Tre Romanze per pianoforte, op. 28


Musica: Robert Schumann (1810 - 1856)
  1. Sehr markirt (si bemolle minore)
  2. Einfach (fa diesis maggiore)
  3. Sehr markirt (si maggiore)
Organico: pianoforte
Composizione: 1839
Edizione: Breitkopf & Härtel, Lipsia, 1840
Dedica: conte Heinrich II di Reuss-Köstritz
Guida all'ascolto (nota 1)

Le Tre Romanze op. 28, fanno parte di quel gruppo di opere pianistiche, particolarmente felici che Roberto Schumann scrisse nei due anni (1838-1839) che precedono il suo matrimonio con Clara Wieck. Schumann stesso stimava, queste Tre Romanze in alto grado, considerandole insieme alle opere 12, 16 e 21, come i migliori pezzi che egli aveva composto per pianoforte. Il rapporto delle tonalità in cui stanno i tre brani (si bemolle minore, fa diesis maggiore e si maggiore) così come i contrasti e le analogie espressive dimostrano che Schumann li aveva concepiti come un gruppo unitario che doveva essere eseguito interamente, anche se oggi la seconda Romanza viene suonata più spesso da sola. La prima è una specie di «perpetuum mobile» dove nell'incessante movimento degli arpeggi di terzine di semicrone è intessuto, secondo la predilezione di Schumann, il filo d'una melodia profondamente espressiva e spesso drammaticamente accentuata. La seconda Romanza è certo una delle pagine più intimamente commosse che Schumann abbia scritto. D'una calma e d'una concentrazione interiore che contrasta con l'inquieto dinamismo della terza Romanza. Quest'ultima è la più estesa delle tre e si presenta come uno Scherzo con due Intermezzi.

Roman Vlad


(1) Testo tratto dal programma di sala del Concerto dell'Accademia Filarmonica Romana,
Roma, Teatro Eliseo, 21 marzo 1955


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Ultimo aggiornamento 8 novembre 2015