Aufträge (Incarichi), op. 77 n. 5

Romanza per voce e pianoforte

Musica: Robert Schumann (1810 - 1856)
Testo: Charles L'Egru Organico: voce, pianoforte
Composizione: 1850
Edizione: Siegel & Stoll, Lipsia, 1851
Testo

Aufträge
Incarichi
Nicht so schnelle, nicht so schnelle!
Wart ein wenig, kleine Welle!
Will dir einen Auftrag geben
An die Liebste mein.
Wirst du ihr vorüberschweben,
Grüße sie mir fein!
Sag, ich wäre mitgekommen,
Auf dir selbst herabgeschwommen:
Für den Gruß einen Kuß
Kühn mir zu erbitten,
Doch der Zeit Dringlichkeit
Hätt' es nicht gelitten.
Non così presto, non così in fretta!
Piccola onda, un poco aspetta!
Un incarico ti voglio affidare
che alla mia amata dovrai destinare:
Se fluttuando passerai vicino a lei
cortese portale i saluti miei.
Dille che con te sarei venuto
e sopra di te avrei pure nuotato,
un bacio in cambio del mio saluto
con fare ardito le avrei domandato,
ma il tempo che corre spedito
non lo avrebbe consentito.
Nich so eillig! halt! erlaube,
Kleine, leichtbeschwingte Taube!
Habe dir was aufzutragen
An die Liebste mein!
Sollst ihr tausend Grüße sagen,
Hundert obendrein.
Sag, ich wär' mit dir geflogen,
Über Berg und Strom gezogen:
Für den Gruß einen Kuß
Kühn mir zu erbitten,
Doch der Zeit Dringlichkeit
Hätt' es nicht gelitten.
Non così in fretta!Ferma! Sii buona.
mia lieve e veloce colombina!
Un incarico ti devo dare
che alla mia amata dovrai destinare.
Mille saluti le devi mandare
e cento ancora ne devi portare.
Dille che con te sarei volato,
che monti e fiumi avrei attraversato,
un bacio in cambio del mio saluto
con fare ardito le avrei domandato,
ma il tempo che corre spedito
non lo avrebbe consentito.
Warte nicht, daß ich dich treibe,
O du träge Mondesscheibe!
Weißt's ja, was ich dir befohlen
Für die Liebste mein:
Durch das Fensterchen verstohlen
Grüße sie mir fein!
Sag, ich wär' auf dich gestiegen,
Selber zu ihr hinzufliegen:
Für den Gruß einen Kuß
Kühn mir zu erbitten,
Du seist schuld, Ungeduld
hätt mich nicht gelitten.
Una mia spinta non aspettare,
anche tu, pigro disco lunare!
Conosci ciò che io ti ho ordinato
da destinare al mio bene amato:
per la finestra con passo felpato
cortese portale il mio saluto.
Dille che su di te sarei pure salito
e fino a lei avrei pure volato.
Un bacio in cambio del mio saluto
alla fine le avrei domandato,
è tua la colpa, l'impazienza
non me lo avrebbe consentito.
(Traduzione di Ferdinando Albeggiani)


I testi riportati in questa pagina sono tratti, prevalentemente, da programmi di sala di concerti e sono di proprietà delle Istituzioni o degli Editori riportati in calce alle note.
Ogni successiva diffusione può essere fatta solo previa autorizzazione da richiedere direttamente agli aventi diritto.


Ultimo aggiornamento 26 giugno 2023