negli occhi e cuore su cuore! O fedeltà nell'amore, che ricca benedizione tu sei! O ritrovarsi così, che immensa gioia! Vinto è il nemico, alta splende la croce Il vessillo della fede sventola su tutta la terra! Com'era violenta l'ira dei pagani. Con noi combattè Dio stesso e la sua schiera. Piena di spavento, moglie mia, mi cercavi Guardando dalle silenziose mura... Perché tremi ancora? Lascia la tristezza! Nessuna forza mi allontana ormai più da te! |
(Ascoltando rumori all'esterno) | |
Wer sprengt so eilig in das Thor herein? Hör' ich recht? er lenkt die Schritte her zu mir! | Chi entra così in furia dal portone? Il cavaliere par fuor di senno... Se l'udito non m'inganna, i suoi passi lo portano da me! |
(s'avvicina alla finestra) | |
Da hackt ein Rab' am Fenster, was kann's bedeuten? | Un corvo sta beccando alla finestra. Che vorrà dire? |
(Golo entra coperto dal mantello con cui ha cavalcato) | |
SIGFRIDO | |
(con tono amichevole) | |
Du Golo? Herzlich sei gegrüsst! | Tu Golo? Ti saluto con tutto il cuore! |
(fa per abbracciarlo) | |
Doch wie so bleich du siehst... Du bringst nichts Gutes! | Ma come sei pallido... Non porti buone nuove. |
GOLO | |
Gutes nicht... | Buone, no. |
SIGFRIDO | |
(nascondendo il volto) | |
Mein Weib ist todt? | È morta mia moglie! |
GOLO | |
Sie lebt... | No, vive. |
SIGFRIDO | |
Sie lebt? Dann sei es, was es sei; ich trag'es leicht. | È viva? Allora, qualunque cosa sia, la sopporterò facilmente. |
GOLO | |
(porgendogli una lettera) | |
Lest selbst! | Leggete voi ! |
SIGFRIDO | |
Von meinem Hauscaplan... | È del mio cappellano' |
(Legge le lettera. Nei gesti e nell'espressione si manifesta vìa via l'orrore da cui è preso. Poi dice tra sé): | |
Herr des Himmels! lauscht mich die Schrift! | Dio del cielo! Forse la scrittura m'inganna. |
GOLO | |
(tra sé) | |
Mir beben die Knie... Ich
möchte zurück den grausigen Weg den mich Margaretha führt! |
Mi tremano i ginocchi. Vorrei risalire l'orrenda via In cui m'ha trascinato Margherita. |
SIGFRIDO | |
(Herr des Himmels! Hat sich die Welt verkehrt?) | Dio del cielo! Forse il mondo s'è capovolto? |
(Nella massima agitazione si precipita su Golo e lo stringe tra le sue braccia) | |
Golo!... Hier nimm mein Schwert, hau'nieder mich... doch wart'... erst sie, erst sie! Und dann, nimm, was ich hab', nimm's als dein Eigenthum! Nach Hause will ich nicht... Die Knechte, sie zeigten wohl auf mich mit Fingern... nach Hause will ich nicht, mein Sthloss und was sonst mein gehört, nimm du's.. du warst mir immer treu! |
Golo, prendi, qui, la mia spada e stendimi al suolo... no, attendi... prima lei, prima lei... e poi, prendi quel ch'io posseggo come se fosse cosa tua... Non voglio tornare a casa... i servi mi segnerebbero a dito, non voglio più tornare, prendi tu il mio castello e quel che mi appartiene, tu mi sei stato sempre fedele! |
GOLO | |
O fasst Euch, edler Herr! | Calmatevi, mio nobile signore! |
SIGFRIDO | |
Verhöhn' mich nicht mit deinem Trost! | Non irridermi colle tue parole consolatrici! |
GOLO | |
(piegando un ginocchio) | |
Hört mich: der dieses schrieb... der log... der log! | Ascoltami: chi ha scritto questo... ha mentito! |
SIGFRIDO | |
Der log? Geh', guter Golo! Du möchtest lügen, meinen Schmerz zu mildern... es gelingt dir' nicht... | Mentito? Via, buon Golo; vorresti mentire per attenuare il mio dolore... ma non ti riesce... |
GOLO | |
(tra sé) | |
(Entsetzen lasst beim Anblick dieses Mannes mich...) | Mi sento inorridire solo a guardar quest'uomo! |
SIGFRIDO | |
Und hörst du... Niemand auf der Weh soll mehr mich seh'n... Niemand wissen, wo ich geblieben! Doch auch sie. soll sterben! Hier nimm mein Schwert, imd hier den Rins; zeig' beides ihr, damit sie weiss von wem du kommst! |
Senti... nesuno al mondo deve più vedermi... né saper dove sia! Ma anche lei deve morire! Ecco, prendi la mia spada e questo anello: mostrale l'una e l'altro, perché sappia da chi l'ha avuti! |
(mentre sta per consegnare a Golo la spada e l'anello si ferma improvvisamente) | |
Doch still! Es fällt mir ein.... hier lebt eine Frau die mir erzählte von einem Wunderspiegel, drin sich zeige Veraang'ncs bis auf's Kleinste abgeschildert... |
Un momento! Mi viene in mente... che qui c'è una donna, che m'ha parlato di uno specchio magico, in cui si vede figurato il passato sino ai più minuti particolari. |
(Partono dopo che Sigfrido s'è vestito delle sue armi) | |
N. 15 - FINALE | |
La camera di Margherita, decorata in maniera fantasiosa con oggetti magici. Nel fondo lo specchio incantato, velato. Margherita è seduta a un tavolo e dorme. | |
MARGHERITA | |
(Svegliandosi dopo il breve preludio orchestrale) | |
Ich sah ein Kind im Traum... ein hübsches Kind. die Zähne weiss, die Backe roth und rund, die Augen... nein, die Augen sah ich nicht so recht... zwei Thränen stände drin... Es rief: zum Engel war ich dir bestimmt, du warfst mich in den Bach... Dummer Traum! |
Ho visto in sogno Una bella bambina Dai denti bianchi Le guance rosse e tonde E gli occhi... no, Non li ho visti bene Perché velati da due lacrime E mi diceva: «Ero destinata A essere il tuo angelo E tu m'hai gettato nel torrente» Che sogno stupido |
(si sente bussare alla porta) | |
Da fällt mir ein: hätt'ich das Mägdlein nicht ertränkt, und wär'es schön geworden, wie ich's sah im Traum, so klopfte" jetzt vielleicht ein Freiismann, ein solcher der das Glück bringt über Nacht! Lasst ruh'n die Todten, denn sie ruhen gut. Ei nun, wer stört sie? Stören sie doch mich! |
Eppure mi vien da pensare: Se non avessi affogato la bimba E fosse cresciuta bella Come l'ho veduta in sogno Ora forse alla porta busserebbe Un innamorato, di quelli Che fanno d'improvviso felici... Lasciamo in pace i morti Che riposano bene. Ma chi li turba? Così turbano anche me. |
(Si sente bussare un'altra volta con forza) | |
SIGFRIDO | |
(di fuori) | |
Hollah! Macht auf! | Olà! aprite! |
MARGHERITA | |
(apre, Golo e Sigfrido entrano) | |
Wer da! Herr Graf... so spät! | Guarda chi c'è! I! signor conte... E a quest'ora! |
(gli porta una sedia) | |
SIGFRIDO | |
Lasst, lasst! Wer sagt Euch, dass ich sitzen will! Ich halte mich nicbi lange dei Euch auf! |
Lasciate stare. Chi vi dice che voglio sedermi? Non mi tratterrò molto qui da voi! |
MARGHERITA | |
Was staht zu Diensten Euch, wenn nicht der Spiegel? | In cosa posso compiacerLa, se non con lo specchio? |
SIGFRIDO | |
Vergessen hätt' ich's fast... ja, ja, den Spiegel wollt'ich seh'n. So zeigt mir denn mein Weib, und was sie vor sechs Monden that. |
Me n'ero quasi dimenticato... sì, sì, volevo veder lo specchio. Mostratemi mia moglie e quel che fece sei mesi or sono. |
MARGHERITA | |
Ihr scheint erzürnt, mein edler Herr, drum bitt'ich, schlagt mir nicht, wenn, was Ihr seht, Euch nicht gefällt, das theure Stück entzwei! |
Sembrate irritato, mio nobile signore. Perciò vi prego non mi rompete Il prezioso specchio, se quel che vedete Non vi piace! |
SIGFRIDO | |
Hör auf! | Smettila! |
MARGHERITA | |
Das heisst: lang an! Doch die Bedingung: denkt jezt nicht an Ihn, der einst die Welt erschuf und sie erhält. |
Cioè: incomincia. Ma a una condizione: non pensate ora a Colui, che un tempo creò il mondo e lo mantiene in vita. |
SIGFRIDO | |
Sehr sonderbare Worte sprecht Ihr da! Den Spiegel, den Spiegel! |
Strane parole salgono sulle vostre labbra! Orsù lo specchio, lo specchio! |
MARGHERITA | |
(accennando a Golo) | |
Und hier der fremde Herr, soll her nicht geh'n? | E questo estraneo non dovrà andarsene? |
SIGFRIDO | |
Er ist mein Freund, mag Alles schau'n; wir Beid' sind rein! | È amico, può veder tutto, non c'è da sospettar di noi. |
GOLO | |
Sie reisst zu Sünd' und Schande mich fort, zu Sünd' und Schande! |
Ella mi trascina da un peccato e una vergogna all'altra. |
MARGHERITA | |
(in segreto a Golo) | |
Was bebst du, Feiger! Denke dran, wie dich die Gräfin höhnte! Dein muss sie werden noch! Mut, nur Mut! |
Perché tremi vigliacco? Ricordati come ti offese la contessa. E sarà tua! Coraggio su, coraggio. |
(Durante questo terzetto - che le voci s'intrecciano nella musica - Margherita è occupata con lo specchio, mentre Sigfrido cammina inquieto su e giù per la stanza) | |
GOLO | |
(a Margherita) | |
Du mahnst mich recht, schon reu'tes mich! | Mi rimproveri giustamente e già mi pento! |
SIGFRIDO | |
(a Golo) | |
Was bebst du, Golo! Denke dran, wie du mich rächst! |
Perché tremi, Golo! Pensando a vendicarmi |
(tra sé) | |
Die Wahrheit will ich wissen, ob auch das Herz mir bricht! |
Voglio sapere la verità Anche se il cuore mi si spezza! |
(con un gesto d'impazienza a Margherita) | |
Was zaudert Ihr, lasst seh'n den Spiegel! | E che aspettate? Fuori lo specchio! |
MARGHERITA | |
(segretamente a Golo) | |
Ein schönes Weib, fürwahr des Küssen werth! | È una bella donna! Degna davvero d'essere baciata! |
GOLO | |
Stehst du mir bei, so wird's gelingen! Mein muss sie werden, mein! |
Ma se m'aiuti, mi riuscirà! Dev'esser mia, mia! |
SIGFRIDO | |
Die Wahrheit wil ich wisen... | Voglio saper la verità, |
(con forza) | |
Den Spiegel, den Spiegel! | Lo specchio! Lo specchio! |
MARGHERITA | |
Ai vostri ordini! | |
(dopo aver fatto sedere Sigfrido sopra una seggiola, segna con la sua bacchetta magica un ampio cerchio, poi alza la mano al cielo e dice con tono solenne): | |
Erscheint! | Apparite! |
Il velario davanti allo specchio si divide in due parti; da strascichi di nebbia vien liberandosi lentamente il primo quadro: un ameno paesaggio a sera. Il castello di Sigfrido si vede di lontano. In primo piano campi di grano e verdi colli. Genoveffa sta passeggiando e guardandosi intorno ogni tanto con nostalgia. In ultimo Drago le vien incontro sortendo da alcuni cespugli. I due parlano insieme confidenzialmente e scompaiono poi dietro a uno dei verdi colli. | |
VOCI | |
(Prima femminili, poi maschili, infine alternate o insieme. Ancora dietro le scene) | |
Abendlüfte kühlend weh'n, Liebe singt in Wald und Feld! Kann ein Herz allein besteh'n, wo so selig rings die Welt. rings die Welt? Saaten wogen um dich her! Schlägt dein Herz nicht Liebeswogen. Den du suchst, er tritt daher... Erde wird zum Blüthenmeer: und du wirst hinabgezogen, hinabgezogen, wie die Biene seligschwer, wie die Biene seligschwei. |
Fresche spirano le ariette della sera, L'amore canta nel bosco e nei campi. Può restar solo un cuore Mentre tutto il mondo intorno è così felice? Il raccolto ti ondeggia intorno! E il tuo cuore non scandisce Il ritmo dell'amore? Colui che cerchi, ecco appare... La terra diviene un mare di fiori E tu sei attirata giù verso di lei Come l'ape gonfia di dolcezza... |
(Durante questo canto Golo e Sigfrido interloquiscono a turno dicendo): | |
SIGFRIDO | |
Sieh' da... Mein Schloss... ahrhaftig! | Guarda... il mio castello., è proprio lui! |
GOLO | |
(tra sé) | |
Mit Satan stellt die Hex' im Bunde! | Questa strega ha fatto alleanza col demonio |
(contemplando Genoveffa) | |
O holdeste der Frauen! | O bellissima tra tutte le donne! |
SIGFRIDO | |
Dort der Eichwald auch... und dort... auf dem Fusspfad die Gestalt... sie ist's... Mein Weib... Jezt auch Drago... Sie sprechen freundlich.... Wahrlich mit Jedem sprach sie so! |
Là perfino il querceto... E là, sul sentiero... quella figura... è lei, mia moglie. E ora ecco anche Drago. Parlano cordialmente insieme. Davvero, con tutti parlava cosi |
(il quadro scompare e alzandosi egli dice): | |
Da find' ich nichts zu schelten. Komm, Golo! Der Spiegel sagt mir nichts, was ich nicht wüsste! |
Qui non trovo nulla da ridire. Vieni, Golo! Lo specchio non mi rivela cose che non sapessi già! |
MARGHERITA | |
Monden wies ich ihn zurück, wie Ihr gewünscht. Wollt Ihr ein Bild villeicht aus neu'rer Zeit? |
Gli ho chiesto quel che avveniva sei mesi or sono come desideravate. Volete un quadro che risalga a tempi più recenti? |
SIGFRIDO | |
Was meinst du, Golo? | Che ne pensi, Golo? |
GOLO | |
Lasst seh'n! | Vediamo! |
SIGFRIDO | |
Wohl au denn! | Vediamo, dunque! |
MARGHERITA | |
(con tono solenne) | |
Erscheint! | Apparite! |
(Sigfrido si è rimesso a sedere) | |
Un giardinetto nel cortile interno del castello. Nello sfondo si riconoscono le torri e gli edifici del primo atto che spuntano sopra i muri. In un angolo nascosto un fitto pergolato: è il momento più buio della sera. Alla fine del canto appare la luna che illumina la scena e permette di riconoscere le figure di Genoveffa e di Drago sedute sotto il pergolato. | |
VOCI | |
(dietro la scena) | |
Wann die Lichter der Krde vcrgKih'n ann der Blüthen Kelche geschlossen, eine Blume der Nacht ist entsprossen, möchte heimlich erblüh'n! |
Quando si affievoliscono le luci della terra E i calici dei fiori si chiudono Sboccia nella notte un fiore E vorrebbe segretamente splendere. |
SIGFRIDO | |
Der Garten meines Burghofs ist's, die Laube an der Mauer dort... ich kenn sie wohl! |
È il pergolato presso al muro E il giardino nel cortile del mio castello Li conosco bene! |
VOCI | |
Wann die Sterne funkeln und sprüh'n wann der Mond seine Wunder ergossen, |
Quando le stelle lucenti scintillano E la luna spande i suoi incanti |
(appare la luna) | |
hat her Liebe Reich sich erschlossen möchte heimlich erglüh'n, möchte heimlich erglüh'n! |
Si schiude il regno dell'amore Sboccia nella notte un fiore E vorrebbe segretamente splendere. |
SIGFRIDO | |
Sie beid' allein... zur Abendstunde... | Loro due soli... la sera |
(tra sé) | |
Bursch, du bist keck! | Ragazzo, sei sfacciato! |
(poi s'alza e cammina inquieto su e giù) | |
GOLO | |
So sah ich oft sie sitzen, doch ahnt' ich Schlimmes nicht. |
Così li ho visti spesso, ma non sospettavo nulla di male. |
SIGFRIDO | |
Das Schlimme seh' ich noch nicht! So sittsam wie sie blickt, so scheint sie nur als Herrin sich zu fühlen, er als Diener. |
Non vedo ancor nulla di grave! Da quanto il suo sguardo è dignitoso Essa par comportarsi come una signora E lui come un servo. |
GOLO | |
Wohl dem, der da vertraut! | Beato colui che si fida! |
SIGFRIDO | |
(a Margherita con forza) | |
Könnt noch ein Bild Ihr exen... aus jüngster Zeit ein Stück! |
Potresti evocarmi per incanto ancora un quadro, un'immagine degli ultimi tempi? |
MARGHERITA | |
Drei Bilder steh'n in meiner Macht, mehr nicht' Wollt noch das letzte Ihr? |
Tre quadri posso mostrarvi, non più! Volete l'ultimo? |
SIGFRIDO | |
Das letzte denn! | E l'ultimo sia! |
MARGHERITA | |
(invocando gli spiriti) | |
Erscheint, erscheint, erscheint! | Apparite, apparite. |
La stanza da letto di Genoveffa. Sul letto Genoveffa addormentata. Drago apre con cautela la porta. Genoveffa, svegliatasi, gli porge amichevolmente la mano. | |
VOCI | |
(dietro le scene) | |
Leiser tritt durch stille Haus! Ferne dei, der sie bewacht! Sei verschwiegen, dunkle Nacht, lösch' die hellen Lichter aus! Von dem Baum im Paradies, dess' vcrbot'ne Frucht so süss, list'ge Schlange, brich auf's Neu' gold'ne Frucht und kriech'herbei! Leiser tritt durch stille Haus! Ferne der, der sie bewacht! Sei verschwiegen, dunkle Nacht, lösch' die hellen Lichter aus! |
Un passo lieve nella casa silenziosa! Lontano è colui che la sorveglia! Taci oscura notte Spegni le chiare luci. Dall'albero del Paradiso terrestre Il cui frutto proibito è così dolce O astuto serpente, cogli ancora Un aureo frutto e fuggi via! |
(Durante tutto questo quadro Sigfrido misura la scena con passi concitati senza volgere lo sguardo allo specchio Solo all'ultimo momento, quando Genoveffa porge la mano a Drago, gli dà un'occhiata. Poi grida): | |
SIGFRIDO | |
Schurke! Drago! | Birbante! Drago! |
(a queste parole sfodera la spada, spezza lo specchio e trascinando Golo con sé dalla porta grida): | |
Golo. räche mich! | Golo! vendicami! |
MARGHERITA | |
(coprendosi gli occhi) | |
O Gott! | O Dio! |
(dallo specchio rotto sorge lo spettro di Drago) | |
Furchtbar Gesicht, vesclrwind'! | Pauroso fantasma, scompari! |
LO SPETTRO DI DRAGO | |
Umsonst versuchst du deine Macht an mir! | Invano provi su di me la tua potenza! |
MARGHERITA | |
Wer sandte dich? | Chi l'ha mandato? |
LO SPETTRO | |
Der Herr! | Il Signore! |
MARGHERITA | |
Ich kenn' ihm nicht! | Non lo conosco |
LO SPETTRO | |
Du riefst ihn an, und er gebietet dir durch meinen Mund: Schnell mach' dich auf, dem Grafen Siegfried, was du an ihm gelrevelt, zu gesteh'n. |
Tu l'hai invocato e per bocca mia Egli ti comanda: Sbrigati, corri dal conte Sigfrido a confessare il misfatto che hai compiuto. |
MARGHERITA | |
Und thu' ich 's nicht... | E se mi rifiuto? |
LO SPETTRO | |
So wird dir binnen Mondes frist der Holzstoss auigerichtet... Du stirbs den Feuertod... So ist bestimmt. |
Allora tra un mese verrà preparato per te il rogo e tu morrai tra le fiamme. Questo è il tuo destino. |
MARGHERITA | |
So tödt' ich mich vorher! | Allora m'uccido prima! |
LO SPETTRO | |
Vorsuch' es nicht! In Flammen wirst du Salamander sein, im Schooss der Erde Wurm, und gegen Stahl und Eisen wie von Stein! |
Non lo tentare! Tra le fiamme sarai una salamandra, nel seno della terra un verme e una pietra dinanzi al piombo e al ferro. |
MARGHERITA | |
Entsetzen packt mich... | L'orrore mi afferra. |
LO SPETTRO | |
Ja, so geschieht's! So wird's erfüllt! | Si, così avverrà e il destino tuo si compirà! |
(scompare) | |
MARGHERITA | |
Schon lecken die Flammen am Holz! Sie fassen mich blutig roth! Wie's nagt, wie's brennt! O Tod! |
Le lingue delle fiamme Già strisciano sulla legna! Mi afferrano rosse come sangue! |
(dai frammenti dello specchio sorgono delle fiamme che via via invadono tutto lo sfondo) | |
Fürchterlich! Fürchterlich! Wo flieh'ich hin, wo berg'icli mich Rettung. Rettung! Hülfe! Rettung! Hülfe! Rettung! Siegfried! Siegfried! Siegfried! |
Orrore! Orrore! Dove fuggo? Dove cerco rifugio? Aiuto! Salvatemi! Sigfrido! Sigfrido! |
(si precipita via correndo avvolta ira le fiamme) | |
ATTO QUARTO | |
Selvaggio paesaggio roccioso. Cielo oscurato dalle nuvole. Nello sfondo, appena visibili, si levano in alto le torri del castello di Sigfrido. Si sente il mormorio di un ruscello nel bosco. A sinistra, in mezzo a un fìtto gruppo di alberi, ai piedi di un bosco roccioso, è seminascosta una croce con un'immagine di Maria. Quando s'alza il velario si vedono in alto tra le rocce Genoveffa, miseramente vestita, Baldassarre e Gaspare che le stanno ai lati, mentre un po' più lontano li segue Angelo che porta le armi. Scendono lentamente cantando. | |
GENOVEFFA | |
Steil und steiler ragen die Felsen, drohende Gründe! Schreckliche Wildniss! Sagt, wann sind wir am Ziele? |
Sempre più erte si fanno le rupi; che abissi minacciosi! Che luoghi orridi e selvaggi! Ditemi, quando giungeremo alla méta? |
GASPARE E BALDASSARRE | |
Vorwärts jetz! | Presto. |
GENOVEFFA | |
Der Tag ist schwühl, die Füssen schmerzen gönnt eine Weile Ruhe der Müde! |
La giornata è afosa, mi dolgono i piedi, concedete a una stanca donna un momento di riposo! |
GASPARE E BALDASSARRE | |
Worwärls! | Avanti! |
GENOVEFFA | |
Grausames Leid fugt ihr mir zu! | Mi date un violento dolore. |
GASPARE E BALDASSARRE | |
Vorwärts! | Avanti! |
GENOVEFFA | |
Fürchtet ihi nicht, das einst erscheine, der einst mir rächen wird? |
Non avete paura di chi un giorno pure verrà e mi vendicherà? |
GASPARE E BALDASSARRE | |
Heuchlerin, schweigt! | Tacete, ipocrita! |
GENOVEFFA | |
Wehe mir, Armen! Hier fürth kein Weg zurück! | Ah povera me! Qui non si tonta più indietro. |
(sono giunti in primo piano sulla scena) | |
BALDASSARRE | |
(a Genoveffa) | |
Hier wartet! | Aspettate qui! |
(poi fa cenno ad Angelo di allontanarsi e si ritira con Gaspare un po' in secondo piano. S'intravedono solo di tanto in tanto, come se facessero la guardia, camminando su e giù) | |
GENOVEFFA | |
Weh' mir, kaum halt' ich aufrecht mich! | Ahimè, mi reggo appena in piedi. |
GASPARE E BALDASSARRE | |
(intonando la «Canzone dei truffatori ») | |
Sie hatten Bcid' sich herzlich lieb, Spitzbübin war sie, er ein Dieb Wenn Schelmenstreich'er machi! Sie warf sich hin und lacht' und lacht'! Um sechse früh ward er gehenkt, um sieben drauf in's Grab gesenkt; sie aber schon um acht 'nen Andern küsst, und lacht', und lacht'! |
« Si volevan proprio bene Lei, una briccona e lui un ladro E quando lui combinava qualche tiro Lei si buttava giù a ridere e rideva! Alle sei lui venne impiccato Alle sette, calato nella fossa Ma lei alle otto già Baciava un altro e rideva! » |
GENOVEFFA | |
Die letze Hoffnung schwindet, bald ist's vorüber! Sterben müssen, so jung, sterben von Mörder hand... preisgegeben der Schandel! Zeigt kein Ausweg sich? Erscheint kein Retter? |
Svanisce l'ultima speranza Presto sarà finita! Morire sì giovane... Per mano di assassini... Esposta alla vergogna! Non c'è proprio scampo? Non vien chi mi salvi? |
(levandosi in piedi) | |
Was leuchtet hier aus dunklem Versteck? Ein Kreuz, ein Muttergottesbild! Dies sah'n sie nicht, sie hätten den letzen Trost mir geraubt! O heil'ge Jungfrau, blick'auf mich, gieb Kraft, das Bitterste zu tragen! Mich geb'ich hier in deine Hand, die du zum Heil mir ausgestrecket; o zieh'sie nicht 2urück, du leitest mich zu meinem Glücke, gieb, das dazu kein Weg |
Sigfrido, Sigfrido Non senti tu la voce Della tua donna fedele e innamorata? E un giorno si scoprirà la colpa E tu mi chiamerai appassionatamente Ma non ti potrò consolare, Sigfrido, Né dirti che ho perdonato ed obliato Ogni dolore per te! Non c'è proprio scampo? Non vien chi mi salvi? |
(vede la croce) | |
mich schrecket. Du leitest mich zu meinem Glück, mich geh'ich hier in deine Hand, die du zum Heil mir ausgestrecket, zieh' sie nicht zurück, du leitest mich zu meinem Glücke! |
Cosa splende qui nell'oscurità? Una croce, un'immagine della Madonna. Non l'hanno vista; M'avrebbero tolto anche quest'ultima grazia! Vergine Santa, guardami, |
(s'inginocchia) | |
Wie wird die Luft von Tönen wach, wie weh'n zum Herzen mir sie mild! Und Fels und Wald hallt von den Tönen bach wie wird auf einmal alles Leid gestillt! |
Dammi la forza di superar la prova estrema! Mi abbandono nelle tue mani Tese per salvarmi, Non le ritrarre, Tu mi guidi Alla mia felicità, Concedi che la via non mi spaventi. L'aria, è tutta percorsa di suoni, Che dolcemente mi vibrano nel cuore! E monti e boschi echeggiano di quest'armonia! E subito ogni dolore vien placato! |
(una luce rossa che parte dall'immagine di Maria, avvolge col suo riflesso Genoveffa) | |
Was schau'ich? öffnet sich der Höhle Dach? Der Himmel über mir von Glanz erfüllt und in dem Glanz der Liebe Bild! |
Che vedo? Si schiude forse il tetto della caverna? Il cielo sopra a me è pieno di splendore E nella luce vedo l'immagine dell'amore! |
CORO | |
(dietro le scene) | |
Frieden sei mit dir! Frieden! Frieden! | La pace sia con te! |
GENOVEFFA | |
Allgütiger! Sieh' mich vor dir im Staube! Was ist vor deines Himmels Herlichkeit der Menschen Noth, der Erde kurzes Leid! Du läss'st mich der Verzweiflung nicht zum Raube, Du Liebesquell, mein Hort, an den ich glaube, durch Trübsal führst du ein zur Seligkeit! Du Liebesquell, mein Hort, an den ich glaube, durch Trübsal führst du ein zur Seligkeit! Verschwunden_ isi die hohe Lichtgestalk... der Ton verhallt... des Himmels Glanz erblasst. |
Dio clemente! Eccomi dinanzi a Te nella polvere! Cos'è di fronte alla Tua celeste magnificenza L'umano dolore, la breve pena della vita terrena? Tu non vuoi ch'io sia preda della disperazione. Tu, sorgente d'amore e rifugio, in cui confido, Attraverso le pene ci guidi alla felicità... Scomparsa è la celeste immagine luminosa... Svanita l'armonia... Impallidito lo splendore del cielo |
(levandosi in piedi) | |
Ich höre Schritte durch den Wald... | Sento dei passi nel bosco... |
(vi vede apparir Golo da lontano) | |
Was kommen mag, ich bin gefasst! | Qualunque cosa accada, io sono pronta! |
N. 17 - SCENA | |
GOLO | |
Keimt Ihr den Ring'... Und auch das Schwert? Das Schwert gab mir Graf Siegfried, dass Ihr den Tod von ihm empfangt, den Ring, damit an seines Willens Ernst Ihr keinen Zweifel hegt. Wie dünkt Euch das? |
Conoscete quest'anello? E anche questa spada? L'una mi fu data dal conte Sigfrido perché vi dia la morte, l'altro perché non possiate dubitare ch'egli voglia far sul serio. Che ve ne pare? |
GENOVEFFA | |
Ihr lügt! | Mentite! |
GOLO | |
Lügt auch dies Schwert? Lügt auch der Ring, derselbe, den Siegfried einst am Traualtar Ihr gabt? |
Mente anche la spada, anche l'anello, che avete dato un giorno a Sigfrido all'altare? |
GENOVEFFA | |
Fass ess' nicht! | Non posso creder a quel che vedo. |
GOLO | |
(sedendosi sopra una rupe di fronte a Genoveffa) | |
Was denkt Ihr über Drago's Nacht besuch? | Che pensate della visita notturna di Drago? |
GENOVEFFA | |
Ich? Nichts. Was denkt Er? | Io? Nulla. E lui che ne pensa? |
GOLO | |
Was ein Jeder denkt... dass Ihr auf's Ärgste ihn berückt! |
Quel che ne pensan tutti... cioè che lo avete ingannato nella maniera più ignobile. |
GENOVEFFA | |
In dieser Stunde fängt mein Elend an! | Quest'ora segna l'inizio della mia sventura! |
GOLO | |
Mit himmer höh'ren Reizen Euch zu schmücken... | Per ornarvi di un fascino sempre, piti vivo! |
GENOVEFFA | |
O frevelhafter Spott! Was säumt Ihi noch? Hier bin ich, tödtet mich! Ihr thut ein gutes Werk! |
O folle derisione! Che aspettate? Eccomi qua, uccidetemi, fate un'opera di carità! |
GOLO | |
(levandosi in piedi) | |
Wenn Ihr so muthig seid, dass Ihr den Tod erwählt... ich bin zu Feig', dies schöne Haupt, das mir wie Sonn' und Mond und Sterne war, an's Schwert zu liefern. Kommt und entflieht mit mir! |
Se avete tanto coraggio da scegliere la morte... Io invece non mi sento la forza di cedere alla spada questo bel capo, che era per me sole, luna e stelle insieme. Venite e fuggite con me! |
GENOVEFFA | |
Ihr sprecht in Wahnsinn! | Parlate in un accesso di follìa. |
GOLO | |
Kommt und entllieht mit mir! Einmal nur gieb, was du geben kannst, nur einmal lass ruh'n mich an deiner Brust! |
Vieni e fuggi con me; Dammi una sola volta quel che puoi dare, concedimi una sola volta di placar la mia passione sul tuo petto! |
GENOVEFFA | |
Zurück. Ehrloser! | Indietro, uomo senza onore! |
GOLO | |
Nur einmal gönn' mir dies Himmels glück! | Dammi una sola volta questa celeste gioia! |
GENOVEFFA | |
Hinweg, du fluchbelad'ner Mann! | Via, maledetto! |
GOLO | |
(con sempre maggior insistenza) | |
Hollnich! Vom Tod will ich dich retten; nur bitte! | Senti, dalla morte ti salverò, ma implorami! |
GENOVEFFA | |
Euch? O nie! | Voi? Mai! |
GOLO | |
Bedenk', du bist in meiner Macht! Ein wink von mir... | Pensa che sei in mio potere! Un cenno solo |
(accennando dietro le scene) | |
und jene Männer greifen dich! | e quegli uomini ti afferrano! |
GENOVEFFA | |
Ich bin in Gotteshand' | Sono nelle mani di Dio! |
GOLO | |
O sprich es aus, ein einzig Wort, und du bist frei! | Dì una sola parola e sei libera. |
(Genoveffa gli volge le spalle) | |
O sprich es aus! Du schweigst? | Taci? |
(volgendosi verso il fondo della scena) | |
Ihr Männer! Treten vor! Seid ihr bereit des Herrn Befehl an seiner sünd'gen Gattin zu vollzieh'n? |
Voi laggiù! Venite! Siete pronti a eseguire il comando impartito dal conte nei riguardi della colpevole sposa? |
GASPARE E BALDASSARRE | |
Ja! | Sì. |
GOLO | |
(consegnando loro la spada di Sigfrido) | |
Ihr sollt es nach des Grafen Willen mit diesem Schwerte nur. |
Dovete giustiziarla, secondo l'ordine del conte, con questa spada. |
GASPARE E BALDASSARRE | |
Wie ihr befehlt, so wird's gescheh'n! | Come avete comandato, sarà tatto! |
GOLO | |
Thut eure Pflicht! Ich geh!... Und Hört; Kehr ich zur Nacht nicht heim m's Schloss, so sucht mich nicht, und sagt den Andern: |
Fate il dover vostro! Io vado!... E sentite ancora: se a notte non ritorno al castello, non mi cercate e dite agli altri: |
(con forza) | |
ich sei zu Ross, den Falken auf der Hand, in's Land hinein gesprengt! | che a cavallo, col falco sulla mano, son partito di galoppo. |
(si allontana rapidamente lungo il sentiero tra le rupi da cui è venuto. Lo si può seguire con lo sguardo sino al punto in cui Gaspare dice, rivolgendosi a Genoveffa) | |
GASPARE | |
Habt Ihr noch einen Wunsch, so nennt ihn! Kann ich ihn erfüllen, soll's gescheh'n! |
Se avete ancora un desiderio, esprimetelo! Se lo posso esaudire, lo farò! |
GENOVEFFA | |
(mentre via via la scena si oscura e si annuncia vicina la tempesta) | |
Wenn mein Gemahl zurückehrt, sagt ihm dies: dass ich, wie hart er auch mit mir verführ, ihm Alles doch, bevor ich starb, vergab. |
Quando mio marito tornerà, ditegli che, anche s'egli è stato duro con me, gli ho perdonato tutto prima di morire. |
N. 18 - RECITATIVO, TERZETTO E SCENA | |
BALDASSARRE | |
Weib, heuchelt nicht im letzten Augenblick! Ich sah den Drago selbst in Eurem Schlafgemach. |
Donna, non simulare negli ultimi istanti di vita! Ho visto coi miei occhi Drago nella vostra camera! |
GENOVEFFA | |
Ich sah den Drago erst, als Ihr ihn saht. | Anch'io ho visto Drago quando l'avete veduto voi! |
BALDASSARRE | |
Ei, wie Ihr lügt! | Oh come mentite! |
GENOVEFFA | |
Golo, in michl entbrannt, und abgewiesen, wie es sich geziemt, spann Ränke. |
Golo infiammato d'amore per me e respinto, come si conveniva, ha tramato la vendetta. |
BALDASSARRE | |
Weiter nur! | Avanti! |
GENOVEFFA | |
Den guten lrommen Knecht bethört'er, dass er in mein Schlafgemach sich schlich. |
E ha stordito tanto quel servo buono e devoto, da spingerlo a introdursi di nascosto nella mia stanza da letto. |
BALDASSARRE | |
Nun ist's genug! Ihr macht es wie die Schlange; wenn man sie zertritt, so stich sie noch! |
E ora basta! Fate come i serpenti; quando si pestano, mordono ancora. |
GENOVEFFA | |
Umsonst versucht mein Mund die rohen Herzen zuerweichen! | Invano le mie labbra si provano a intenerire questi cuori spietati! |
(inginocchiandosi dinanzi alla croce) | |
Schickst du kein Zexhen deiner Huld, so sterb' ich jetzt! Doch deinem Willen muss ich mich neigen. | Se tu non mandi un segno della Tua grazia, dovrò morire! Pure debbo inchinarmi al Tuo volere! |
GASPARE | |
(a Baldassarre) | |
Führ' sie vom Kreuze fort; am Kreuz mag ich nicht morden! | Allontanala dalla croce, sotto la croce non la voglio uccidere! |
GASPARE E BALDASSARRE | |
(insieme) | |
Fort von hier! | Via di qua! |
GENOVEFFA | |
Vom Kreuze lass'ich nicht! | Dalla croce non mi allontano. |
BALDASSARRE | |
Glaubt Ihr das Kreuz schütz auch ein buhlend Weib? | Credete forse che la croce protegga anche una donna che ha peccato? |
GENOVEFFA | |
Vom Kreuze lass1 ich nicht, von meinen Heiland lass'ich nicht! | Non mi allontanerò dalla croce, ne dal mio Salvatore! |
BALDASSARRE | |
Hinweg, hinweg! | Via, via! |
GASPARE | |
(a Baldassarre, sottovoce) | |
Mir ist, als hört' ich in der Fern' Geschrei und Hornerruf. Hörst du nicht Hörst du nicht? |
Mi par di sentire lontane grida e squilli di corno! Non senti, non senti? Io li sento bene. |
BALDASSARRE | |
Schweig', Feiger, schweig! Schweig' Feiger, schweig'! | Taci, vigliacco, taci, la paura ha acuito il tuo udito! |
(a Gaspare) | |
Die Furcht hat dem Gehör geschärft. Fass'an, fass'an! | Colpisci, su! Via! Dai! Colpisci! |
GASPARE | |
(a Baldassarre) | |
Mit di'bl die Hand, ich Kann es nicht! | Mi trema la mano, non posso! |
GENOVEFFA | |
(pregando fervidamente) | |
Schickst du kein Zeichen deiner Huld, so sterb'ich jetz, so sterb'ich jetz! Doch deinem Wille muss ich mich neigen! Heb' gnädig mich zu dir empor! |
Attirami, pietoso, a Te! |
(Gaspare butta via la spada e fugge) | |
BALDASSARRE | |
So sei's! | Sia pure! |
(Mentre Baldassarre sta, per vibrare un colpo contro Genoveffa, Angelo, che sino a quel momento s'era nascosto dietro una roccia si precipita su di lui, gli strappa la spada e insegue i due assassini. In quel momento cominciano ad apparire sulle cime più lontane diversi gruppi di cacciatori e servi. Genoveffa è intanto caduta svenuta al suolo. Via via la scena si anima per la presenza dei cacciatori coi loro corni da caccia che si sono già uditi in squilli isolati nelle battute precedenti) | |
CORO DEI CACCIATORI | |
(tenori e bassi) | |
Sie ist's, sie ist's! Sie
ist's, sie ist's! Am Kreuze dort! Den Mördern nach! Zu Hülfe, zu Hülfe, zu Hülfe! Wo isl der Graf? Fort, suchet ihn! |
È lei. è lei, là presso la
croce! Dietro agli assassini! Aiuto, aiuto! Dove è il conte? Su, cercatelo! |
(la tempesta si allontana) | |
MARGHERITA | |
(con voce squillante, dietro le scene) | |
Graf Siegfried herbei! | Conte Sigfrido! Qui! |
SIGFRIDO | |
(guidato da Margherita, si precipita, profondamente addolorato, ai piedi di Genoveffa. Margherita scompare poi subito dietro le rocce) | |
O Genoveva! | Oh Genoveffa! |
CORO | |
Da nah er! Weh' sie erkennt ihn nicht! | Ahimè, ella non lo riconosce! |
SIGFRIDO | |
Mein theures Weib! | Mia sposa amata! |
CORO | |
Der Schreck raubt ihr die Sinne! | Dallo spavento ha perso la conoscenza! |
GENOVEFFA | |
(ancora mezza svenuta) | |
Gut'ger Gott... Wo bin ich? | Signore misericordioso, dove sono? |
SIGFRIDO | |
Mein theures Weib! | Mia sposa amata! |
GENOVEFFA | |
(vivacemente) | |
Die Stimme kenn'ich | Conosco questa voce... |
(con voce più sommessa) | |
wie Wolken liegt's vor den Augen mir... | Mi par come una nube mi stesse davanti agli occhi! |
(riconoscendo Sigfrido) | |
Siegfried, du bist's! Siegfried, du bist's! Du bist's! | Sei tu, Sigfrido, sei tu! |
CORO | |
Welch' Wiedciseh'n, welch' Wiederseh'n! | Quale incontro! |
N. 19 DUETTO | |
SIGFRIDO | |
O lass'es ruh'n dein Aug' auf mir! | Oh, che il tuo sguardo si posi su di me! |
GENOVEFFA | |
Ich mische meine Thronen mit den deinen! | Le mie lacrime si confondono con le tue. |
SIGFRIDO | |
Ich bin die Schuld an deinem Elend, ich bin's der dich in Noth gebracht! |
Sono io la colpa della tua pena, Son stato io a ridurti a questo punto! |
GENOVEFFA | |
Spricht nicht so! | Non lo dire! |
SIGFRIDO | |
Wie kann ich dich versöhnen! | Come posso ottenere il tuo perdono? |
GENOVEFFA | |
Spricht nicht so! Es war nicht deine Schuld, der Himmel iügt'es so. |
Non parlare così. Non è stata colpa tua, il cielo l'ha voluto. |
SIGFRIDO | |
So lang'ich lebe, kommt kein Trost in meine Brust! | Non potrò placare i miei rimorsi, per tutta la vita! |
GENOVEFFA | |
Glaub' mir, auf's Neu' kehrt Ruh' und Glück zurück; gelingen wird es meiner Lieb' und Treu'! O glaub's mir, gelingen wird es unsrer Lieb' und Treu'! |
Credimi, la pace e la felicità è tornata di nuovo tra noi: il mio amore e la mia fedeltà te lo proverà! |
SIGFRIDO | |
Kein Trost, kein Trost... O theures Weib! Gelingen wird es deiner Lieb' und Treu'! |
Amata sposa! Il mio amore e la mia fedeltà te lo proverà! |
(insieme a Genoveffa ripete le ultime parole poi rivolto al coro) | |
GENOVEFFA E SIGFRIDO | |
Auf's Neu kehrt Ruh' und Glüok zurück; gelingen wird es unsrer Lieb' und Treu'! |
Il mio amore e la mia fedeltà te lo proverà! |
SIGFRIDO | |
Kommt Alle mit ins Schloss, den dieser Tag, ein Festtag soll er sein: die Glocken läuten schon von fern, |
Venite tutti al castello, perché questo deve esser un giorno di gran festa, già suonano le campane da lontano, |
(si comincia infatti a sentir un rintocco gioioso di campane, prima lontano e, poi durante il coro seguente, sempre più intenso) | |
und Priester solen Messe singen, dem Hocherhab'nen unsern Dank zu bringen. |
e i sacerdoti celebreranno la messa per render grazie all'Altissimo! |
N. 20 - DOPPIO CORO | |
CORO I | |
(dietro le scene, raccolto in chiesa) | |
Nun hebet Herz und Hände, voll Freude himmelan, zu ihm, dess' Mach! ohn' Ende, dem All' wir unterthan! Sein Reich, es soll besteh'n in aller Ewigkeit, für ihn zum Tod zu geh'n, war's allzeit wir' bereit! |
Levate l'anima e il cuore Pieni di gioia All'Onnipotente Cui tutti siam sottomessi! Sempre il Suo regno si mantenga Per tutta l'Eternità; A incontrar la morte per Lui Siamo tutti pronti. |
CORO II | |
(disponendosi in corteo) | |
Lasst den Ruf erschallen in's Land hinein: die edle Herrin, ohes Glück, sie kehrt zurück! Ohen Glück! |
Spargete di verdi fronde il cammino, In tutto il paese si sparga la novella: La signora, che ha tanto sofferto, torna alla sua casa! Oh altissima felicità! |
(mentre le ultime voci del primo coro si andavano estinguendo, e quelle del secondo coro, accompagnate da un più intenso suono di campane, aumentavano sempre più di volume, la scena si è mutata e ha ripreso l'aspetto che ha nel primo atto; via via si va riempiendo di cavalieri e di contadini che attendono il corteo delle persone che tornano dal bosco. Tutto è parato a festa. Dinanzi alla chiesa si vedono gruppi di persone in ginocchio o in atto di pregare. Quando il coro dei cacciatori giunge sulla scena, canta insieme all'altro la strofa seguente): | |
CORO I E II | |
Was konnl' uns bringen Schaden, da er ja mit uns war! Er ist der Quell der Gnaden, der ew'ge, licht und klar! |
Qual danno può colpirci S'Egli è con noi? Egli è la fonte della grazia Eterna, limpida e splendente! |
N. 21 - FINALE | |
HIDULFUS | |
(esce di chiesa, con un numeroso seguito, mentre cessa lo scampanìo; Sigfrido e Genoveffa s'inginocchiano davanti a lui, insieme a tutti gli altri) | |
Seid mir gegrüssi nach schwerer Prüfung Tagen! Sie sind dahin... und sieggeschmückt seid aust dem Kampfe ihr hervorgegangen. |
A voi il mio saluto, dopo giorni di dura prova! Ma ormai sono passati e voi siete usciti dalla lotta col lauro della vittoria! |
GENOVEFFA E SIGFRIDO | |
(insieme) | |
Des Herren Gnaden sichtbarlich hat sich an uns erwiesen! | La grazia del Signore si è manifestata visibilmente con noi! |
HIDULFUS | |
So füg ich denn, die lange sich vergebens suchten, eure Hände auf's Neu' zusammen! Der so gnädig über euch gewaltet, bleib' euch gnädig immerdar! |
Or dunque io ricongiungo ancora una volta le vostre mani, che si sono invano cercate! La grazia di Colui, che vi ha assistiti resti sempre con voi! |
GENOVEFFA E SIGFRIDO | |
Er bleibe gnädig immerdar! | Resti sempre con noi! |
CORO | |
Er Bleibe gnädig immerdar! gnädig, gnädig! | Resti sempre con voi! |
(Sigfrido e Genoveffa si son levati in piedi, e con loro il coro) | |
Schalle, festliche Sang, ertönet, jubelnde Lieder! Siegfried Heil, dem tapfren Helden! Heil Genoveva, Heil! |
Risuona, dantico solenne, echeggiate, inni di gioia! Viva Sigfrido, il prode eroe! Viva Genoveffa! |
HIDULFUS | |
Heil Genoveva, der hohen Frau! | Viva Genoveffa, l'eletta donna! |
CORO | |
Heil Genoveva, der hohen Frau! Das uns so lang'entrissen war, das edle Paar, es kehrt' uns zurück! |
Viva Genoveffa l'eletta donna! La nobile coppia, che sì a lungo ci mancò, torna tra noi. |
(Alcune fanciulle, danzando, offrono fiori agli sposi) | |
Siegfried Heil, dem tapf'ren Helden! Heil Genoveva, der hohen Frau! |
Viva Sigfrido, il prode eroe! Viva Genoveffa l'eletta donna! |
FINE DELL'OPERA |