Messa da requiem, op. 38a

Versione per baritono, coro, orchestra e organo con l'aggiunta del Mottetto op. 27 [34]

Testo del Requiem (nota 1)


REQUIEM (Coro)
Requien aeternam dona eis, Domine; et lux perpetua luceat eis. Il riposo eterno dà loro, o Signore; e la luce eterna risplenda su di essi.
Te decet hymnus, Deus, in Sion; et tibi reddetur votum in Jerusalem; exaudi orationem meam; ad te omnis caro veniet. A te Signore, si conviene la lode in Sionne e a te si renderà il (nostro) voto in Gerusalemme; esaudisci la mia preghiera; a te si rivolge ogni creatura.
Requiem aeternam dona eis, Domine; et lux perpetua luceat eis. Il riposo eterno dà loro, o Signore; e la luce eterna risplenda su di essi.
Kyrie eleison; Christe eleison. Signore, pietà di noi; Cristo, pietà di noi.
DIES IRAE (Coro)
Dies irae, dies illa,
Solvet saeclum in favilla,
Teste David cum Sibilla.
Giorno d'ira sarà quello in cui il secolo si dissolverà nel fuoco, come attestano Davide e la Sibilla.
Quantus tremor est futurus
Quando Judex est venturus,
Cuncta stricte discussurus!
Qual terrore vi sarà, quando verrà il Giudice a investigare severamente ogni cosa!
Tuba mirum spargens sonum,
Per sepulchra regionum,
Coget omnes ante thronum.
La tromba, spargendo mirifico suono per i sepolcri della terra, tutti [gli uomini] costringerà innanzi al trono [di Dio].
Mors stupebit et natura
Cum resurget creatura,
Judicanti responsura,
Stupiranno la morte e la natura quando risorgerà la creatura per rispondere al Giudice.
Liber scriptus proferetur
In quo totum continetur,
Unde mundus judicetur.
Verrà portato il libro scritto in cui si contiene tutto quello per cui il mondo dovrà essere giudicato.
Judex ergo cum sedebit,
Quidquid latet apparebit,
Nil inultum remanebit.
Quindi, non appena il Giudice sarà seduto, tutto quanto è occulto verrà svelato; e niente resterà inulto.
Quid sum iriiser tunc dicturus?
Quem patronum rogaturus,
Cum vix justus sit securus?
Che cosa dirò allora io, misero, a qual patrono ricorrerò, se appena il giusto si sentirà sicuro?
Rex tremendae maiestatis,
Qui salvandos salvas gratis,
Salva me, fons pietatis.
Re di tremenda maestà, che salvi con la tua grazia gli eletti, salva anche me, o fonte di misericordia.
Recordare, Jesu pie,
Quod sum causa tuae viae,
Ne me perdas illa die.
Ricordati, o buon Gesù, che sono io la causa della tua passione; e non perdermi, in quel giorno.
Quaerens me sedisti lassus,
Redemisti Crucem passus
Tantus labor non sit cassus.
Me cercando sedesti stanco; mi hai voluto redimere portando la croce; tanto sacrificio non sia vano.
Juste Judex ultionis,
Donum fac remissionis
Ante diem rationis.
Giusto Giudice punitore, fammi grazia del perdono, prima che debba renderti conto.
Ingemisco tanquam reus,
Culpa rubet vultus nieus:
Suplicanti parce. Deus.
Io gemo sentendomi reo, la colpa copre di rossore il mio volto; risparmia il suplichevole, o Dio.
Qui Mariam absolvisti,
Et latronem exaudisti,
Mihi quoque spem dedisti.
Tu, che assolvesti la Maddalena ed esaudisti il ladrone, anche a me hai dato speranza.
Preces meae non sunt dignae,
Red tu, bonus, fac benigne
Ne perenni cremer igne
Non sono degno di pregarti: ma tu, pietoso, concedi benignamente ch'io non venga distrutto dall'eterno fuoco.
Inter oves locum praesta
Et ab haedis, me sequestra,
Statuens in parte dextra.
Ricevimi fra le tue pecore, e separami dai capri, collocandomi a destra.
Confutatis maledictis,
Flammis acribus addictis
Voca me cum benedictis.
Condannati i maledetti e cacciatili nelle fiamme soffocanti, chiamami con i benedetti.
Oro supplex et acclinis,
Cor contritum quasi cinis,
Gere curam mei finis.
Io ti prego proteso in atto supplichévole, col cuore spezzato dal dolore e fatto quasi cenere: prendi cura della mia fine.
Lacrymosa dies illa
Qua resurget ex favilla,
Judicandus homo reus.
Giorno di lacrime sarà quello in cui dalle faville risorgerà l'uomo reo per essere giudicato.
Huic ergo parce, Deus:
Pie Jesu, Domine,
Dona eis requiem. Amen.
A questo dunque perdona o Dio; o buon Gesù, Signore, dà ai morti la pace. Così sia.
OFFERTORIO
(Coro e Baritono)
Domine, Jesu Ghriste, Rex gloriae, libera animas omnium fidelium defunctorum de poenis inferni et de profundo lacu: libera eas de ore leonis, ne absorbeat eas Tartarus, ne cadant in obscurum; sed signifer sanctus Michael repraesentet eas in lucem sanctam. Quam olim Abrahae promisisti et semini eius. O Signore Gesù Cristo, Re della gloria, libera le anime di tutti i fedeli defunti dalle pene dell'inferno e dal profondo dell'abisso, liberale dalla bocca del leone, che non le inghiotta il Tartaro e non cadano nelle tenebre; ma il santo vessillifero Michele le riporti nella beata luce. Come una volta promettesti ad Abramo e alla sua discendenza.
(Baritono)
Hostias et preces tibi, Domine, laudis offerimus: tu Suscipe pro animabus illis quarurn hodie memoriam facimus: fac eas, Domine, de morte transire ad vitam. Sacrifici e preghiere di lode ti offriamo o Signore; tu accoglile per quelle anime di cui oggi celebriamo la memoria; fa che esse, o Signore, dalla morte passino alla vita.
(Coro)
Quam olim Abrahae promisisti et semini eius. Come una volta promettesti ad Abramo ed alla sua discendenza.
SANCTUS (Coro)
Sanctus, sanctus, sanctus Dominus Deus Sabaoth.
Pleni sunt caeli et terra gloria tua.
Hosanna in excelsis.
Benedictus Qui venit in nomine Domini,
Hosanna in excelsis.
Santo, santo, santo è il Signore Dio degli eserciti.
Pieni sono i cieli e la terra della tua gloria.
Osanna nel più alto dei cieli.
Benedetto Colui che viene nel nome del Signore.
Osanna nel più alto dei cieli.
MOTTETTO (Baritono)
Versa est in luctum cythara mea et organum meum in vocem flentium. Parce mihi, Domine, nihil enim sunt dies mei. La mia cetra si è rivolta verso il lutto e il mio organo verso la voce dei piangenti. Risparmiami, o Signore, poiché i miei giorni sono niente.
AGNUS DEI e LUX AETERNA (Coro)
Agnus Dei, qui tollis peccata mundi, dona eis requiem. Agnello di Dio, che cancelli i peccati dal mondo, dà ai morti il riposo.
Agnus Dei, qui tollis peccata mundi, dona eis requiem. Agnello di Dio, che cancelli i peccati dal mondo, dà ai morti il riposo.
Agnus Dei, qui tollis peccata mundi, dona eis requiem sempiternam. Agnello di Dio, che cancelli i peccati dal mondo, dà ai morti il riposo per l'eternità.
Lux aeterna luceat eis, Domine, cum Sanctìs tuis in aeternum, quia pius es. La luce eterna risplenda loro, o Signore, con i tuoi Santi, poiché sei misericordioso.
Requiem aeternam dona eis, Domine, et lux perpetua luceat eis, cum Sanctis tuis in aeternum quia pius es. Il riposo eterno dà loro, o Signore, e la luce risplenda loro in perpetuo con i tuoi Santi in eterno, poiché tu sei misericordioso.
LIBERA ME, DOMINE (Coro)
Libera me, Domine, de morte aeterna in die illa tremenda: quando caeli movendi sunt et terra, dum veneris judicare saeculum per ignem. Liberami, o Signore, dalla morte eterna in quel giorno tremendo, quando i cieli e la terra si sconvolgeranno e tu sarai venuto a giudicare il secolo nel fuoco.
Tremens factus sum ego et timeo, dum discussio venerit atque ventura ira, quando coeli movendi sunt et terra. Io mi faccio tutto tremante e pavento nel pensare a quando si farà quel giudizio e proromperà la tua collera, quando i cieli e la terra si sconvolgeranno.
Dies illa, dies irae, calamitatis et miseriae; dies magna et amara valde, dum veneris indicare saeculum per ignem. Giorno d'ira, quel giorno, di sventura e di miseria; giorno grande e amarissimo, quando sarai venuto a giudicare il secolo nel fuoco.
Requiem aeternam dona eis, Domine; et lux perpetua luceat eis. Il riposo eterno dà loro, o Signore, e la luce risplenda loro in perpetuo.
Libera me, Domine, de morte aeterna, in die illa tremenda, quando coeli movendi sunt et terra, dum veneris iudicare saeculum per ignem. Liberaci, o Signore, dalla morte eterna in quel giorno tremendo, quando i cieli e la terra si sconvolgeranno e tu sarai venuto a giudicare il secolo nel fuoco.

(1) Testo tratto dal programma di sala del Concerto dell'Accademia di Santa Cecilia,
Roma, Teatro Adriano, 16 marzo 1941


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Ultimo aggiornamento 13 giugno 2015