Sinfonia n. 1 in re maggiore, op. 11 [16]


Musica: Giovanni Sgambati (1841 - 1914)
  1. Allegro vivace, non troppo
  2. Andante mesto
  3. Scherzo: Presto
  4. Serenata: Andante
  5. Finale: Allegro con fuoco
Organico: ottavino, 2 flauti, 2 oboi, 2 clarinetti, 2 fagotti, 4 corni, 2 trombe, 3 tromboni, basso tuba, timpani, archi
Composizione: 1880 - 1881
Prima esecuzione: Roma, Corte del Quirinale, 28 marzo 1881
Edizione: Schott, Magonza, 1883
Dedica: A sua maestà Margherita di Savoia regina d'Italia
Guida all'ascolto (nota 1)

Da padre italiano e da madre inglese, Giovanni Sgambati è nato a Roma il 28 maggio 1843 (in realtà 28 maggio 1841, n.d.r.). Ancor bambino rivelò rare attitudini musicali. Un episodio, anzi, della sua fanciullezza, attesta com'egli sia stato considerato, intorno al 1850, come un vero e proprio enfant-prodige: nel novembre 1848, infatti, il piccolo Sgambati si trovava a suonare in casa del principe Luciano Bonaparte, quando fu recato l'annuncio dell'assassinio di Pellegrino Rossi.

Come maestri, lo Sgambati ebbe dapprima Amerigo Barberi a Roma, poi il Natalucci a Trevi nell'Umbria, poi l'Aldega.

Nel 1859 tornava da Parigi a Roma Tullio Ramacciotti, che istituì delle mattinate musicali cui prendeva parte Sgambati. Ad uno di questi concerti assisteva Liszt e rimase impressionato della intrepretazione che il giovane pianista dava del Septuor di Hmnmel. Da quel giorno si strinsero fra i due musicisti rapporti di amicizia e d'ammirazione: Liszt fu maestro ed estimatore sommo del giovane compositore ed interprete romano.

Dallo Sgambati, Franz Liszt fece dirigere alla sala Dante la prima esecuzione della sua Sinfonia dantesca: più tardi, nel 1866, l'esecuzione dell'Eroica, pure da lui diretta, e di un suo quartetto, confermarono lo Sgambati nella stima del mondo musicale.

In seguito, la vita di Giovarmi Sgambati come fondatore e direttore della Società romana del Quintetto, che divenne poi Quintetto della Corte dì S. M. la Regina Margherita, come compositore, come concertista in Italia e all'estero - è una serie ininterrotta di successi.

Dal 1877 lo Sgambati è insegnante di pianoforte ai Liceo Musicale di Santa Cecilia.

Tra le opere numerosissime di lui sono da notare anzitutto la Sinfonia in re maggiore, che oggi si eseguisce, il Te Deum, una Ouverture da festa, una Berceuse-Rèvèrsè, il Quintetto in fa minore, il Concerto per pianoforte e orchestra in sol minore, il Requiem (op. 38), Notturni, Studi di concerto, Romanze, alcuni brani di musica da chiesa. La Sinfonia in re maggiore. in cinque tempi, fu eseguita per la prima volta alla sala Dante nel 1881 e ripetuta nello slesso anno al Quirinale. Essa è dedicata alla Regina Margherita, ed è la prima sinfonia scritta da autore italiano.

A Roma, a Firenze, a Milano, la Sinfonia in re ottenne allo Sgambati unanimi dimostrazioni di stima. Il critico Biaggi, dopo il concerto dato alla Filarmonica di Firenze dalla Società Orchestrale diretta da Jefte Sbolci, con il concorso dello Sgambati autore, concertatore e pianista, giudicò la sinfonia «uno dei più importanti lavori del secolo».


(1) Testo tratto dal programma di sala del Concerto dell'Accademia di Santa Cecilia,
Roma, Augusteo, 15 dicembre 1912


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Ultimo aggiornamento 2 ottobre 2015